giovedì 14 ottobre 2021
Le auto dei film di James Bond vengono vendute al 1000% in più
Le auto dei film di James Bond aumentano clamorosamente di valore e quando vengono vendute costano almeno 100 volte di più. Come si spiega questa dinamica? Andiamo con ordine. Attualmente 007 è in tutte le sale cinematografiche italiane con No Time to Die, ovvero il venticinquesimo film di quella che è a tutti gli effetti la saga più famosa di sempre. Nelle numerose scene di azione si vedono modelli diversi, partendo dalla leggendaria e immancabile Aston Martin DB5. Ma nel lungometraggio diretto da Cary Fukunaga compaiono anche una Maserati Quattroporte, una Land Rover Defender e una Toyota Land Cruiser, auto che valgono rispettivamente circa 100.000, 50.000 e 60.000 dollari. Tuttavia, quando verranno messe in vendita oppure all'asta, probabilmente costeranno molto di più, perché le auto dei film di James Bond salgono inesorabilmente di valore, almeno secondo una ricerca degli analisti di Hagerty. Secondo costoro, aver avuto un ruolo in uno degli 007 aumenta il valore della vettura in questione di almeno il 1.000% rispetto alla media degli stessi modelli «non scritturati». Inoltre, per alcune auto particolari questo valore ha superato anche il 5.000%. Continua su GQ
mercoledì 13 ottobre 2021
Maserati Mexico, la coupé granturismo del Tridente compie 55 anni
La Maserati Mexico è una di quelle auto la cui storia si perde tra realtà e leggenda, con una trama ricca di personaggi famosi, gare motoristiche e viaggi intercontinentali. Dopo la 5000GT e la Quattroporte, la Mexico rappresenta la terza vettura di serie del Tridente spinta dalla versione stradale del motore V8 con doppio albero a camme in testa progettato per le competizioni della 450 sport. Con la limousine di rappresentanza condivideva l'idea costruttiva generale, sebbene il primo prototipo della Mexico fosse in realtà derivato da una 5000GT danneggiata e fosse pertanto alimentato da un motore da 4,9 litri. Ma la genesi di questa vettura è molto interessante, iniziando dal fatto che al contrario delle altre coupé a quattro posti modenesi non portava il nome di un circuito da corsa. Ed è proprio sulla genesi del nome che si raccontano svariate storie. Continua su La Stampa
martedì 12 ottobre 2021
Con Mazda MX-5 riscopri la purezza della guida
La Mazda MX-5 nasce intorno a una ricetta semplice ma efficace: motore anteriore, trazione posteriore, meno di quattro metri di lunghezza, due posti secchi e niente tetto. Un mix vincente e invariato dal 1989, anno del debutto e da cui è stata prodotta in oltre un milione e centomila esemplari. Un successo limpido, che ha creato comunità di appassionati in tutto il mondo, una generazione di MX-5 dopo l'altra, fino ad arrivare alla attuale, la numero quattro. Ormai è sul mercato dal 2015 ma non è invecchiata di un giorno, perché i suoi concetti fondanti sono rimasti gli stessi e sono frutto della filosofia progettuale che i giapponesi definiscono ancora oggi «Jinba Ittai». Si basa su quattro pilastri: tutti i componenti devono combinarsi per offrire la massima forma di comunicazione tra la vettura e il suo conducente; la creazione di un posto guida deve fare appello ai cinque sensi, focalizzandosi sul conducente; il piacere del pilota deve essere l'obiettivo principale, ancor prima delle prestazioni elevate; la vettura deve dare risposte rapide e dirette per un controllo perfetto. Dalla teoria alla pratica, guidare la Mazda MX-5 è sempre un piacere, sia con il piccolo motore 1.5 da 132 CV affamato di giri che con il 2.0 che nell'ultima evoluzione ha raggiunto i 184 CV, che bastano a far scattare la piccola spider giapponese da 0 a 100 km/h in 6,5 secondi e a spingerla fino a 219 km/h. Basta affrontare un paio di curve per capire tutto, avere una rivelazione, una specie di «pillola azzurra o pillola rossa». Continua su GQ
lunedì 11 ottobre 2021
Testarossa by Officine Fioravanti, il restomod ispirato agli anni Ottanta
Quella dei restomod è una tendenza dilagante degli ultimi anni. Il concetto del restauro non conservativo, bensì migliorativo delle prestazioni ma salvaguardando l'originalità del progetto, fa sempre più breccia tra gli appassionati. L'unico limite è che solitamente bisogna essere facoltosi e la Testarossa sviluppata da Officine Fioravanti non fa eccezione, visto che il suo prezzo di listino partirà da poco meno di mezzo milione di euro, al netto delle personalizzazioni. Questo perché le Officine Fioravanti si propongono di soddisfare qualsiasi desiderio da parte del cliente, sempre che non voglia “arrogarsi il diritto di cambiar radicalmente aspetto esteriore e stravolgere le peculiarità tecniche originarie” della vettura donatrice. Osservando le immagini della bianca Testarossa si capisce subito che non è questo il caso. L'estetica è quella iconica della supercar dalle forme squadrate simbolo degli anni Ottanta. Le Officine Fioravanti hanno lavorato su una versione della prima serie della Ferrari Testarossa, quella presentata al Salone di Parigi nel 1984 con lo specchietto singolo e i cerchi monodado. Così la purezza delle linee create da Pininfarina è stata salvaguardata e rinfrescata in alcuni piccoli dettagli, mentre per quanto riguarda il piacere di guida è stata utilizzata la tecnologia più avanzata oggi disponibile sul mercato. La parola d'ordine, in ogni caso, è una sola: analogico. E, sempre a proposito di coerenza, siccome negli anni Ottanta la fibra di carbonio non si era ancora diffusa, a bordo non ce n'è traccia. Il reparto sospensioni, invece, è stato notevolmente affinato: gli ammortizzatori Ohlins regolabili elettronicamente sono stati sviluppati su misura e all'anteriore includono il sollevatore per alzare il muso della Testarossa di 7 cm. Continua su La Stampa
domenica 10 ottobre 2021
Auto e moto d'epoca Padova, l'anteprima dei modelli più preziosi
Auto e moto d'epoca Padova si prepara all'edizione 2021, in programma dal 21 al 24 ottobre negli spazi espositivi della Fiera di Padova. Sono previste grandi novità dislocate su ben 115.000 mq, con la prestigiosa area mercato, le mostre e le grandi Case automobilistiche da tutto il mondo. Inoltre, l'edizione 2021 del salone di Padova sarà l'unica grande fiera europea del settore e l’attenzione è altissima. «Il settore del classic continua a dimostrare grande energia, gli appassionati di tutte le età crescono e si respira una grande voglia di partecipazione. Dealer e commercianti hanno risposto con entusiasmo e gli spazi espositivi sono andati a ruba. Arriveranno qui collezionisti e amanti dei motori da tutto il mondo e noi siamo pronti ad accoglierli con molte novità», racconta Mario Carlo Baccaglini, da più di trent’anni organizzatore di Auto e moto d’epoca Padova. Un focus speciale sarà dedicato al motorsport d’epoca e alle auto da competizione che vantano sempre più appassionati: ci saranno le barchette e i «siluri» che correvano prima della guerra, le monoposto di Formula 1, i bolidi del mondiale Turismo e le protagoniste dei grandi rally degli anni Sessanta e Settanta. Un altro focus di sicuro interesse è dedicato alle «altre» classiche: parliamo dei nuovi artigiani dell’auto e di Restomod, una delle ultime tendenze in fatto di restauri «creativi», contaminati dalle tecnologie moderne ma mantenendo la continuità con il passato del veicolo storico. Il fascino delle auto classiche quindi, rendendole attuali e, perché no, più divertenti. Un filone in rapida ascesa nel mondo dei motori e che oggi si riconosce in una corrente di pensiero consolidata, grazie anche a rinomati collezionisti privati e all’interesse di qualche casa automobilistica. Continua su GQ
sabato 9 ottobre 2021
MV Agusta Nürburgring, solo 150 esemplari con cerchi in carbonio e kit racing
Se nel mondo delle quattro ruote il circuito del Nürburgring rappresenta una specie di Olimpo delle prestazioni, che sia gli appassionati che le Case auto possono provare a scalare, in quello delle due ruote la sua fama è meno assoluta, già solo per la sua conformazione poco adatta (oltre che piuttosto pericolosa) per le motociclette. Ciononostante rimane uno dei tracciati più famosi del mondo e MV Agusta ha scelto di omaggiarlo con una nuova versione della Brutale che ne riprende il nome. Se state già pensando a un eventuale record rimarrete delusi, perché le regole che governano il motociclismo sono diverse da quelle dell'automobilismo e non è costume tentare sfide ufficiali contro il cronometro, men che mai all'Inferno Verde. La MV Agusta Nürburgring, dunque, è legata solo platonicamente alla pista tedesca e del resto la stessa Casa italiana parla di un “graffio della passione che spazza via la logica”. Continua su La Stampa
venerdì 8 ottobre 2021
Zlatan Ibrahimovic è un accumulatore seriale di Ferrari
Zlatan Ibrahimovic ci ha preso gusto e si è comprato un'altra Ferrari, in particolare una incredibile SF90 Spider da 1.000 CV. Solo due anni fa, infatti, il centravanti del Milan aveva aggiunto alla collezione di auto del suo garage una particolarissima Ferrari Monza SP2. E si tratta di due anni precisi perché la barchetta del Cavallino Rampante era stato un regalo per i suoi 38 anni, mentre la SF90 Spider è arrivata esattamente per i 40 anni. Se Ibra mantenesse questa cadenza di acquisto, diventerebbe in breve tempo uno dei maggiori collezionisti di auto di Maranello dell'interno pianeta. Solo il tempo potrà dirlo, ma intanto il campione svedese ha voluto onorare nel migliore dei modi quel vecchio detto che recita «La vita inizia a 40 anni». Proverbi a parte, la nuova Ferrari è stata pubblicata sull'account Instagram di Zlatan Ibrahimovic, che ha scelto lo stesso colore oro opaco con cui è stata presentata la SF90 Spider, che insieme alla versione con il tetto fisso è la prima ibrida-plug in uscita dai cancelli di Via Abetone Inferiore 4. Continua su GQ
Iscriviti a:
Post (Atom)