martedì 5 ottobre 2021
La Aston Martin di James Bond è troppo per Vettel e Stroll
La Aston Martin di James Bond è troppo per Sebastian Vettel e Lance Stroll. I due piloti di Formula 1 hanno provato a replicare alcune manovre del prossimo film di 007, No Time To Die, raccogliendo risultati piuttosto magri. Ma andiamo con ordine. In occasione dell'arrivo al cinema del venticinquesimo capitolo della saga di James Bond, Aston Martin ha organizzato un'insolita attività in pista coinvolgendo Lance Stroll e Sebastian Vettel, prima del loro impegno nel Gran Premio di Sochi, dove si sono piazzati rispettivamente all'undicesimo e al dodicesimo posto. Tuttavia, prima di scendere in pista con le loro F1, i due piloti si sono messi al volante di una delle Aston Martin di James Bond, in particolare una DB5, usate nelle riprese del film, come si evince dal roll-bar di sicurezza posto all'interno dell'abitacolo. L'auto è stata consegnata direttamente in autodromo da un camion della DHL con impressi i loghi di 007, dopodiché i due compagni di scuderia l'hanno scoperta da sotto il telone protettivo. Dopo qualche convenevole e dopo aver posato davanti alle altre tre Aston Martin che compaiono nel film - una storica V8 Vantage e due modernissime DBS Superleggera e Valhalla - hanno fatto la sconoscenza di Mark Higgins, ovvero lo stunt-man che ha girato tutte le scene di guida più spettacolari di No Time To Die. Continua su GQ
lunedì 4 ottobre 2021
Roger Federer resta sempre fedele allo stesso brand di auto, con un'eccezione
Le auto di Roger Federer appartengono quasi tutte allo stesso brand, che è sponsor del campione elvetico da molti anni. Proprio in occasione della Laver Cup che si è tenuta nei giorni scorsi a Boston e che la squadra dei tennisti europei ha vinto contro quella del resto del mondo, Federer si è fatto fotografare vicino alla nuova Mercedes EQS 100% elettrica. Roger ha fondato la Laver Cup nel 2017: si tratta sostanzialmente di un grande show, visto che pur facendo parte del circuito ATP dal 2019 non assegna punti per la classifica. Alla Laver Cup, entrambe le squadre gareggiano con sei giocatori. Quattro partite vengono giocate in ognuna delle tre giornate del torneo: tre singolari e un doppio. La squadra vincitrice ottiene punti per ogni partita: una il venerdì, due il sabato e tre la domenica. Per vincere la coppa è necessario un minimo di 13 punti, quindi la squadra vincente può essere decisa solo domenica. Quest'anno l'otto volte campione a Wimbledon non ha giocato a causa dell'infortunio che lo tiene lontano dai campi già da diversi mesi, ma ha dichiarato che il prossimo anno a Londra vuole assolutamente giocare. Intanto, per questa edizione, nella sua squadra c'era anche il nostro Matteo Berrettini. «È fenomenale quello che è successo dal primo evento nel 2017: lo spirito di squadra, i tifosi e soprattutto la grande atmosfera fanno della Laver Cup uno dei miei momenti salienti nel calendario dei tornei», ha dichiarato l'asso di Basilea. Tornando invece alle quattro ruote, ecco le auto di Roger Federer. Continua su GQ
domenica 3 ottobre 2021
Porsche 911 Carrera 4 GTS, la prova: alla ricerca dell’equilibrio perfetto
Una delle tante abilità che Porsche mostra nel gestire la gamma della sua auto più famosa - non la più venduta ormai da molti anni a causa dell'avanzata dei SUV - è quella di portare sul mercato le diverse declinazioni della 911 con un tempismo perfetto. Considerato che le combinazioni di motore, trazione e carrozzeria portano a più di venti le 911 disponibili, è quasi incredibile come ognuna sia differenziata e differente dall'altra, ma anche come i modelli precedenti mantengano il loro valore, giacché gli aggiornamenti ai nuovi non sono mai eccessivi. È una specie di lenta ma costante evoluzione continua, dove la prossima sportiva Porsche è migliore della precedente, ma non troppo, e in grado di accontentare ancora più clienti, anche nelle sfumature. Così eccoci a provare la nuova gamma GTS, che arriva a due anni e mezzo dal lancio dell'ultima generazione (992) ed è disponibile in cinque varianti: coupé e cabriolet sia a trazione posteriore che integrale, Targa solo a quattro ruote motrici. Continua su La Stampa
sabato 2 ottobre 2021
Promozioni auto ottobre 2021, le offerte più interessanti
Le promozioni auto di ottobre 2021 sono caratterizzate dal ritorno degli incentivi statali, anche se attualmente sono disponibili solo per alcune tipologie di alimentazione e motorizzazione, ma non per altre. Il consiglio in questi casi è di avere un filo diretto con la concessionaria di riferimento, per essere pronti a prendere decisioni e agire rapidamente, visto che come abbiamo osservato negli ultimi mesi, gli incentivi finiscono in fretta. Ad ogni modo, con l'inizio dell'autunno il mercato dell'auto si prepara ad affrontare il gran finale degli ultimi mesi dell'anno. Per questo le offerte sono interessanti, nonostante non raggiungano i picchi degli scorsi mesi; questo accade perché le concessionarie attendono la fine dell'anno per lanciare le campagne più aggressive, quando devono massimizzare i numeri dei nuovi modelli venduti per raggiungere gli obiettivi e avere poi maggiori vantaggi il prossimo anno. Ecco dunque le promozioni auto di ottobre 2021 più interessanti. Ci sono molte offerte vantaggiose su auto di tipologia e categoria differente. Vediamo quali. Continua su GQ
venerdì 1 ottobre 2021
Opel Grandland, la prova: cambia faccia ma è sempre lei
Dopo quattro anni dal debutto sul mercato la Opel Grandland si aggiorna con interventi piuttosto sostanziosi. Il primo è evidente già nel nome che ha perso la X finale, seguendo l'esempio degli altri crossover della gamma di Russelsheim, cioè la Crossland e la Mokka. Con le sorelle più compatte ora ha in comune anche il Vizor, ovvero la nuova calandra orizzontale e scura ispirata a quella della Manta degli anni Settanta. In questo modo lo stile della parte anteriore cambia molto, mentre quello del posteriore è praticamente invariato creando una leggera disomogeneità tra le due zone dell'auto. Nella vista laterale, invece, spiccano le modanature laterali e i codolini sui passaruota nello stesso colore della carrozzeria.Le altre novità della nuova Grandland sono soprattutto tecnologiche, iniziando dall'abitacolo dove la parte superiore della plancia è stata radicalmente modificata nel design. Ora i due display da 12 (strumentazione) e 10 (infotainment) pollici sono riuniti in un'unica grande cornice. Continua su La Stampa
giovedì 30 settembre 2021
McLaren 720S Spider e GT, il diavolo e l'acqua santa: la nostra prova
La McLaren 720S Spider e la McLaren GT sono come due facce della stessa medaglia. Se con la prima si entra nell'esclusivo club dei 700 CV, con la seconda si perde un pizzico di brutalità per guadagnare un po' di usabilità quotidiana. Entrambe hanno il telaio monoscocca in fibre composite e il motore in posizione posteriore centrale, appena dietro le spalle dei due passeggeri. Si tratta di un 4 litri V8 bi-turbo - comune a tutta la produzione di Woking - che nel caso della 720S Spider eroga proprio 720 CV, mentre la GT scende a 620. La coppia, invece, è rispettivamente di 770 e 630 Nm e viene messa a terra solo sulle ruote posteriori. Tra le due ci anche due quintali di differenza a favore della 720S Spider (pesa 1.283 kg), che infatti è anche più veloce rispetto al cronometro: 2,9 secondi (3,2 la GT) per passare da 0 a 100 km/h e oltre 340 km/h di velocità massima (326 km/h la GT). Numeri incredibili, che è praticamente impossibile verificare su strada. Tuttavia, l'aspetto più sorprendente della McLaren 720S Spider è quanto sia semplice da usare: la spaziosità dell'abitacolo lascia stupiti, così come la visibilità definita dalle ampie superfici vetrate, con il pilota che ha a disposizione ben 306° di visione. Il cambio doppia frizione a 7 rapporti è fulmineo e il volante con la corona rivestita in Alcantara permette di incidere l'asfalto come se l'avantreno fosse un bisturi. Continua su GQ
mercoledì 29 settembre 2021
Mazda CX-5, arriva il model year 2022 con tre nuove versioni speciali
In attesa dell'uscita della nuova generazione - l'attuale è sul mercato dal 2017 - Mazda ha aggiornato la CX-5, ovvero il proprio modello di maggiore successo che in Europa rappresenta il 21% delle vendite attuali del brand. Se invece si considera anche la prima generazione, finora ne sono state vendute oltre tre milioni in tutto il mondo. La nuova versione, model year 2022, arriverà nelle concessionarie italiane a gennaio 2022 ma si può già ordinare. Le novità toccano diversi aspetti dell'auto: la gestione della dinamica di guida, il comportamento su strada, lo stile, gli allestimenti, la vita a bordo e le dotazioni di sicurezza. Entrando nello specifico, sulla CX-5 2022 debutta il selettore di guida Mi-Drive (Mazda intelligent Drive), con cui scegliere tra diverse modalità modificando la risposta di alcuni componenti chiave. Continua su La Stampa
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