venerdì 30 aprile 2021

Ferrari F50, va all'asta l'unica auto stradale con il motore di una Formula 1


La Ferrari F50 è una delle auto più incredibili della storia. Lo è non tanto per la sua estetica, che può piacere oppure no, ma per la sua scheda tecnica che presente ha una caratteristica unica al mondo. È infatti l'unica auto stradale con il motore derivato direttamente da quello di una Formula 1. Il prossimo 22 maggio gli specialisti di RM Sotheby's ne metteranno all'asta una delle 349 costruite, con una quotazione prevista di almeno 3,5 milioni di euro. Si tratta di un modello del 1995, l'esemplare numero 48 prodotto, allestito con le specifiche per il mercato americano, dove sono stati venduti in tutto solo 55 esemplari. Perché così poche? Come diceva Enzo Ferrari: «Dobbiamo produrre sempre un'auto in meno di quella che il mercato di richiede». Se non è esclusività questa. Ad ogni modo, la Ferrari F50 che andrà all'asta ha percorso solo 8.200 km e nel 2018 è stata sottoposta a una revisione completa del suo incredibile propulsore e di tutta la meccanica. Un vero gioiello dell'ingegneria italiana. Ecco la sua storia. Alla fine degli anni Ottanta, la Ferrari più potente, veloce e costosa era la mitica F40. Un'auto che negli anni è diventata una vera e propria leggenda, grazie anche al suo rabbioso motore V8 bi-turbo da 478 CV. Per la sua erede, invece, a Maranello scelsero una strada diversa. Nel 1995, al Salone di Ginevra, viene presentata la F50 che ha una linea molto più tondeggiante rispetto alla sua antenata, sebbene tra le due ci sia una certa assonanza nelle proporzioni generali. Continua su GQ

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giovedì 29 aprile 2021

La Vespa compie 75 anni e festeggia i 19 milioni di esemplari prodotti


La Vespa compie 75 anni e allo stesso tempo festeggia i 19 milioni di esemplari prodotti, un record che nessun altro mezzo a due ruote può vantare. Dal quel 23 aprile del 1946, quando Piaggio depositò il brevetto del nuovo scooter, sono passati tre quarti di secolo è la Vespa si è diffusa in tutto il mondo. Ha unito in un’unica passione giovani di culture lontane e diverse, oltre ha essere stato il primo marchio veramente globale della mobilità. Si è diffusa in ambienti sociali lontanissimi tra loro, adattandosi a fenomeni culturali diversi, facendo parte del costumi che sono cambiati nel corso dei decenni. Nel terzo millennio, poi, la sua diffusione è cresciuta in modo esponenziale: nel 2004 la produzione totale toccava le 58.000 unità, diventata 100.000 nel 2006, poi 180.000 nel 2017 e più di 200.000 nel 2018. Nell’ultimo decennio sono state prodotte più di un milione e ottocentomila Vespa. Oggi la Vespa è prodotta in tre siti produttivi: a Pontedera per l'Europa e i mercati occidentali, a Vinh Phuc, in Vietnam, per il Far East e l'India e nel modernissimo impianto di Baramati, aperto ad Aprile 2012, da cui escono le Vespa per il mercato indiano. La gamma europea si dipana su quattro modelli, la Primavera, la Sprint, la GTS (fino a 300 cc di cilindrata) e la Vespa Elettrica che guarda al futuro. Tornando indietro nel tempo, invece, si riscopre una storia iniziata a Genova nel 1884, con il ventenne Rinaldo Piaggio che fonda l'azienda omonima. Il settore in cui inizialmente opera è quello della costruzione di arredamenti navali, per poi allargare l'attività alle carrozze, ai vagoni ferroviari, ai motori, ai tram e alle carrozzerie speciali per autocarri. Con la Prima Guerra Mondiale, Piaggio entra nel settore aeronautico, un business in cui opererà per i decenni a venire. Continua su La Stampa 

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mercoledì 28 aprile 2021

Leo Messi, le sue auto (diversissime) dimostrano che ha davvero buon gusto

 

Le auto di Leo Messi sono davvero tante e di tipologie diverse. Del resto con un conto in banca come il suo e un contratto milionario è una cosa abbastanza naturale. Ma il numero dieci dell'Argentina e del Barcellona ha anche dimostrato di avere buon gusto e di saper spendere i suoi soldi in automobili di un certo livello, senza per forza piegarsi alle mode del momento. Qualche tempo fa vi abbiamo parlato del suo ultimo bolide, un gigantesco e velocissimo SUV Mercedes-AMG. Oggi, invece, ci concentriamo sul resto della sua collezione. Ecco, dunque, le auto di Leo Messi. L'Audi RS6 è una delle station wagon più veloci e prestazionali disponibili sul mercato. Leo Messi ne ha avuta una in uso per diverso tempo quando il Barcellona era sponsorizzato proprio dal brand di Ingolstadt. Stiamo parlando di un'auto che ha 600 CV e supera i 300 km/h, ma che è anche molto spaziosa. Continua su GQ

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martedì 27 aprile 2021

BMW M2 CS Racing Cup Italy, debutta un nuovo campionato monomarca


BMW Italia amplia il suo impegno nel motorsport dando vita a un altro campionato monomarca, che si aggiunge a quello dedicato alle Mini, che proprio nel 2021 compie dieci anni. La BMW M2 CS Racing Cup Italy, invece, è al debutto assoluto e può contare sul supporto di ACI Sport in qualità di promotore sportivo e di Promodrive per il supporto tecnico organizzativo. Si tratta di una novità assoluta all’interno nel panorama del motorsport italiano e la stagione inaugurale vedrà i piloti sfidarsi in sei appuntamenti sulle piste dei più celebri circuiti nazionali, ma per ora senza pubblico: Monza, Misano, Mugello, Imola e Vallelunga. Il campionato inizierà nel primo weekend di maggio e ogni tappa si svilupperà su due giornate, con due turni di prove libere per la durata complessiva di 30 minuti, due sessioni di qualifiche da 15 minuti e due gare per weekend (Gara 1 e Gara 2) da 30 minuti + 1 giro ciascuna. Sono previsti uno o due piloti per vettura, a scelta del Team. "Il monomarca esalterà le doti dei piloti. BMW Motorsport ha fatto un gran lavoro sulla M2 CS, creando un'auto divertente e prestazionale ma facile da guidare" ha spiegato durante la conferenza di presentazione del campionato Roberto Ravaglia, campione del Turismo anni Ottanta, sempre al volante di BMW. L'auto protagonista del monomarca sarà la BMW M2 CS Racing, che è stata sviluppata parallelamente alla M2 CS stradale, per essere omologata in competizioni come la VLN Endurance Championship nel Nürburgring, il TC America e i campionati monomarca nazionali. Nello sviluppo sono state utilizzate alcune soluzioni della BMW M4 GT4 ed è stato deciso di lasciare attivi l'ABS e il controllo di trazione per aiutare i piloti alle prime armi. Continua su La Stampa

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lunedì 26 aprile 2021

La nuova Porsche 911 GT3 è sempre più veloce


La nuova Porsche 911 GT3 alza ancora di più l'asticella delle prestazioni e, come di consueto, non lo fa aumentando a dismisura la potenza del motore, ma preferisce intervenire sul telaio e sulla dinamica di guida, per curvare sempre più forte e frenare ancora più tardi. La nuova Porsche 911 GT3 si basa sulla generazione 992 e, in attesa della radicale versione RS, è attualmente la 911 più estrema in commercio. Con oltre venti anni di tradizione alle spalle e di frequentazioni (vincenti) dei circuiti di tutto il mondo, Porsche Motorsport ha forgiato il carattere di questa nuova GT3 usando soluzioni provenienti dal mondo racing, come mai prima d'ora. La più importante è senza dubbio costituita dalle inedite sospensioni anteriori a doppio braccio oscillante, che finora erano state una prerogativa delle 911 RSR costruite e omologate per le competizioni. Il motore, invece, è sempre il flat six aspirato da 4 litri di cilindrata che ama girare fino a 9.000 giri ed eroga la bellezza di 510 CV e 470 Nm, sparando un urlo che è in grado di spaventare un branco di leoni inferociti. In un'auto così affilata i numeri assoluti passano in secondo piano, ma sappiate che la velocità massima è di 320 km/h o di 318 km/h, a seconda che si scelga il cambio manuale a 6 rapporti oppure il doppia frizione PDK a 7 marce. In entrambi i casi, l'accelerazione da 0 a 100 km/h richiede solo 3,4 secondi. Continua su GQ

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domenica 25 aprile 2021

La Rolls-Royce Cullinan e l'accessorio per gli aperitivi più esclusivi del mondo


Tranne qualche rara eccezione, solitamente il bagagliaio di un'auto è una via di mezzo tra un magazzino e un ripostiglio, colmo di oggetti che rimangono lì per anni e di cui si scorda perfino l'esistenza. Questo per quanto riguarda i comuni mortali, perché per chi guida una La Rolls-Royce Cullinan lo scenario è assai diverso. Del resto, chi può spendere non meno di 350.000 euro per un SUV lungo 5,34 metri, ha sicuramente altri problemi di cui occuparsi. Uno di questi potrebbe essere come organizzare un aperitivo nel bel mezzo della sua tenuta di campagna, da raggiungere senza sforzo a bordo della propria Cullinan, evitando di rompere i preziosi bicchieri o la bottiglia di champagne a tre zeri. Ma qui viene in soccorso Rolls-Royce, che ha pensato anche a questo frangente, creando il Recreation module. Si tratta di uno scomparto attrezzato e motorizzato ,progettato per scomparire all'interno del pavimento del bagagliaio. Si spinge un pulsantino e il vano dedicato si apre scorrendo verso l'esterno, rivelando il prezioso contenuto, sulla cui natura ci si può sbizzarrire. I 48 litri che il Recreation module mette a disposizione, infatti, possono essere personalizzati con alloggiamenti su misura per ogni singolo oggetto, così da garantirne l'integrità anche nei sobbalzi del fuoristrada. Il box stesso può essere rimosso e conservato separatamente, ma se ne può richiedere anche più di uno per ogni diversa attività, dalle tradizionali caccia e pesca fino agli sport estremi più moderni. Tutto questo senza sottrarre spazio al vano bagagli, che mette a disposizione 526 oppure 600 litri a seconda della configurazione scelta per il posteriore tra divano per tre passeggeri o poltrone singole. Continua su La Stampa

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sabato 24 aprile 2021

Skoda Octavia Wagon iV, elettrica quando serve


La Skoda Octavia Wagon iV è una di quelle auto che danno certezze. Comoda, spaziosa e tecnologia, ha uno stile che è il perfetto mix di eleganza e understatement. In altre parole l'alternativa perfetta per chi non vuole cedere al SUV ma ha bisogno di tanta volumetria a bordo. La nuova generazione è sul mercato ormai da un anno e vi abbiamo già raccontato come va nella classica motorizzazione Diesel, che per chi fa tanti chilometri è ancora la soluzione migliore. Stavolta, invece, ci dedichiamo alla versione più futuristica, la ibrida plug-in. Da lontano e da fermo è praticamente impossibile distinguerla dalle altre Octavia, mentre se è in movimento si rimane colpiti da silenzio con cui è in grado di marciare. Si perché la Skoda Octavia Wagon iV - iV è la sigla che distingue le vetture con la spina del brad boemo - abbina un tradizionale motore a benzina, 1.4 turbo da 150 CV, a un altro elettrico da 102 CV che è inserito all'interno nel cambio DSG a 6 rapporti. La potenza complessiva disponibile è di 204 CV, sufficienti per scattare da 0 a 100 km/h in 7,8 secondi e arrivare fino a 220 km/h. È la nuova frontiera dell'elettrificazione, l'anello di congiunzione tra l'auto del passato e quella del futuro. Ibrida plug-in vuol dire che può essere ricaricata per fare il pieno di elettricità: aprendo lo sportellino vicino alla porta del guidatore, si può collegare a una presa domestica, come se fosse uno smartphone, e in quattro è completamente carica. A questo punto ci si può muovere a emissioni zero, raggiungendo anche i 140 km/h e potendo contare su un'autonomia (omologata WLTP) che arriva a 67 km, grazie alla batteria agli ioni di litio capace di stoccare 13 kWh. Continua su GQ

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