venerdì 24 dicembre 2021
Audi RS 3 Sportback, la prova: la combriccola delle teppiste ha un nuovo boss
La nuova Audi RS 3 alza l'asticella delle prestazioni nella club delle cosiddette “hot hatch”, di cui si candida senza dubbio alla presidenza. Al suo cospetto anche la S3, coi suoi 310 CV, sembra quasi un agnellino, visto che qui ce ne sono 90 di più. In ogni caso, rispetto alla generazione precedente la potenza non cambia, ma tutto il resto si, iniziando dalla trazione integrale quattro. Il componente chiave del nuovo schema si chiama Torque Splitter ed è in grado di ripartire attivamente la coppia tra le ruote posteriori e in modo totalmente variabile, definendo un comportamento sovrasterzante, all'occorrenza anche in eccesso. Questo perché il differenziale posteriore usa due frizioni elettroidrauliche a lamelle: una per ciascun semiasse al retrotreno: in percorrenza di curva il sistema distribuisce la spinta tra le ruote posteriori privilegiando quella esterna, che ha la maggiore aderenza. In altre parole, con la nuova Audi si possono eseguire delle derapate perfette, soprattutto selezionando la modalità dedicata. Continua su La Stampa
giovedì 23 dicembre 2021
Alpine A110, una storia che va dai rally alla Gendarmerie francese
La Alpine A110 è una delle auto più originali oggi disponibili sul mercato, perché fa parte di quel piccolissimo club di vere sportive a motore centrale, ma dal prezzo accettabile, i cui membri si contano sulle dita di una mano. Bastano poco più di 60.000 euro, infatti, per mettersene una in garage, quando di solito per accedere a questo layout tecnico serve almeno il doppio. Ma prima di parlare della Alpine A110 attuale (qui potete leggere la nostra prova) e del suo recente ingresso nella fila della Gendarmerie nationale di Francia, ripercorriamo la sua storia, che è iniziata nel 1955 e terminata nel 1995, prima di ricominciare nel 2017. La storia della Alpine A110 è legata a doppio filo alle competizioni sportive e in particolare ai rally, dove ha vinto il campionato mondiale nel 1973 proprio con la A110 originale. Quella attuale ne riprende lo spirito e buona parte dell'impostazione meccanica, anche se giocoforza la massa e la potenza sono cresciute. Ciononostante è una di quelle automobili che fanno bene all'umore, sia di chi guida sia di chi la vede per strada, sebbene con due posti secchi la versatilità non sia il suo forte. La specialità della casa, invece, far sorridere il pilota già mentre si avvicina e sta per aprire la porta. Poi basta «scendere» nell'abitacolo e l'ambiente racing fa sentire subito dei veri gentleman driver. I sedili sono praticamente da corsa ma i rivestimenti e i pannelli dell'abitacolo sono molto curati, con pelle e Alcantara. Continua su GQ
mercoledì 22 dicembre 2021
Vespa e Justin Bibier collaborano per un progetto speciale
Il Gruppo Piaggio ha annunciato che il brand Vespa e Justin Bibier collaboreranno insieme, con il comune desiderio di divertirsi esplorando la creatività e celebrando lo stile e il design. Questo incontro tra una delle più grandi pop star contemporanee e il marchio italiano non arriva per caso: lo stile e il design sono una costante fonte di ispirazione per Justin Bibier, mentre Vespa è da sempre vicina al mondo della musica e dei giovani. "I miei fan sanno quanto io ami lo sport: lo skateboard, l'hockey, il basket, la BMX. Sono da sempre attratto da questo mix di stile, eleganza e velocità. Sono entusiasta all’idea di poter reinterpretare l'iconico design di Vespa" ha dichiarato Justin Bieber in merito a questa collaborazione. Per ora il Gruppo Piaggio non ha diffuso altre informazioni in merito a questa nuova partnership, ma ha confermato che i risultati verranno presentati nel prossimo mese di febbraio. In ogni caso, Vespa può vantare una lunga tradizione di collaborazione con artisti e designer ma anche, più recentemente, con grandi firme della moda. Nel 1962 Salvador Dalì volle decorare di sua mano la Vespa con la quale due giovani spagnoli stavano partendo per un tour da Madrid ad Atene, un esemplare diventato leggendario, il sogno di ogni collezionista e così prezioso da essere oggi custodito al Museo Piaggio di Pontedera. Renato Guttuso la ritrasse nel celebre dipinto “Gita in Vespa” del 1957, proprio negli anni del boom, quando lo scooter italiano si faceva conoscere in tutto il mondo, grazie anche al cinema e film come Vacanze Romane con Gregory Peck e Audrey Hepburn. Continua su La Stampa
martedì 21 dicembre 2021
Catene da neve per auto: le migliori, le più convenienti, le più facili da montare
Le catene da neve per l'auto sono uno strumento prezioso, non solo per rispettare gli obblighi di legge, ma anche per trarsi di impaccio nelle situazioni più difficili. Ma andiamo con ordine: l'obbligo di circolare con pneumatici invernali o catene da neve a bordo è scattato in moltissime zone d'Italia lo scorso 15 novembre. Scegliere l'una o l'altra soluzione è questione di esigenze, ma oggi ci concentriamo nel caso delle catene da neve. La prima cosa da sapere dunque, è come riconoscere la situazione in cui devono essere montate le catene da neve per l'auto, perché le modalità del loro utilizzo non sono affatto scontate ed è assolutamente necessario saper riconoscere le condizioni del fondo stradale. Le catene, infatti, servono per aumentare il coefficiente di attrito, per consentire ai pneumatici di fare presa anche quando l'aderenza è prossima allo zero. Le situazioni in cui si utilizzano, quindi, sono tipicamente quelle di neve alta, di forti pendenze o di ghiaccio. Continua su GQ
lunedì 20 dicembre 2021
Toyota Yaris Cross, il piccolo genio diventa SUV
La Toyota Yaris Cross è una delle proposte più originali all'interno del segmento dei crossover compatti, quello praticamente più combattuto sul mercato dove ogni costruttore ha la sua proposta. Così, per distinguersi in questo mare magnum, i giapponesi hanno scelto la strategia più sicura, ovvero quella di giocare in casa. Le mura amiche si chiamano full hybrid, che è l'unico powertrain con cui la Toyota Yaris Cross è disponibile. L'unica scelta per quando riguarda la tecnica è quella tra la trazione anteriore e quella integrale. È il sistema AWD-i che non prevede connessioni meccaniche tra i due assi ma l'attivazione di un motore elettrico al posteriore solo quando necessario. Questa configurazione, inoltre, porta con sé anche il retrotreno a doppio braccio oscillante in luogo del classico ponte torcente, a tutto vantaggio del comportamento su strada, del piacere di guida e del comfort. È proprio in quest'ultimo campo che la piccola crossover giapponese tradisce la sua origine, visto che sia il rumore di rotolamento che i fruscii aerodinamici sono ben presenti già a 120 km/h. Poco male, in ogni caso, perché la Yaris Cross dà il suo meglio nei contesti urbani ed extra-urbani. La sua motorizzazione ibrida - quarta generazione del sistema inventato da Toyota - è composta dal 1.5 tre cilindri a ciclo Atkinson, che insieme al motore elettrico fornisce una potenza massima di 116 CV, con un rendimento termico del 40%, ben più alto di qualsiasi altro motore a combustione interna. Continua su GQ
domenica 19 dicembre 2021
Audi S1 Hoonitron è l’auto (elettrica) di Ken Block per la prossima Gymkhana
Dopo che negli scorsi mesi Audi e Ken Block avevano annunciato la loro collaborazione - per la quale il pilota americano ha chiuso il rapporto con Ford durato 11 anni - ora è arrivato il momento di iniziare a fare sul serio, con la nuova Audi S1 Hoonitron, un esemplare unico 100% elettrico e a trazione integrale con cui l'inventore della serie Gymkhana girerà il prossimo episodio, che si chiamerà Elektrikhana. Questo prototipo trae ispirazione dalla leggendaria Audi S1 Pikes Peak, vincitrice nel 1987 della cronoscalata più celebre al mondo con al volante Walter Röhrl. “L’aerodinamica è stata interpretata in chiave totalmente moderna. Un risultato straordinario considerando come i designer Audi si siano ispirati al passato del marchio, proiettandolo nel futuro” ha detto Ken Block a proposito della sua nuova auto. Continua su La Stampa
sabato 18 dicembre 2021
La Jaguar E-Type di Diabolik è un mito senza tempo
La Jaguar E-Type di Diabolik è tornata sulla cresta dell'onda negli ultimi giorni, grazie alla sua presenza da protagonista nell'omonimo film dei Manetti bros. che proprio in questi giorni ha debuttato nei cinema. La coupé britannica fece il suo debutto nel lontano marzo 1961 al Salone di Ginevra, scrivendo una pagina di storia dell'automobile. Con linee uniche e una progettazione all'avanguardia, era il capolavoro di Malcom Sayer e di Sir William Lyons, che la resero una delle vetture più belle mai realizzate, secondo Enzo Ferrari «L’auto più bella mai costruita». Prodotta fino al 1975 in oltre 70.000 esemplari, è stata considerata un’opera d’arte e anche esposta al Museo MOMA di New York. Nell’immaginario collettivo, la Jaguar E-type è anche la macchina del Re del Terrore che ha fatto la storia del fumetto grazie alla sofisticata penna delle Sorelle Giussani. Quando Diabolik è in fuga, la sua alleata più preziosa è proprio la E-Type, con tutti i suoi trucchi che l'hanno resa un cult nel suo genere. Quest’anno, a 60 anni da anni dal debutto, Jaguar ne ha celebrato l’anniversario anche con una edizione limitata, la E-type 60 Collection. Inoltre, Jaguar Italia è partner del film di Diabolik. Continua su GQ
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