domenica 1 agosto 2021

Salone di Monaco 2021, tutte le novità in arrivo


Il Salone di Monaco torna dopo due anni esatti da quello di Francoforte, uno degli ultimi eventi internazionali dell'auto prima dello scoppio della pandemia. Nel mezzo sono saltati due Saloni di Ginevra e una lunga serie di alte manifestazioni. Dal prossimo 7 settembre e fino al 12, l'IAA riparte con una nuova sede e un altrettanto nuova nomenclatura che inserisce la parola "Mobility" nel titolo. Una definizione che lascia presagire un format diverso, ma in un certo senso anche anomalo, vista la mancanza di moltissimi brand automotive e l'ingresso di altri attori della mobilità, tra cui una cinquantina di aziende di biciclette. Mancherà Stellantis, inclusa Opel che giocherebbe in casa, mancheranno tutti i costruttori giapponesi, quelli britannici e anche quelli di auto sportive, Porsche Esclusa. In compenso ci saranno molti eventi e attività fuori dalla fiera stessa, secondo il modello dell'evento diffuso che diventa sempre più popolare. Continua su La Stampa

sabato 31 luglio 2021

Harley-Davidson Sportster S, a Milwaukee è scoppiata la rivoluzione


La nuova Harley-Davidson Sportster S taglia completamente i ponti con il passato di un modello che è rimasto concettualmente uguale a sé stesso per oltre sessanta anni. La "Sporty" infatti è una specie di istituzione nella gamma di Milwaukee, essendo in produzione dal 1957. Questa Sportster S, dunque, non ha nulla a che vedere con la precedente, a partire dal motore, cuore di ogni motocicletta da qualsiasi lato dell'oceano. È sempre un bicilindrico a V longitudinale, ma è raffreddato a liquido e ha la distribuzione a 4 valvole per cilindro con il doppio albero a camme in testa. Si chiama V-Twin Revolution Max 1250T e deriva dall'unità che ha debuttato sulla Pan-America, rispetto alla quale ha perso qualche cavallo: sono 121 anziché 150, ma i 125 Nm di coppia (invece che 128), vengono erogati più in basso e in modo più fluido, da un propulsore che gira comunque fino a 9.500 giri. Continua su La Stampa

venerdì 30 luglio 2021

Askoll, dagli scooter elettrici ai monopattini: tutte le novità 2021


Askoll è un'eccellenza italiana specializzata in monopattini e scooter elettrici, mezzi che appartengono all'universo della micromobilità, la cui importanza è cresciuta vertiginosamente negli ultimi anni. Abbiamo visitato la sede di Askoll, che si trova a Dueville nel vicentino, provando i mezzi più recenti della sua gamma elettrica e assaggiando anche in anteprima il motore centrale per le e-bike. La micromobilità è sempre più centrale in Europa, dove nel 2020 sono stati venduti circa 100.000 scooter elettrici targati, soprattutto in Olanda e Belgio, Francia, Spagna, Italia e Germania. Anche le biciclette a pedalata assistita sono in costante crescita. Nell'ultimo lustro le e-bike hanno quintuplicato i numeri, passando da poco più di 50.000 pezzi annui ai 280.000 del 2020. Quanto ai monopattini, gli ultimi dati disponibili parlano di 125.000 unità vendute nei primi 7 mesi del 2020, con una crescita del 140% rispetto allo stesso periodo del 2019. Un vero e proprio boom, che però potrebbe essere rallentato dalle nuove regole di circolazione, che prevederanno l'obbligo di assicurazione e di utilizzo del casco. Uno scenario fluido, all'interno del quale Askoll è un attore di spicco. Continua su GQ

giovedì 29 luglio 2021

Royal Enfield Meteor 350, la prova - la easy cruiser per tutti


Facile, stilosa ed economica. Sono tre aggettivi perfetti per descrivere la nuova Royal Enfield Meteor 350, una moto che in questo mondo a due ruote sempre più esasperato nello stile e nelle prestazioni - oltre che nei prezzi - fa una specie di marcia indietro virtuale e cerca di riportare la motocicletta alla sua essenza. Con un listino che parte da poco oltre i 4.000 euro e il suo monocilindrico 350 cc da 20,2 CV, la Meteor è paragonabile a uno scooter 150 cc, rispetto a cui è sicuramente meno pratica nel commuting ma anche molto più piacevole da guidare e soprattutto distintiva in fatto di stile. Le dimensioni, infatti, sono paragonabili a quelle di moto dalla cilindrata doppia ma il peso è contenuto in 191 kg in ordine di marcia. L'abitabilità è perfetta per un'ampia gamma di corporature: la sella a 765 mm da terra aiuta i centauri più bassi ma senza costringere gli alti a scomode angolazioni delle ginocchia. Il serbatoio stretto completa il quadro di un'ottima ergonomia. Continua su La Stampa

mercoledì 28 luglio 2021

Jannik Sinner e la sua auto del cuore, quell'Alfa Romeo di cui si prende personalmente cura


L'auto di Jannik Sinner è marchiata Alfa Romeo. Il talento del tennis italiano è diventato da qualche tempo un ambasciatore del marchio del Biscione e ha a disposizione una Stelvio, ovvero uno dei SUV più prestazionali e belli da guidare che ci siano sul mercato. L'auto di Jannik Sinner, in particolare, è una Stelvio Q4 in allestimento Veloce, che lo sportivo ama curare personalmente, come ha dimostrato in un recente post su instagram. Sinner si è fatto fotografare sulla rampa del garage di casa intento nel lavaggio dell'auto, in particolare nella pulizia del cerchio posteriore sinistro. Quanto al suo rapporto con i motori, in alcune interviste Sinner ha dichiarato di essere un appassionato, ma di non avere più molto tempo per guidare. Il talento nativo di San Candido ha preso la patente da poco più di un anno e ha anche raccontato di non aver superato l'esame di teoria al primo colpo, ammettendo di non aver studiato un granché. L'esame pratico, invece, è andato subito nel migliore nei modi. Sinner ha anche raccontato di essere un appassionato di go-kart ma di non avere avuto ancora occasione di girare in pista con una vera auto sportiva. Tuttavia potrebbe succedere presto visto che Jannik è molto amico di Daniel Ricciardo e Antonio Giovinazzi, che amano molto il tennis. Giovinazzi, peraltro, è il pilota della Scuderia Alfa Romeo in Formula 1. Continua su GQ

martedì 27 luglio 2021

Ford lancia il primo servizio di taxi a guida autonoma negli Stati Uniti


Ford compie un altro passo avanti nella sfida tecnologia della guida autonoma e si appresta a lanciare un servizio pubblico di “ride hailing” con una flotta di auto in grado di guidare da sole. La Casa americana non è sola in questo progetto ma ha due partner di spessore come Argo Ai e Lyft. La prima è un'azienda hi-tech fondata nel 2016 a Pittsburgh (Pennsylvania) specializzata nella guida autonoma e di cui Ford detiene il 40%, mentre un altro 40% è in mano al Gruppo Volkswagen e il restante 20% ai fondatori. La seconda, invece, è un fornitore di mobilità specializzato nel cosiddetto “ride hailing” ovvero un servizio di taxi diffuso dove tutti gli autisti sono collegati tramite una app ma non attendono necessariamente il passeggero fermi in sosta. Lyft, inoltre, permette di condividere le corse con altri passeggeri, per risparmiare, oppure di accedere a una flotta di scooter e bici elettriche. Continua su La Stampa

lunedì 26 luglio 2021

BMW i4, la berlina che coniuga guida sportiva e prestazioni 100% elettriche


La BMW i4 è la prima auto elettrica del brand bavarese incentrata sulla dinamica di guida. La sua missione è combinare il carattere sportivo BMW con un'autonomia adatta anche ai lunghi viaggi, senza dimenticare il design elegante, la spaziosità e la praticità di una quattro porte gran coupé. Arriverà sul mercato a novembre 2021 (prezzi ancora da definire) in due versioni : la BMW i4 eDrive40 a trazione posteriore da 340 CV e 590 km di autonomia e la BMW i4 M50 a trazione integrale da 540 CV e capace di percorrere 510 km. La BMW i4 si basa su un'architettura del veicolo flessibile, concepita fin dall'inizio per un sistema di propulsione puramente elettrico. Ha il passo lungo e le carreggiate larghe, a tutto vantaggio di efficienza e stabilità. La struttura della carrozzeria ha un peso ridotto ma è estremamente rigida; i montanti torsionali, il pannello in alluminio e il sottotelaio dell'asse anteriore sono progettati per avere collegamento fisso con l'involucro della batteria ad alto voltaggio. Inoltre il Cx, coefficiente di penetrazione aerodinamica, è solo di di 0,24, un dato che permette di migliorare silenziosità e consumi. Le sospensioni anteriori sono a doppio braccio, mentre quelle posteriori usano un multi-link a cinque bracci, un'accoppiata che è garanzia di guida sportiva; gli ammortizzatori, invece, sono a doppia molla davanti e ad aria al posteriore. Ma sulla i4 M50 l'assetto diventa a controllo elettronico e aggiunge lo sterzo sportivo variabile e il sistema frenante M Sport. Continua su GQ