venerdì 4 giugno 2021

Promozioni auto giugno 2021, le offerte più interessanti


Le promozioni auto di giugno 2021 risentono della fine degli incentivi statali che riguardavano le auto con emissioni di CO2 comprese tra 61 e 135 g/km. Quindi alcuni fortissimi sconti che c'erano fino a qualche settimana fa non sono stati confermati. In ogni caso, con l'ingresso nel mese di giugno, il mercato dell'auto italiano tira le conclusioni del primo semestre e per le concessionarie è importante fare i migliori numeri possibile per transitare nel secondo semestre con maggiore tranquillità. Gli sconti, quindi, non mancano anche perché ci avviciniamo ai mesi tradizionalmente dedicati alle vacanze in cui l'attività di prima immatricolazione giocoforza diminuisce. Inoltre, bisogna considerare, che nei primi quattro mesi del 2021, il mercato dell'auto italiano ha totalizzato dei buoni numeri, addirittura risultando secondo in Europa, dietro solo all'imbattibile mercato tedesco, che è innarrivabile sia per dimensioni numeriche che per prezzo medio delle auto nuove acquistate. Molte filiali, dunque, vorranno sfruttare questo effetto scia indicando alle concessionarie di continuare a spingere sugli sconti. Ecco dunque le promozioni auto di giugno 2021 più interessanti. Ci sono molte offerte vantaggiose su auto di tipologia e categoria differente. Vediamo quali. Continua su GQ

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giovedì 3 giugno 2021

Piaggio One, ecco il nuovo scooter elettrico dedicato ai giovani


Si chiama One il nuovo scooter con cui Piaggio vuol provare a riavvicinare i giovani alle due ruote, seguendo allo stesso tempo i trend più moderni della mobilità. Il Piaggio One, infatti, è uno scooter elettrico, un progetto globale destinato a espandersi oltre i confini europei. La Casa di Pontedera ha deciso di svelarlo in anteprima su Tik Tok, il social network più popolare tra i giovanissimi, per poi presentarlo ufficialmente il 28 maggio al prossimo Salone di Pechino. Le informazioni sul nuovo e-scooter, dunque, per ora sono solo parziali ma Piaggio assicura che sarà leggero, facile da guidare ed elegantemente essenziale, unendo a queste caratteristiche la qualità costruttiva e l'affidabilità. Il tutto sarà condito da una ciclistica solida, pensata per il piacere e la sicurezza di guida. In altre parole, il Piaggio One vuole essere facile e divertente, per riportare ragazze e ragazzi più giovani a innamorarsi delle due ruote come mezzo più giusto per gli spostamenti urbani. In questo contesto, la formula del motore elettrico appare quella migliore, ma il Piaggio One si presenta subito anche con un ricco equipaggiamento tecnologico che comprende una strumentazione digitale a colori con sensore che adatta sfondi e luminosità all’ambiente, la fanaleria full Led, il sistema di avviamento keyless e due mappe motore. Continua su La Stampa

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mercoledì 2 giugno 2021

Maserati MC20, la nostra prova della supercar del Tridente (su strada e in pista)


Provare la Maserati MC20 è un'esperienza che non si scorda tanto facilmente. Da un lato perché le berlinette a motore centrale sono merce assai rara, dall'altro perché nella storia della Casa del Tridente le auto di questa tipologia si contano sulle dita di una mano. Quindi ti avvicini alla MC20 con grande concentrazione, cercando di tenere a freno l'entusiasmo e di allertare i cinque sensi, per connetterti al 100% con lo spirito dell'auto. Apri la porta con meccanismo “a farfalla”, ti cali nell'abitacolo a un palmo da terra e ti lasci avvolgere dal sedile rivestito in Alcantara e raffinata pelle. Poi premi il pulsante sul volante e il V6 “Nettuno” si risveglia con un rombo profondo. La MC20 ti fa capire subito di essere una supercar, ma ti accoglie anche in un abitacolo comodo, spazioso e rifinito alla perfezione. Su una Maserati non potrebbe essere altrimenti. Dopo i primi chilometri sei quasi sotto choc, perché da un'auto del genere ti aspetti che sia scomoda ed estrema, mentre in realtà è tutto il contrario. Lo spirito del gran turismo è perfettamente intatto e le sospensioni regolate nella modalità soft assorbono le asperità come sulle sorelle maggiori Ghibli e Quattroporte. Così la Maserati MC20 sfila sorniona nei paesini emiliani attirando tutti gli sguardi, mentre il cambio doppia frizione a 8 rapporti innesta le marce con fluidità esemplare. È quasi incredibile, se si pensa che è lo stesso organo meccanico capace di sparare le marce come fucilate nella guida in pista, altro ambito in cui la berlinetta del Tridente eccelle. Continua su GQ

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martedì 1 giugno 2021

Triumph Speed Triple 1200 RS, la prova tra i cordoli di Imola


La nuova Triumph Speed Triple 1200 RS è una moto che si posiziona nel mercato delle naked in maniera unica. Con i 180 CV del suo 3 cilindri in linea da 1.160 cc si trova perfettamente a metà strada tra le super-naked da circa 150-160 CV - BMW S 1000 R, Ducati Monster 1200, Honda CB 1000 R, Kawasaki Z 1000, Suzuki GSX S 1000 e Yamaha MT-10 - e le hypernaked da oltre 200 CV, cioè la Aprilia Tuono V4 1100, la Ducati Streetfighter V4, la Kawasaki Z H2, la KTM 1290 Superduke R e la MV Agusta Brutale 1000 RR. La Speed Triple di quarta generazione prova a prendere il meglio dei due mondi, confezionando una valanga di potenza in maniera sfruttabile, sia in strada che in pista, in particolar modo con questa versione RS che ha una componentistica allo stato dell'arte, di quelle che tra i cordoli possono fare la differenza. Per capirlo siamo venuti a Imola, in uno dei circuiti più affascinanti e difficili non solo d'Italia, ma probabilmente di tutto il mondo. Un tracciato che con i suoi saliscendi, le contro-pendenze e la mancanza di punti di riferimento, mette alla prova tanto la ciclistica della moto, quanto la tecnica del pilota. Qui la nuova Speed Triple può far frullare il motore fino agli 11.150 giri del limitatore, raggiungendo e superando i 250 km/h in almeno tre punti: prima della staccata del Tamburello, alla fine della salita che porta al Tamburello e infine nella discesa che precede l'ingresso della Rivazza. Sono risultati notevoli per una moto priva di carenatura, che fa sentire questa caratteristica solo con qualche ondeggiamento del manubrio nei tratti più critici, dove l'anteriore tende a galleggiare. Ma è un fenomeno che non crea problemi e che si dovrebbe risolvere facilmente con le regolazioni consentite dalle sospensioni Öhlins top di gamma, ovvero la forcella rovesciata NIX 30 e il monoammortizzatore TTX36 per il forcellone monobraccio. Continua su La Stampa

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lunedì 31 maggio 2021

Cupra Born, com'è la nuova auto elettrica spagnola dal carattere sportivo


La Cupra Born è il primo modello 100% elettrico del brand che è nato a Barcellona solo tre anni fa ma che ha già saputo ritagliarsi uno spazio ben definito nel mercato europeo. La Cupra Born nasce sulla piattaforma MEB del Gruppo Volkswagen, la stessa dei modelli come la ID.3 e la ID.4, la Audi Q4 e-tron e la Skoda Enyaq iV. Una base ultra moderna che permette di posizionare le batterie nel punto migliore della vettura - al centro tra l'asse anteriore e quello posteriore e più in basso possibile - definendo un ampio spazio a bordo e un'ottima dinamica di guida grazie al baricentro basso. Rispetto alle "cugine" del Gruppo tedesco, la Born è la proposta più sportiva, grazie a dettagli come l'assetto sportivo con regolazione adattiva delle sospensioni, lo sterzo progressivo, l'impianto frenante ad alta capacità e i pneumatici maggiorati montati su cerchi in lega da 20 pollici. Quanto alle prestazioni, invece, la Cupra Born sarà disponibile con due livelli di potenza, 150 e 204 CV, con l'ulteriore opzione del pacchetto performance e-Boost1 che la farà salire fino a 231 CV. In quest'ultimo caso l'accelerazione da 0 a 100 km/h sarà chiusa in 6,6 secondi. Parlando invece di autonomia, sull'elettrica spagnola si potrà avere sia la batteria da 58 kWh che quella da 77 kWh, con percorrenze massime comprese tra circa 340 e circa 540 km, visto che i dati sono ancora in fase di omologazione. Continua su GQ

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domenica 30 maggio 2021

“La forma del Futuro” la mostra dedicata a Pininfarina è al Museo dell’Auto di Torino


Si chiama "La Forma del Futuro" la mostra inaugurata lo scorso 20 maggio al Museo Nazionale dell’Automobile di Torino, dedicata a Pininfarina. Consta di sedici auto d'eccezione, che dimostrano la capacità della firma piemontese di immaginare il futuro e dargli forma anticipando i tempi e dettando le tendenze. Una selezione di prototipi di ricerca, dream car e vetture esclusive che testimoniano il genio espresso dall'atelier di design italiano più famosa al mondo nel corso di tre generazioni e oltre novanta anni di storia. Un approccio progettuale che, combinando stile e funzione, ha segnato l’evoluzione dell’automobile. Con le concept car Pininfarina ha mostrato al mondo soluzioni formali e tecniche affascinanti, fantasie a quattro ruote, nate per ammaliare ai saloni automobilistici internazionali, ma portatrici di soluzioni pensate per la mobilità del futuro. Si chiama "La Forma del Futuro" la mostra inaugurata lo scorso 20 maggio al Museo Nazionale dell’Automobile di Torino, dedicata a Pininfarina. Consta di sedici auto d'eccezione, che dimostrano la capacità della firma piemontese di immaginare il futuro e dargli forma anticipando i tempi e dettando le tendenze. Una selezione di prototipi di ricerca, dream car e vetture esclusive che testimoniano il genio espresso dall'atelier di design italiano più famosa al mondo nel corso di tre generazioni e oltre novanta anni di storia. Un approccio progettuale che, combinando stile e funzione, ha segnato l’evoluzione dell’automobile. Con le concept car Pininfarina ha mostrato al mondo soluzioni formali e tecniche affascinanti, fantasie a quattro ruote, nate per ammaliare ai saloni automobilistici internazionali, ma portatrici di soluzioni pensate per la mobilità del futuro. Continua su La Stampa

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sabato 29 maggio 2021

José Mourinho, le sue auto più belle raccontano la sua storia di uomo e allenatore


Le auto di José Mourinho raccontano una storia molto particolare e originale. Il neo-allenatore della Roma è uno dei coach più di successo della storia del calcio, anche se nelle ultime stagioni tra Manchester United e Tottenham non sono state così brillanti. Detto questo, Mourinho ha posseduto diverse auto nel corso degli anni, dalle più popolari a quelle di gran lusso. Tra le auto di José Mourinho non possiamo dimenticare la prima, che è stata una Renault 5, che il padre gli ha regalato quando aveva diciotto anni, da neopatentato. Dopo la piccola utilitaria francese, da studente universitario, il futuro Special One è passato a una Honda Civic, che è stata la prima auto ad aver comprato da solo. Quando invece era assistente allenatore di Sir Bobby Robson, al Barcellona, nel 1996 Mourinho aveva una Suzuki Vitara, con la quale ebbe un incidente: «Sono andato con Bobby Robson a firmare un contratto a Barcellona nel 1996, ma ho guidato per non essere visto negli aeroporti. Era tardi e quando stavo tornando in Portogallo mi sono addormentato. Sono stato davvero fortunato: mi sono rotto alcune costole e avevo dei punti in testa, quindi niente di veramente grande», ha raccontato una volta ai media lo Special One, che più di recente è stato testimonial Jaguar. Continua su GQ

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