martedì 19 ottobre 2021

Alberto Bombassei, fondatore e presidente di Brembo, vince il Premio Barsanti e Matteucci


Alberto Bombassei, fondatore e presidente di Brembo, ha vinto il ventesimo Premio Internazionale Barsanti e Matteucci dedicato agli inventori del motore a scoppio. Questa del 2021 è stata un'edizione dal sapore particolare, sia per il ritorno dopo un anno di stop causato dalla pandemia, sia perché proprio in questi giori ricorre il bicentenario della nascita del padre scopolio. Padre Eugenio Barsanti, nacque a Pietrasanta il 21 ottobre del 1821 e insieme all’ingegnere Felice Matteucci inventò nel 1854 il motore a combustione interna. Il premio, promosso dal Comune di Pietrasanta e dal Rotary Club Viareggio Versilia con il patrocinio dell’Università di Pisa, della Regione Toscana e della Provincia di Lucca, è stato consegnato durante la tradizionale cerimonia che si è tenuta nel Chiostro di S. Agostino. Il sindaco, Alberto Stefano Giovannetti ha consegnato il premio in bronzo realizzato dalla Fonderia d’Arte Massimo Del Chiaro, alla presenza del Governatore della Regione Toscana, Eugenio Giani e di altri rappresentanti delle istituzioni. «Questo Premio - ha spiegato Stefano Iacoponi, coordinatore del comitato scientifico e primo vincitore nel Premio nel 2000 come Presidente del Centro Ricerche Fiat - è un riconoscimento che va alla capacità di Brembo di portare ai massimi livelli il saper fare italiano, un’eccellenza che unisce creatività, design e tecnologica e che gli permette di realizzare prodotti non solo di grande qualità ma anche di gusto estetico e amore per la bellezza. Il freno è un oggetto di design distintivo ed anticipatore delle evoluzioni tecnologiche del settore». Continua su La Stampa

lunedì 18 ottobre 2021

Carlos Sainz: «Correre per la Ferrari è un sogno e voglio vincere il Mondiale»


Carlos Sainz non è solo uno dei due piloti della scuderia Ferrari di Formula 1, ma è anche un ragazzo di 27 anni che ama vivere le sue passioni fuori dai circuiti. Lo abbiamo incontrato e abbiamo fatto una chiacchierata con lui, parlando non solo di F1 ma anche di vita quotidiana, di stile e di tempo libero. Un'intervista che abbiamo realizzato prima dell'ultima gara in Turchia, dove Carlos Sainz è stato grande protagonista: partito dall’ultima fila, sorpasso dopo sorpasso lo spagnolo si è issato fino alla zona punti già dopo 13 giri. Poi, un problema al pit stop (al giro 36) lo ha fatto ritornare in pista alle spalle di Esteban Ocon, già superato in precedenza, che invece aveva mantenuto le intermedie montate alla partenza. In quelle condizioni, la gomma usata dava un vantaggio quindi non era facile superare, ma quando Sainz è riuscito a farlo, ha mostrato un passo velocissimo che lo ha riportato quasi a ridosso di Norris. Che la prova di Carlos sia stata maiuscola lo hanno riconosciuto anche i fans, che lo hanno votato Driver of the Day. Continua su GQ

domenica 17 ottobre 2021

Transformers, tra le auto del nuovo film c'è anche una Porsche


Il nuovo film dei Transformers sta per arrivare e le sue auto, o meglio gli Autobot, si annunciano più in forma che mai. La settima (sesta se si considera Bumblebee come uno spin-off) pellicola della saga iniziata nel 2007 si intitola Transformers - Il risveglio e arriverà nelle sale cinematografiche americane nel giugno del 2022 e poco dopo anche in quelle italiane. Bisogna dunque aspettare ancora qualche mese prima di poter vedere il nuovo film dei Transformers nei cinema. Ma nel frattempo il regista del film, Steven Caple Jr. (già molto apprezzato per Creed II con Michael B. Jordan), ha pubblicato un interessante anticipazione sul suo profilo Instagram, ovvero una foto che lo ritrae con le auto principali che vedremo sul maxi-schermo. Ovviamente la parte del leone la fanno il camion, ovvero Optimus Prime, e la Chevrolet Camaro, alias Bumblebee, ma ci sono anche una Porsche 911 serie 964, un furgone Volkswagen T1 e una Ducati 916. Nella stessa immagina compaiono anche alcuni Decepticon: una Nissan Skyline GT-R R33, un carroattrezzi GMC Topkick e un semirimorchio nero Mack. Ovviamente non saranno gli unici mezzi a comparire in Transformers: Rise of the Beasts - questo è il titolo originale - ma intanto sappiamo già qualcosa su chi avrà il ruolo principale e ha spiegarlo è stato proprio Steven Caple Jr. Continua su GQ

sabato 16 ottobre 2021

Mercedes-Benz e Virgil Abloh disegnano la Maybach del futuro


Mercedes-Benz e Virgil Abloh tornano a collaborare dopo il progetto dello scorso anno, che ha avuto come protagonista la Classe G, leggendaria fuoristrada della casa tedesca. La nuova collaborazione prende il nome di Project Maybach e coinvolgerà l'omonimo marchio di lusso tedesco, definendo nuovi standard nella creatività collaborativa e nel connubio tra i settori automotive, moda e design. L'eclettico artista, architetto, direttore creativo e stilista lavorerà insieme al responsabile del design Mercedes Gorden Wagener, alla realizzazione di una show car elettrica che sarà svelata il 1° dicembre 2021 nella cornice della fiera Art Basel Miami Beach. Questa concept car avrà la peculiarità di essere completamente svincolata da progetti esistenti o da specifiche di produzione. Il suo design, dunque, sarà frutto solamente della creatività. Il Project Maybach firmato Mercedes-Benz e Virgil Abloh coincide con il centenario del debutto della prima Maybach W 3, con la quale Karl Maybach e suo padre Wilhelm ambivano a presentare il best of the best, facendo di Mercedes-Maybach uno dei marchi automobilistici più straordinari ed esclusivi di sempre. Continua su GQ

venerdì 15 ottobre 2021

Corvette Stingray, la prova - assumere regolarmente almeno una volta al giorno


Il grande protagonista della nuova Corvette Stingray è senza dubbio il motore e lo è per due motivi: innanzitutto si trova in una posizione dove non era mai stato prima, in secondo luogo ha un carattere unico ed entusiasmante, con un ruggito che ti abbraccia da dietro le spalle e ti scalda il cuore. Il posizionamento posteriore centrale e le 2 valvole per cilindro sono una combinazione che appartiene a poche vetture, tutte del passato remoto e con natali europei. L'unica americana ad avere un motore del genere con questa disposizione era la leggendaria Ford GT 40. Questo layout, dunque, è una vera rarità per una sportiva made in USA e del resto le precedenti sette generazioni della Vette hanno sempre utilizzato quello classico. La ragione di questo radicale cambiamento fu spiegata dal Presidente di General Motors Mark Reuss, il giorno del debutto dell'ottava "Per quanto la Corvette a motore anteriore fosse fantastica era arrivata al limite dello sviluppo. Per competere con le supercar europee l'unico modo era spostare il motore". Continua su La Stampa

giovedì 14 ottobre 2021

Le auto dei film di James Bond vengono vendute al 1000% in più


Le auto dei film di James Bond aumentano clamorosamente di valore e quando vengono vendute costano almeno 100 volte di più. Come si spiega questa dinamica? Andiamo con ordine. Attualmente 007 è in tutte le sale cinematografiche italiane con No Time to Die, ovvero il venticinquesimo film di quella che è a tutti gli effetti la saga più famosa di sempre. Nelle numerose scene di azione si vedono modelli diversi, partendo dalla leggendaria e immancabile Aston Martin DB5. Ma nel lungometraggio diretto da Cary Fukunaga compaiono anche una Maserati Quattroporte, una Land Rover Defender e una Toyota Land Cruiser, auto che valgono rispettivamente circa 100.000, 50.000 e 60.000 dollari. Tuttavia, quando verranno messe in vendita oppure all'asta, probabilmente costeranno molto di più, perché le auto dei film di James Bond salgono inesorabilmente di valore, almeno secondo una ricerca degli analisti di Hagerty. Secondo costoro, aver avuto un ruolo in uno degli 007 aumenta il valore della vettura in questione di almeno il 1.000% rispetto alla media degli stessi modelli «non scritturati». Inoltre, per alcune auto particolari questo valore ha superato anche il 5.000%. Continua su GQ

mercoledì 13 ottobre 2021

Maserati Mexico, la coupé granturismo del Tridente compie 55 anni


La Maserati Mexico è una di quelle auto la cui storia si perde tra realtà e leggenda, con una trama ricca di personaggi famosi, gare motoristiche e viaggi intercontinentali. Dopo la 5000GT e la Quattroporte, la Mexico rappresenta la terza vettura di serie del Tridente spinta dalla versione stradale del motore V8 con doppio albero a camme in testa progettato per le competizioni della 450 sport. Con la limousine di rappresentanza condivideva l'idea costruttiva generale, sebbene il primo prototipo della Mexico fosse in realtà derivato da una 5000GT danneggiata e fosse pertanto alimentato da un motore da 4,9 litri. Ma la genesi di questa vettura è molto interessante, iniziando dal fatto che al contrario delle altre coupé a quattro posti modenesi non portava il nome di un circuito da corsa. Ed è proprio sulla genesi del nome che si raccontano svariate storie. Continua su La Stampa