venerdì 27 agosto 2021

Una mostra del Mauto celebra i 100 della Lancia Lambda


La leggendaria Lancia Lambda compie cento anni e il Museo dell'Automobile di Torino ha deciso di celebrare questa ricorrenza con un'esposizione dedicata che inizierà il prossimo 4 settembre. Verranno esposti dieci esemplari tra cui la Lambda persona di Vincenzo Lancia, che è di proprietà del museo. Fu proprio il fondatore della Lancia a guidare il primo prototipo della Lambda sulla salita del Moncenisio: era il 1° settembre 1921. La versione definitiva venne poi presentata al pubblico un anno dopo, sia al Salone di Parigi che a quello di Londra e le consegne iniziarono nel corso del 1923. Da quell'anno e fino al 1931 fu venduta in ben 12.998 esemplari, suddivisi in nove serie. Ancora oggi si ricorda per essere stata la prima auto al mondo con carrozzeria a struttura portante (brevetto del 1919) in sostituzione del telaio a longheroni tipico delle carrozze e delle auto costruite fino a quel momento. Continua su La Stampa 

giovedì 26 agosto 2021

Citroen 2CV, questo esemplare unico potrebbe essere battuto per 70.000 euro


Una Citroen 2CV da 70.000 euro sembra uno scherzo, ma è invece è proprio questa la quotazione che potrebbe essere raggiunta da un'esemplare molto particolare che verrà messo all'asta il prossimo 30 agosto a Parigi dagli specialisti di Aguttes. Si tratta di una Citroen 2CV Charleston del 1990 dipinta in rosso Delage e la sua caratteristica principale è che non è stata mai immatricolata e che ovviamente non ha mai circolato. Praticamente è come se il tempo si fosse fermato per questa piccola auto francese, che addirittura non ha nella carrozzeria nemmeno i buchi per inserire la targa. Le condizioni sono le stesse in cui è uscita dalla fabbrica, compresi i 9 chilometri che segna sullo strumento di bordo, evidentemente necessari per il collaudo finale. Perfino le gomme non sono mai state gonfiate, ne i liquidi sostituiti. La Casa d'aste assicura che l'interno odora ancora di nuovo. Questa 2CV, praticamente, è rimasta per tutti questi anni nei saloni della concessionaria che non l'ha mai venduta. Se la quotazione prevista per questo esemplare vi sembra ancora alta, sappiate che poco tempo fa un esemplare non così perfetto e con “ben” 39 km percorsi è stato venduto per 47.560 euro. Il 1990, peraltro, è stato l'ultimo anno di produzione della 2CV, la cui storia era iniziata nel Dopoguerra. Dal 1948 al 1990, quando le linee produttive dello stabilimento di Mangualde in Spagna si fermarono, il totale delle 2CV costruite aveva raggiunto i 5.114.961 di pezzi. Continua su GQ

mercoledì 25 agosto 2021

Genesis GV60, il primo crossover 100% elettrico del marchio di lusso coreano


Se la parola Genesis vi fa pensare più alla musica che alle auto non vi preoccupate. Il marchio premium del Gruppo Hyundai, infatti, è nato solo nel 2015 e finora non è stato mai venduto ufficialmente in Europa. Con la nuova GV60, però, lo scenario potrebbe cambiare perché si tratta di un modello pensato per il mercato globale. Basata sulla piattaforma E-GMP (Electric-Global Modular Platform) già vista sulla Hyundai Ioniq 5 e sulla KIA EV6, la nuova Genesis ha le fattezze di un crossover di medie dimensioni e un powetrain 100% elettrico. Quanto alla sigla che la identifica, alla “G” di tutte le Genesis si aggiunge la “V” che distingue la gamma SUV, mentre il numero 60 diventerà il più basso della gamma che finora spazia dal 70 al 90. Al momento il Gruppo coreano non ha fornito informazioni tecniche, ma è immaginabile che motore e batterie avranno le stesse caratteristiche di quelle dei due modelli già citati. Quello che invece si può già prendere come definitivo (o quasi) è il design. Alcuni stilemi sono quelli già visti su altri modelli dei due brand, ma è possibile scorgere anche qualche influenza di concorrenti più blasonati. In ogni caso l'insieme è gradevole, anche grazie al colore che unisce in modo particolare i toni del verde e quelli del giallo. I proiettori anteriori utilizzano la forma “Quad Lamps” tipica di tutte le altre Genesis e la griglia anteriore è più ridotta rispetto ai modelli termici. Continua su La Stampa

martedì 24 agosto 2021

Achille Lauro, la sua nuova Ferrari è un gioiello da 670 cavalli


La nuova Ferrari di Achille Lauro è una 488 GTB, che il cantante di origine veronese ha appena mostrato su Instagram a tutti i suoi fan con una serie di scatti. La didascalia con cui ha accompagnato la foto è piuttosto esplicativa: «Ho cambiato macchina, ma ho la stessa fame di quando in una macchina ci dormivo». Un commento che fa riferimento agli anni difficili della sua infanzia e della sua adolescenza, ma anche alla sua dedizione artistica. Per chi lo segue da tempo, tuttavia, l'arrivo di questa vettura del Cavallino Rampante non è esattamente un fulmine a ciel sereno, visto che già nel 2018 Lauro cantava: «Fumo una mela rossa, rossa come il Ferrari che avrò». Il brano in questione è Purple Rain ed è contenuto nel suo quarto album, Pour l'amour. Insomma, la nuova Ferrari di Achille Lauro è un regalo che l'autore della hit Mille - insieme a Fedez e Orietta Berti - si è voluto concedere per celebrare il proprio successo. Nemmeno lui che ama sfidare ogni tipo di convenzione, dunque, è immune al fascino di una Ferrari che è per antonomasia uno degli status symbol più riconosciuti al mondo e quindi assolutamente convenzionale. Continua su GQ 

lunedì 23 agosto 2021

Finalmente La Tesla Model Y arriva anche sul mercato italiano


A quasi due anni e mezzo dalla presentazione, avvenuta al Tesla Design Center di Hawthorne in California, la Tesla Model Y arriva sul mercato italiano. Da giovedì 19 agosto, infatti, la SUV più piccola della Casa californiana si può vedere dal vero nello store Tesla di Milano, in Piazza Gae Aulenti. Poi, nelle prossime settimana, arriverà anche negli altri store italiani: a Padova dal 20 agosto, a Roma dal 24 agosto, a Milano Linate dal 26 agosto, a Bologna dal 27 agosto, a Torino dal 28 agosto, a Brescia dal 30 agosto e a Bolzano dal 1 settembre. La Model Y arriva con un certo ritardo in Europa e ancora di più sul mercato italiano, visto che negli Stati Uniti è in vendita già dall'inizio del 2020. Una scelta che lo scorso anno ha contribuito a portare Tesla alla soglia delle 500.000 auto vendute. La Tesla Model Y è disponibile in due versioni, la Long Range e la Performance. Continua su La Stampa

domenica 22 agosto 2021

Jaguar XF, una vera nobile britannica: la nostra prova


La Jaguar XF appartiene a una quelle categorie di auto che si stanno estinguendo lentamente. Il predatore ha sempre lo stesso nome, una sigla di tre lettere che anno dopo anno continua a scalare le preferenze degli automobilisti. Così, anche nel tradizionale segmento delle grandi berline di rappresentanza, i Suv diventano sempre più popolari. È un vero peccato, perché vetture come la XF offrono qualità che nessuno sport utility vehicle potrà mai eguagliare, prima di tutto lo stile. La berlina britannica, con i suoi quasi 5 metri di lunghezza, può sfoggiare una linea bassa, filante ed assai elegante, oltre che aerodinamica (il Cx è di 0,25). Anche la posizione di guida, allungata e vicina a terra, risulta molto più riposante e appagante, sia nei lunghi trasferimenti autostradali che negli scenari quotidiani. Senza contare, poi, la precisione dinamica che l'auto più sfoggiare quando è impegnata tra le curve. Il rovescio della medaglia sta in una minore versatilità e in uno spazio a bordo leggermente ridotto, soprattutto in termini di altezza. Ma l'abitacolo della Jaguar XF è così accogliente che non ci si fa caso. Continua su GQ

sabato 21 agosto 2021

Mini Strip, la Cooper elettrica diventa minimalista con il tocco di Paul Smith


Se c'è un'auto che si trova a suo agio nel mondo del glamour e della moda, specialmente britannica, quella è certamente la Mini. Tra le tante versioni speciali e interpretazioni artistiche che ne hanno segnato la storia, l'ultima in ordine di tempo è quella dello stilista Paul Smith, presentata proprio a Londra pochi giorni fa e chiamata Mini Strip. Si tratta di un esemplare unico, il cui concetto fondante è quello del design sostenibile. Un filo conduttore di «Semplicità, trasparenza, sostenibilità», tessuto partendo da una Mini Cooper SE 100% elettrica e smontandola completamente. Continua su La Stampa