lunedì 9 agosto 2021
Le Alfa Romeo saranno solo elettriche dal 2027, le Lancia dal 2024
Stellantis chiude il primo semestre 2021 e la conferenza di presentazione dei risultati è anche l'occasione per l'ad Tavares per parlare del prossimo futuro del Gruppo. Per quanto riguarda i marchi italiani, Alfa Romeo avrà la sua prima auto 100% elettrica nel 2024, mentre dal 2027 e limitatamente ad alcuni mercati, porterà sul mercato solamente auto a batteria. La stessa sorte toccherà a Lancia ma con un anno di anticipo, dunque 100% elettrica dal 2026 in poi; a questo proposito, anche DS diventerà 100% elettrico, ma già dal 2024 L'altra grande novità riguarda Fiat, che nel 2023 tornerà nel segmento B abbandonato nel 2018 con l'uscita di scena della Punto, ma è ancora presto per sapere se con un modello ibrido o 100% elettrico. Informazioni più dettagliate arriveranno con il piano industriale che potrebbe essere pronto per la fine del 2021 o al massimo per l'inizio del 2022. Nel frattempo, considerando gli altri brand, Tavares ha parlato del lancio di "undici modelli 100% elettrici e dieci plug-in hybrid nei prossimi due anni". Tra questi ci saranno sicuramente la Alfa Romeo Tonale e poi una serie di vetture Citroen, Dodge, DS, Jeep, Maserati, Opel e Peugeot, suddivise tra ibride plug-in ed elettriche. Le BEV - Battery Electric Vehicle - saranno Citroen, Opel, Peugeot e Maserati. L'ultima è già nota e si tratta della nuova generazione della coupé GranTurismo. A proposito del marchio modenese, Tavares ha confermato il ritorno in attivo con un risultato operativo di 29 milioni di euro e una quota in crescita in tutti i mercati "Maserati ha un forte potenziale di crescita. Abbiamo tante idee per rendere il brand più redditizio e più attraente" ha commentato l'ad di Stellantis. Continua su La Stampa
domenica 8 agosto 2021
Aston Martin, la nuova Safety Car della Formula 1 è una meraviglia
La Aston Martin Vantage è la nuova Safety Car della Formula 1, accompagnata dal SUV DBX che invece sarà la nuova medical car del Circus. La Aston Martin Vantage sarà pilotata da Bernd Mayländer, che ha oltre venti anni di esperienza come pilota di Safety Car. Il suo compito sarà quello di rimanere in stand-by nella pit lane per tutta la gara, ma essendo sempre pronto a dare il proprio supporto in caso di maltempo o incidente, su richiesta della Race Control. La Vantage Safety Car è stata profondamente modificata rispetto al modello di serie. Intanto le prestazioni del 4 litri V8 bi-turbo sono aumentate, con la potenza massima salita a 535 CV a fronte di 685 Nm di coppia. In questo modo l'accelerazione da 0 a 100 km/h richiede solo 3,5 secondi. Il pacchetto aerodinamico composto dalla nuova griglia anteriore e dalla pronunciata ala posteriore, crea una deportanza di 155,6 kg a 200 km/h. Inoltre, sono state apportate modifiche alle sospensioni, allo sterzo e agli ammortizzatori, con ulteriori aggiornamenti ai rinforzi del sottoscocca per aumentare la rigidità strutturale anteriore. Tutto questo senza contare il cofano derivato da quello della Vantage GT4, che permette un raffreddamento extra del motore, ma anche l'impianto frenante con dischi carboceramici e i pneumatici Pirelli ad alte prestazioni. La carrozzeria è stata dipinta nel classico Racing Green, sviluppato appositamente per celebrare il ritorno dell'Aston Martin in Formula 1 dopo più di 60 anni. Continua su GQ
sabato 7 agosto 2021
Aprilia Tuareg 660, stile anni Ottanta per la nuova media enduro italiana
A quasi due anni dall'anteprima dell'Eicma 2019, Aprilia ha diffuso le prime informazioni e immagini della nuova Tuareg 660, insieme a un video sulle proprie pagine social. Come da previsioni, si tratta di una enduro di media cilindrata, che sfrutta lo stesso bicilindrico parallelo della RS 660 e della Tuono. Rispetto ai 100 CV della prima e ai 95 CV della seconda, in questa configurazione i tecnici di Noale hanno ritenuto sufficienti 80 CV di potenza, mentre la coppia massima è di 70 Nm. Numeri che uniti a quelli del peso a secco dichiarato (187 kg) e della capacità del serbatoio (18 litri) dovrebbero configurare una moto adatta all'uso specialistico, ma anche a destreggiarsi senza problemi in contesti stradali, sempre tenendo presente la ruota anteriore da 21 pollici e la posteriore da 18 pollici. Continua su La Stampa
venerdì 6 agosto 2021
Riparte la stagione dei motori: ma quali freni si usano in Formula 1 e in MotoGP?
Formula 1 e MotoGP ripartono con le stagioni 2021, rispettivamente con i Gran Premi del Bahrain e del Qatar. C'è grande attesa per il ritorno in pista sia delle quattro che delle due ruote, vista la lunga attesa del periodo invernale in cui i motori sono stati spenti. Gli appassionati si aspettano grandi cose sia dalla Formula 1 che dalla MotoGP, anche se i due campionati hanno situazioni assai diverse. Nel caso della F1, il congelamento imposto su alcune componenti delle vetture per diminuire i costi, non porterà a grandi cambiamenti dei rapporti di forza tra le scuderie, mentre nel 2022 il regolamento subirà uno stravolgimento epocale. Il copione quindi, sarà quasi certamente lo scorso degli ultimi anni, con le Mercedes a fare un altro sport e tutti gli altri a inseguire. La Ferrari punta al podio, per migliorare il disastroso risultato dello scorso anno. Nel caso della MotoGP, invece, l'argomento che tiene banco è il ritorno di Marc Marquez e il suo stato di forma psico-fisico. È di pochi giorni fa la decisione di non prendere parte al primo GP. Per quanto riguarda le motociclette, invece, finora nei test hanno brillato in particolar modo le Yamaha e le Ducati, mentre Aprilia sembra aver fatto un salto di qualità. Staremo a vedere. In tutto ciò un'eccellenza italiana come Brembo continuerà ad avere un ruolo di primo piano in Formula 1 e MotoGP. Continua su GQ
giovedì 5 agosto 2021
Porsche Cayenne Turbo GT, la prova: la pista è casa sua
A volte l'orgoglio conta più della razionalità, che nell'automotive deriva sempre dai numeri: quelli dei bilanci, delle omologazioni e delle ricerche di mercato. Come nel caso della Cayenne Turbo GT, sviluppata con il preciso scopo di conquistare il record sul giro al Nürburgring, il tracciato di fama mondiale dove tutti i costruttori mettono alla prova le loro auto, sportive e non. Record che nella categoria SUV apparteneva da oltre tre anni e mezzo alla Alfa Romeo Stelvio Quadrifoglio, la quale a sua volta lo aveva strappato proprio alla generazione precedente della Cayenne. Così, con un crono di 7:38,9 il primato è ritornato a Zuffenhausen, dove hanno lavorato alacremente per definire questa versione speciale della Cayenne. La base di partenza è quella della Turbo, ma i cambiamenti sono tanti e determinanti. Quello più evidente riguarda il motore, un 4.0 V8 "vecchia scuola" senza l'ombra di elettrificazione, che è stato modificato per salire da 550 a 640 CV, con la coppia massima che tocca gli 850 Nm. Continua su La Stampa
mercoledì 4 agosto 2021
Hispano Suiza Carmen Boulogne, la hypercar elettrica da 1.114 CV che profuma di nostalgia
La Hispano Suiza è stato uno dei marchi di lusso più importanti della prima metà del Novecento. Le auto Hispano Suiza appartenevano ad aristocratici, intellettuali e agli artisti più rinomati al mondo: Alfonso XIII di Spagna, Gustavo V di Svezia, Carlo II di Romania, Luigi II di Monaco, Pablo Picasso, André Citroën, Coco Chanel, René Lacoste, Albert Einstein e più recentemente Paul McCartney, sono solo alcuni dei clienti illustri che hanno illuminato la storia del marchio fondato a Barcellona da da Damián Mateu, con il supporto dell'ingegnere Marc Birkigt . Tra il 1904 e il 1946 ha prodotto più di 12.000 auto, caratterizzate dal logo della cicogna che rendeva omaggio all'emblema dello squadrone francese dipinto sul fianco di un caccia a propulsione Hispano Suiza che aveva cmbattuto durante la Prima Guerra Mondiale. Nel marzo 2019 il marchio è rinato grazie a Miguel Suqué Mateu, pronipote del fondatore, con una hypercar 100% elettrica chiamata Carmen, che ha l'ambizione di definire il segmento "hyperlux". Un modello esclusivo progettato, sviluppato e costruito interamente in Spagna. Il design degli esterni si ispira al classico Dubonnet Xenia e condivide i valori che hanno trasformato Hispano Suiza in uno dei massimi esponenti dell'industria automobilistica di lusso, con un design senza tempo, una lavorazione meticolosa e una scrupolosa attenzione ai dettagli. Continua su GQ
martedì 3 agosto 2021
Militem Ferox, la prova: dura e pura, ma con stile da vendere
Se la Jeep Wrangler vi sembra un'auto piuttosto estrema, dovrete modificare la vostra scala di valori automobilistici nell'osservare la Militem Ferox. Definirla non è semplice, perché non si tratta di una semplice elaborazione ma di una profonda rivisitazione della fuoristrada americana. Le proporzioni non cambiano e le forme solo nel dettaglio. Alla prima occhiata si capisce subito che cosa si sta guardando, ma alla seconda si iniziano a notare i particolari distintivi e inizia la ricerca mentale. Militem è un brand molto giovane - non ha ancora compiuto cinque anni - e dedicato alle lavorazioni artigianali, alla produzione in piccola serie. La Ferox è il progetto più recente - dopo la Wrangler della precedente generazione, la Renegade e i pick-up - ma è anche quello più evoluto, poiché unisce la classica meccanica americana con la maestria artigianale italiana di alto livello. Ma come nasce la Ferox? La base di partenza è una Jeep Wrangler JL Unlimited, che arriva via nave dagli Stati Uniti, già allestita con le specifiche richieste da Militem. Continua su La Stampa
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