Nata nel 2003 tra lo stupore generale di tutto il popolo motociclistico, la Multistrada è ormai uno dei pilastri della gamma Ducati. Quella in vendita attualmente è la terza generazione che è stata totalmente rinnovata nel 2015 e che ora, con il model year 2019, introduce una serie di affinamenti in varie aree, a cominciare dal motore. Quando si parla di una Ducati è impossibile non soffermarsi sul bicilindrico a L, che qui ha raggiunto la cilindrata di 1.262 cc e ottenuto l'omologazione Euro 4. Rispetto alla versione precedente, ha una curva di erogazione più corposa già ai bassi e ai medi regimi, grazie anche a una nuova regolazione del sistema di alzata variabile delle valvole Dvt. L’85% della coppia massima è infatti disponibile da 3.500 giri con un innalzamento della curva del 17% a 5.500 giri; il valore di picco di 128 Nm viene ottenuto a 7.500 giri mentre la potenza massima di 158,3 CV arriva 2.000 giri dopo. Continua su La Stampa
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sabato 17 novembre 2018
venerdì 16 novembre 2018
I colori delle auto del futuro
Quanto lavoro di ricerca e sviluppo c’è dietro le colorazioni delle automobili e come si arriva a definire quali siano le tinte giusto per un modello o per un altro? Lo abbiamo scoperto durante “Human Icon”, l’evento che la multinazionale PPG organizza ogni due anni a Torino per presentare la nuova linea colore. In questo caso si tratta di quella del Gruppo FCA, con cui PPG collabora da svariati decenni. Stile e funzionalità sono i protagonisti delle nuove tendenze colore ispirate ad alcuni valori chiave in grado di evocare emozioni e interpretare la modernità del panorama socio-culturale. Dall’engagement come capacità di agire in modo consapevole alla durability quale elemento per conservare la qualità nel tempo, passando per la diversity intesa come creatività per distinguersi ed esprimere identità fino all’experience ovvero il coinvolgimento in grado di generare emozioni. Continua su GQ
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giovedì 15 novembre 2018
Pneumatici invernali, 5 consigli per non sbagliare
Quale è il primo dispositivo di sicurezza dell’auto a cui viene affidato tutto il resto? Non è l’ABS e nemmeno il controllo della stabilità, ma gli pneumatici, perché proprio da a quei quattro piccoli quadratini di gomma che toccano l’asfalto dipende quasi tutto. Anche l’auto più avanzata e tecnologica diventa pericolosa se poggia su gomme in cattive condizioni o su pneumatici non adatti alle condizioni che si stanno affrontando. Quindi, ricordate che da ieri si possono montare gli pneumatici invernali, mentre dal 15 novembre prossimo scatterà l’obbligo in tutte le strade dove indicato dalla segnaletica e che rimarrà in vigore fino al 15 di aprile. Chi non è in regola rischia sanzioni amministrative fino a 335 euro. Ecco dunque cinque consigli per non avere problemi. Continua su GQ
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mercoledì 14 novembre 2018
Indian FTR1200 Street Tracker, carattere americano e gusto europeo
Quando si parla di motociclette americane di solito l'equazione dominante dà come risultato inequivocabile l'Harley-Davidson. Ma il costruttore di Milwuakee, pur essendo il più famoso marchio di due ruote a stelle e strisce, non è certo l'unico. E nemmeno il più antico a guardare bene. Questo record spetta alla Indian che in effetti è stata fondata nel 1901 Springfield, nel Massachusetts, mentre la Harley è nata due anni dopo nella cittadina del Wisconsin. Entrambe le Case hanno attraversato un periodo di crisi, ma se la seconda ne è uscita bene dopo i travagliati anni Settanta, la prima ha chiuso i battenti nel 1953, provata dagli impegni bellici, per poi attraversare varie vicende proprietarie e produttive fino all'acquisto da parte di Polaris nel 2011. L'azienda famosa per le motoslitte ha dato nuova linfa vitale alla Indian, che da qualche anno produce moto coerenti con la propria storia e piuttosto apprezzate sul mercato. Continua su La Stampa
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martedì 13 novembre 2018
Eicma 2018: Ridemood, gli eventi “fuori salone”
Una delle caratteristiche vincenti dell’Eicma è quella di essere un evento che sa andare oltre i confini del quartiere fieristico milanese e dei roboanti padiglioni. Nei giorni in cui Milano diventa il polo di attrazione mondiale per gli appassionati di moto e di biciclette, gli appuntamenti da non perdere interessano tutta la città. Una serie di eventi che appartengono al progetto Ridemood, inaugurato domenica scorsa al CityLife Shopping District, con una giornata all’insegna della passione per le due ruote. Le tre torri firmate da Hadid, Isozaki e Libeskind hanno fatto da cornice a spettacoli, esibizioni, gare, ma anche ad attività di promozione della sicurezza stradale per i più piccoli coordinate dai Motofalchi della Polizia Locale di Milano. C’è stata la partecipazione di personaggi famosi, campioni di ciclismo e piloti, tra cui Vittorio Brumotti e Marco Melandri. Questo evento ha aperto ufficialmente Ridemood, un ricco palinsesto di attività, collaborazioni e appuntamenti all’interno della città, che terminerà domenica 11 novembre con la chiusura di Eicma. Continua su GQ
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Volvo V60 Cross Country, un po’ station wagon e un po’ SUV
La V60 Cross Country è l’auto perfetta per gli indecisi, quelli che non sanno scegliere tra SUV e station wagon, o meglio che preferiscono avere una vettura che sintetizzi il meglio di due filosofie. Volvo l’ha progettata proprio con questa idea in testa: mettere insieme un ottimo comportamento stradale con buone capacità in fuoristrada. L’idea non è certo nuovissima, visto che la V60 CC attuale è l’ultima discendente di una stirpe nata nel 1997 e giunta ormai alla terza generazione. L’abbiamo scoperta al Volvo Studio Milano, pochi mesi dopo aver visto al Salone di Ginevra la V60 normale, rispetto a cui guadagna ben 7,5 cm di altezza da terra, grazie a un assetto più alto con sospensioni dalla corsa più lunga, che aumentano la mobilità in off-road. Nelle situazioni a bassa aderenza si può contare sulla trazione integrale del tipo on-demand e su una serie di aiuti elettronici, tra cui il sistema Hill Descent Control, che è in grado di gestire la velocità quando si percorre una discesa ripida e la modalità di guida Offroad. Continua su GQ
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lunedì 12 novembre 2018
Eicma 2018: la moto del futuro secondo Bosch
Le due ruote restano, insieme al telaio e agli altri elementi della ciclistica, ma tutto il resto cambia. La moto del futuro sarà simile a quella che conosciamo oggi nell’aspetto ma molto diversa per quanto riguarda la tecnologia. Ce lo ha spiegato all’Eicma Geoff Liersch, che alla Bosch dirige il settore “due ruote” e lavora praticamente con tutte le Case motociclistiche presenti sul mercato. La motocicletta della nuova generazione porterà con sé i sistemi di assistenza smart, le soluzioni di connettività e i motori più avanzati creando un “pacchetto” – come si dice nel motorsport – propedeutico a una mobilità senza stress, senza incidenti e con emissioni a impatto prossimo allo zero. Bosch sta lavorando in questa direzione e al Salone milanese della motocicletta ha presentato le ultime innovazioni pensate per la mobilità del futuro. Continua su GQ
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