giovedì 23 settembre 2021
Lynk & Co 01, la prova - il primo crossover che si noleggia on-demand
La Lynk & Co 01 è un'auto molto particolare, non tanto per le sue caratteristiche tecniche ma per il modo in cui può essere acquistata e utilizzata. Oltre al classico acquisto c'è la formula dell'abbonamento on-demand che è una prima assoluta nel mondo dell'auto. Siccome non ci sono e non ci saranno concessionarie, ma solo dei club dedicati alla community e agli eventi, ci si iscrive gratuitamente alla piattaforma Lynk & Co e poi si decide se pagare la quota di mese in mese. Sono 500 euro (senza anticipo), sia per la motorizzazione full hybrid che per la plug-in hybrid, non ci sono vincoli e la sottoscrizione può essere annullata in qualsiasi momento, proprio come accade con molti servizi in streaming. È per questo che quando Lynk & Co ha annunciato il suo arrivo in Europa è stato subito ribattezzato come il Netflix delle auto. Con l'iscrizione, inoltre, si possono noleggiare per brevi periodi anche le auto degli altri, che stabiliscono il tempo e il prezzo. La Casa madre non ci guadagna nulla, mentre l'abbonato può risparmiare sulla quota mensile. Continua su La Stampa
mercoledì 22 settembre 2021
È di Will Smith il camper più grande del mondo (da 2,5 milioni di dollari)
Will Smith ha un camper incredibile, una specie di casa su ruote gigantesca e lussuosa, che vale ben 2 milioni e mezzo di dollari. Non si tratta di un capriccio o di un oggetto acquistato solo per fare scena. Se consideriamo che la vita di un attore è piena di spostamenti e trasferte, lunghe anche diversi mesi e magari in posti lontano dalla propria casa o dalla propria famiglia, si capisce perché possa nascere il desiderio di avere comunque un punto di riferimento. Per quanto gli alberghi possano essere dei luoghi meravigliosi, pieni di lusso e comfort, non potranno mai dare le stesse sensazioni di un luogo che invece sia la tua casa, oppure una casa viaggiante. Insomma, Will Smith ha un camper incredibile, anche se in realtà non è esattamente un camper. Ma prima di entrare nei dettagli, vediamo chi lo ha realizzato: si tratta della Anderson Mobile Estates, un’azienda americana specializzata nella produzione di camper di lusso personalizzati. Quello di Will Smith si chiama The Heat, anche se prima aveva un altro nome, ovvero The Studio. Questo perché l'attore di Philadelfia ha comprato il camper di seconda mano, o meglio direttamente dalla famiglia Anderson che aveva appena iniziato questo business. Questo camper è dunque la loro opera prima, in seguito modificata e personalizzata proprio per Will Smith. Continua su GQ
martedì 21 settembre 2021
Lynk & Co, il numero uno: “Non basta fare auto elettriche per essere sostenibili”
Lynk & Co è nata nel 2016 con l'obiettivo di fare qualcosa di diverso, cioè non concentrarsi solo sull'auto ma sul concetto di mobilità. Il brand è di proprietà del Gruppo Geely - che possiede anche Volvo - e dunque oltre alla sede principale in Cina ne ha un'altra in Svezia. Attualmente produce solo un'auto, la 01, che condivide la base meccanica proprio con la XC 40. Ma se sul mercato cinese viene venduta in modo tradizionale, nel Vecchio Continente cambia tutto.Naturalmente il classico acquisto è possibile, ma la formula più innovativa è quella dell'abbonamento on-demand. Una specie di Netflix e infatti è così che è stato definito Lynk & Co quando ha annunciato il suo arrivo in Europa. Per capire meglio come funziona ne abbiamo parlato con il Ceo Alain Visser.
Come funziona la formula di noleggio di Lynk & Co?
«L'auto costa 500 euro al mese, tutto incluso, si può entrare e uscire dal noleggio senza alcun vincolo. Non ci sono sorprese, tutti i servizi sono compresi. Sceglierla è molto semplice. L'allestimento e full optional, devi solo decidere se la vuoi blu oppure nera, full hybrid oppure plug-in». Continua su La Stampa
lunedì 20 settembre 2021
Le auto di «Mad Max: Fury Road» vanno all'asta
Le auto di Mad Max: Fury Road vanno all'asta in Australia e c'è da scommettere che attireranno l'interesse di molti appassionati, vista la particolarità dei mezzi. Il quarto film della saga di Mad Max era uscito nel 2015, dopo una pausa di ben 30 anni dall'ultimo capitolo della serie e aveva riscosso molto successo. Scene di azione ad alta velocità, mezzi modificati in stile post apocalittico secondo una filosofia che potremmo definire come steampunk postatomica, dove modernità e antichità si fondono per creare una serie di auto infernali il cui unico scopo è portare morte e distruzione. Le auto di Mad Max: Fury Road, come ha raccontato lo scenografo del film, erano state recuperate in diverse discariche australiane, stesso posto dove erano stati trovati alcuni loro accessori e gli armamenti finti. Poi durante la produzione molti di questi sono andati distrutti. Quelli che verranno venduti all'incanto da Lloyds Classic Car Auctions-Asia Pacific sono quelli che si sono salvati. Tra le auto di Mad Max: Fury Road che presto troveranno nuovi proprietari ci sono: War Rig, Nux Car, Convoy Car Elvis, Convoy Car Flamer, Razor Cola, Pole Car, Saber Tooth, Fire Car, Caltrop El Dorado, Buggy Ratrod Chev e Buick Heavy Artillery con supporto per armi Hummer. Continua su GQ
domenica 19 settembre 2021
La Tesla sottomarino che voleva essere la Lotus di 007
La Tesla sottomarino è una delle auto più stravaganti che si siano viste da parecchio tempo. Se state già pensando di comprarla, sappiate che non è possibile, perché si tratta di un modello speciale. Un esemplare di Model S Plaid preparato su misura per accontentare le richieste di un cliente piuttosto originale. A compiere l'impresa è stata la Gruber Motor Company di Phoenix, Arizona: un garage che si definisce come il «primo centro di assistenza Tesla indipendente che fornisce supporto aftermarket e preparazioni su misura». La Tesla sottomarino è una di queste e l'impresa è stata documentata nei particolari proprio dagli stessi autori del progetto: «Abbiamo ricevuto la richiesta di modifica di una Tesla più strana di sempre. Un cliente si è presentato con un nuovissima Tesla Model S plaid e ha chiesto di renderla impermeabile, come un sommergibile», raccontano i ragazzi della Gruber Motor Company. In pratica, questo estroso cliente intendeva dimostrare che una Tesla si potesse guidare sott'acqua, allo stesso modo di Wet Nellie, ovvero la Lotus Esprit che Roger Moore alias James Bond fa uscire sulla spiaggia di Capriccioli, in Costa Smeralda, nel film del 1977 La Spia che mi amava. Continua su GQ
sabato 18 settembre 2021
Dacia Duster, la prova: con il restyling arrivano un nuovo motore e il cambio doppia frizione
Con quasi 2 milioni di esemplari venduti dal 2010 a oggi la Dacia Duster è uno dei modelli di maggiore successo a livello europeo e gli italiani hanno sempre dimostrato di apprezzarla visto che in questi anni ne hanno acquistate 250.000. Durante questo periodo la SUV rumena si è evoluta, affrancandosi dalla sua natura originale di prodotto low cost, migliorando costantemente le meccanica, le finiture e gli equipaggiamenti. Il restyling della seconda generazione che abbiamo provato nelle campagne intorno a Parigi conferma questa evoluzione. Rispetto al modello che sostituisce le misure sono invariate e l'estetica cambia solo nei dettagli “una scelta precisa per preservare il valore delle vecchie Duster nel mercato dell'usato” ha spiegato Lionel Jaillet, Direttore del Prodotto di Dacia. Le modifiche riguardano soprattutto i gruppi ottici, aggiornati con il disegno a y dei Led proprio di tutte le nuove Dacia, e piccoli dettagli nelle plastiche della calandra e della parte bassa del paraurti. Continua su La Stampa
venerdì 17 settembre 2021
Novak Djokovic e la sua collezione di auto
Novak Djokovic è un grande appassionato di auto e le sue scelte sono la conseguenza di questa passione, anche se bisogna specificare che Nole è da tanti anni testimonial Peugeot. Una partnership che lo ha portato molto spesso a prestare il volto a diversi modelli, tra cui la e-208, ovvero la versione 100% elettrica della popolare utilitaria francese. Tutti gli appassionati di sport sanno che solo poche ore fa Novak Djokovic ha perso la possibilità di entrare nella storia del tennis, completando il Grande Slam, impresa che nel maschile nessuno riesce a compiere dai tempi di Rod Laver, cioè dal 1969. Nole ne ha avuto la possibilità durante la finale degli US Open, ma ha trovato un grande Daniil Medvedev sulla sua strada e, soprattutto, non si è mai riuscito a liberare di una tensione che lo ha attanagliato per tutta la partita. Ma ora è tempo di riposarsi, rilassarsi e sgombrare la mente, dopo due settimane di torneo che hanno portato ad accumularsi fatica ed emozioni. Un bel giro o un viaggio in macchina potrebbe essere la soluzione per staccare. Vediamo quale auto potrebbe scegliere Djokovic dal suo garage. Continua su GQ
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