giovedì 20 gennaio 2022

Citroën e l'elettrificazione: il successo della ë-C4 e della Ami


Citroën tira le somme sul suo processo di elettrificazione iniziato nel 2019, che la ha portata a offrire una scelta ampia e diversificata di veicoli a basse emissioni, pensati per le esigenze di diversi utenti, dai quattordicenni, alle famiglie, fino ai professionisti del trasporto. Soluzioni che vanno dal 100% elettrico all'ibrido plug-in e che il mercato dimostra di apprezzare. Di tutte le 4.300 C4 vendute nel 2021, per esempio, un quinto sono ë-C4, dunque elettriche. Del quadriciclo elettrico Ami, invece, sono già stati raccolti 4.000 ordini e non solo tra i teenager. "Entro il 2025 venderemo il 30% di auto elettrificate, salendo fino al 70% nel 2030" ha spiegato Marco Antonini, marketing manager di Citroën per il mercato italiano. "Abbiamo dato priorità alla ë-C4, ma ovviamente il processo di transizione energetica proseguirà velocemente" ha aggiunto Alessandro Musumeci, Brand manager di Citroën Italia. Continua su La Stampa

martedì 28 dicembre 2021

5 auto usate (bellissime) su cui conviene investire adesso


Ecco 5 auto usate il cui valore è andato alle stelle. Il tema dell'aumento dei prezzi nel settore auto continua a tenere banco, poiché la carenza dei chip e altre interruzioni nella catena logistica globale hanno ostacolato le case automobilistiche nella produzione generando attese sempre più lunghe. Una situazione che sta avendo anche un impatto indiretto sul mercato dell’usato. Tuttavia, le vetture di seconda mano possono anche essere una grande fonte di investimento. Così come molte persone stanno investendo in criptovalute, anche le auto usate sono una fonte di guadagno a lungo termine. Carvago.com, marketplace europeo con oltre 700 mila auto usate fino a 10 anni e con 160 mila miglia percorse, ha selezionato cinque modelli che si stanno rivelando un ottimo investimento. Le auto di Maranello mantengono bene il loro prezzo, soprattutto nel caso delle edizioni da collezione. Della 458 Speciale in versione chiusa ne furono realizzate circa 3.000, ma la spider Aperta è ancora più rara, visto che ne sono state costruite solo 499, di cui 450 con guida a sinistra. Il motore V8 da 4,5 litri produceva 605 cavalli a 9.000 giri, facendo schizzare la supercar emiliana da 0 a 100 km/h in 3 secondi e poi fino a 320 km/h. Da nuova, nel 2014, la Ferrari 458 Speciale Aperta costava 250.000 euro, mentre oggi ne vale 703.000, con una crescita del 180%. Continua su GQ

lunedì 27 dicembre 2021

Il grande ritorno delle enduro anni Ottanta


Il grande ritorno delle enduro anni Ottanta è ormai un dato di fatto. Una tendenza che abbiamo visto consolidarsi durante l'ultimo Eicma con la presentazione del Lucky Explorer Project di Husqvarna e poco dopo con l'arrivo della Ducati DesertX. Motociclette entrambe accomunate dalla ruota anteriore da 21 pollici (e dalla posteriore da 18 pollici) e dal un'impostazione tecnica ben specifica, che riporta direttamente ai grandi rally raid degli anni Ottanta e Novanta. A queste due si aggiungono la Aprilia Tuareg 660 e la Husqvarna Norden 901, che si basano sulla stessa filosofia, sebbene venga declinata in modi diversi, soprattutto per quanto riguarda le prestazioni e il peso. Ma prima di vederle una per una è interessante capire da dove venga questo ritorno di fiamma delle Case motociclistiche e del pubblico verso un genere di motocicletta che era caduto nel dimenticatoio da qualche anno, a parte pochissime proposte di nicchia. Una spiegazione univoca non c'è, anche se gli esperti di marketing snocciolerebbero dati su dati provando a darne una. La verità è che il mondo delle due ruote è soggetto a mode e a cicli che sono sostanzialmente inspiegabili. Tornando indietro agli scorsi anni, c'è stato il periodo delle maxi-enduro, quello delle naked e prima ancora delle sportive coi semi-manubri, mentre oggi queste ultime sono quasi scomparse. Quindi, per adesso godiamoci il grande ritorno delle enduro anni Ottanta. Continua su GQ

venerdì 24 dicembre 2021

Audi RS 3 Sportback, la prova: la combriccola delle teppiste ha un nuovo boss


La nuova Audi RS 3 alza l'asticella delle prestazioni nella club delle cosiddette “hot hatch”, di cui si candida senza dubbio alla presidenza. Al suo cospetto anche la S3, coi suoi 310 CV, sembra quasi un agnellino, visto che qui ce ne sono 90 di più. In ogni caso, rispetto alla generazione precedente la potenza non cambia, ma tutto il resto si, iniziando dalla trazione integrale quattro. Il componente chiave del nuovo schema si chiama Torque Splitter ed è in grado di ripartire attivamente la coppia tra le ruote posteriori e in modo totalmente variabile, definendo un comportamento sovrasterzante, all'occorrenza anche in eccesso. Questo perché il differenziale posteriore usa due frizioni elettroidrauliche a lamelle: una per ciascun semiasse al retrotreno: in percorrenza di curva il sistema distribuisce la spinta tra le ruote posteriori privilegiando quella esterna, che ha la maggiore aderenza. In altre parole, con la nuova Audi si possono eseguire delle derapate perfette, soprattutto selezionando la modalità dedicata. Continua su La Stampa

giovedì 23 dicembre 2021

Alpine A110, una storia che va dai rally alla Gendarmerie francese


La Alpine A110 è una delle auto più originali oggi disponibili sul mercato, perché fa parte di quel piccolissimo club di vere sportive a motore centrale, ma dal prezzo accettabile, i cui membri si contano sulle dita di una mano. Bastano poco più di 60.000 euro, infatti, per mettersene una in garage, quando di solito per accedere a questo layout tecnico serve almeno il doppio. Ma prima di parlare della Alpine A110 attuale (qui potete leggere la nostra prova) e del suo recente ingresso nella fila della Gendarmerie nationale di Francia, ripercorriamo la sua storia, che è iniziata nel 1955 e terminata nel 1995, prima di ricominciare nel 2017. La storia della Alpine A110 è legata a doppio filo alle competizioni sportive e in particolare ai rally, dove ha vinto il campionato mondiale nel 1973 proprio con la A110 originale. Quella attuale ne riprende lo spirito e buona parte dell'impostazione meccanica, anche se giocoforza la massa e la potenza sono cresciute. Ciononostante è una di quelle automobili che fanno bene all'umore, sia di chi guida sia di chi la vede per strada, sebbene con due posti secchi la versatilità non sia il suo forte. La specialità della casa, invece, far sorridere il pilota già mentre si avvicina e sta per aprire la porta. Poi basta «scendere» nell'abitacolo e l'ambiente racing fa sentire subito dei veri gentleman driver. I sedili sono praticamente da corsa ma i rivestimenti e i pannelli dell'abitacolo sono molto curati, con pelle e Alcantara. Continua su GQ

mercoledì 22 dicembre 2021

Vespa e Justin Bibier collaborano per un progetto speciale


Il Gruppo Piaggio ha annunciato che il brand Vespa e Justin Bibier collaboreranno insieme, con il comune desiderio di divertirsi esplorando la creatività e celebrando lo stile e il design. Questo incontro tra una delle più grandi pop star contemporanee e il marchio italiano non arriva per caso: lo stile e il design sono una costante fonte di ispirazione per Justin Bibier, mentre Vespa è da sempre vicina al mondo della musica e dei giovani. "I miei fan sanno quanto io ami lo sport: lo skateboard, l'hockey, il basket, la BMX. Sono da sempre attratto da questo mix di stile, eleganza e velocità. Sono entusiasta all’idea di poter reinterpretare l'iconico design di Vespa" ha dichiarato Justin Bieber in merito a questa collaborazione. Per ora il Gruppo Piaggio non ha diffuso altre informazioni in merito a questa nuova partnership, ma ha confermato che i risultati verranno presentati nel prossimo mese di febbraio. In ogni caso, Vespa può vantare una lunga tradizione di collaborazione con artisti e designer ma anche, più recentemente, con grandi firme della moda. Nel 1962 Salvador Dalì volle decorare di sua mano la Vespa con la quale due giovani spagnoli stavano partendo per un tour da Madrid ad Atene, un esemplare diventato leggendario, il sogno di ogni collezionista e così prezioso da essere oggi custodito al Museo Piaggio di Pontedera. Renato Guttuso la ritrasse nel celebre dipinto “Gita in Vespa” del 1957, proprio negli anni del boom, quando lo scooter italiano si faceva conoscere in tutto il mondo, grazie anche al cinema e film come Vacanze Romane con Gregory Peck e Audrey Hepburn. Continua su La Stampa

martedì 21 dicembre 2021

Catene da neve per auto: le migliori, le più convenienti, le più facili da montare


Le catene da neve per l'auto sono uno strumento prezioso, non solo per rispettare gli obblighi di legge, ma anche per trarsi di impaccio nelle situazioni più difficili. Ma andiamo con ordine: l'obbligo di circolare con pneumatici invernali o catene da neve a bordo è scattato in moltissime zone d'Italia lo scorso 15 novembre. Scegliere l'una o l'altra soluzione è questione di esigenze, ma oggi ci concentriamo nel caso delle catene da neve. La prima cosa da sapere dunque, è come riconoscere la situazione in cui devono essere montate le catene da neve per l'auto, perché le modalità del loro utilizzo non sono affatto scontate ed è assolutamente necessario saper riconoscere le condizioni del fondo stradale. Le catene, infatti, servono per aumentare il coefficiente di attrito, per consentire ai pneumatici di fare presa anche quando l'aderenza è prossima allo zero. Le situazioni in cui si utilizzano, quindi, sono tipicamente quelle di neve alta, di forti pendenze o di ghiaccio. Continua su GQ