martedì 18 maggio 2021

Ferrari 365 GTC4, supercar di altri tempi: il “Gobbone” compie 50 anni


La Ferrari 365 GTC4 è una delle coupé del Cavallino Rampante meno famose e conosciute dagli appassionati per via della sua storia peculiare, che inizia esattamente 50 anni fa. Era il 1971 e al Salone di Ginevra veniva presentata una nuova sportiva di Maranello, evidentemente derivata dalla fortunatissima 365 GTB/4 Daytona ma dotata di quattro posti - quelli posteriori sono in realtà due strapuntini di fortuna adatti si e no a due bambini - e di un layout tecnico leggermente meno estremo rispetto alla sorella più cattiva. In ogni caso, quando la 365 GTC4 fu annunciata, nel 1969, Fiat aveva appena preso il controllo della Casa di Maranello e quindi questa era a tutti gli effetti la prima vettura della nuova era. Nella gamma Ferrari dell'epoca prendeva il posto di due auto contemporaneamente, la 365 GTC e la 365 GT 2+2. Se vi state chiedendo il motivo di questo numero ricorrente, è presto spiegato. Si tratta della cilindrata unitaria, cioè di uno solo dei dodici cilindri; un tipo di nomenclatura che la Casa emiliana ha usato sin dall'inizio della sua storia e che poi è diventata famosa con la serie 250. Sotto il lungo cofano anteriore dal profilo a gobba, c'è il classico V12 con le bancate a 60°, distribuzione a due valvole per cilindro e 4,4 litri di cilindrata. Un propulsore capace di erogare 340 CV a 6.200 giri e di girare ben oltre i 7.000 giri, spingendo la Ferrari 365 GTC4 fino a 260 km/h, una velocità che all'epoca solo una manciata di auto si potevano permettere. Continua su GQ

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lunedì 17 maggio 2021

Alfa Romeo Giulia GTA e GTAm, la prova - Le ultime di una specie in via di estinzione


Se nell'ultimo lustro l'Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio ha popolato i sogni di molti appassionati, il suo posto è destinato a essere preso dalle nuove Giulia GTA e GTAm, che sono state sviluppate partendo proprio dalla Quadrifoglio ma sono ancora più estreme. La Casa del Biscione ha portato a nuova vita una gloriosa sigla del passato, dove “A” sta per “Alleggerita”, che era stata utilizzata l'ultima volta
all'inizio degli anni Duemila con le 156 e 147 GTA spinte dal mitico V6 “Busso” in configurazione 3,2 litri e 250 CV. Ma se quelle erano versioni sportive di auto normali, con le nuove Giulia GTA e GTAm ci troviamo al cospetto di vere e proprie supercar, come suggerisce anche il prezzo più vicino ai 200.000 euro che ai 150.000. Inoltre, per aggiungere un tocco di esclusività e rendere le due vetture ancora più speciali, Alfa Romeo ha deciso di produrle in serie limitata: inizialmente 500 vetture per l'Europa, ma nel prossimo futuro ne saranno quasi certamente assemblate altre per alcuni mercati extra-europei. Se state pensando di comprarne una, sappiate che è troppo tardi, perché tutta la produzione europea è stata già assegnata. Probabilmente, visto il destino che sembra attendere il motore termico specialmente nel Vecchio Continente, molti collezionisti hanno pensato che questa sarà l'ultima Alfa Romeo di questo tipo e hanno voluto assicurarsela. Dopo averla guidata in entrambe le varianti, sia in strada che in pista, non possiamo che dargli ragione. Queste GTA sono auto speciali e lo si capisce fin dal primo sguardo che cade sulle carreggiate allargate, di 2,5 cm all'anteriore e di 5 cm al posteriore. Continua su La Stampa

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domenica 16 maggio 2021

Cristiano Ronaldo si è comprato una nuova Ferrari (quasi identica a quella di Ibrahimovic)


La nuova Ferrari di Cristiano Ronaldo è una Monza SP1, un modello quasi identico a quello che qualche tempo fa si è regalato un altro campione della Serie A, ovvero Zlatan Ibrahimovic. Lunedì scorso CR7 ha visitato lo stabilimento di Maranello e ha aggiunto alla propria collezione di supercar la barchetta del Cavallino Rampante, che costa non meno di 1.600.000 euro ed è stata venduta solo a clienti super selezionati per una tiratura limitata di 499 pezzi. Una prassi ormai storica per la Ferrari, ripetuta anche con la 812 Competizione che è stata appena presentata. Tornando al giro che Cristiano Ronaldo ha fatto a Maranello, è stato accompagnato dal presidente della Ferrari John Elkann e da quello della sua squadra di club, Andrea Agnelli. Inoltre, CR7 ha visitato le linee produttive delle sportive emiliane accompagnato dal direttore della produzione Vincenzo Regazzoni, dopodiché ha posato con i piloti Carlos Sainz e Charles Leclerc accanto alla monoposto di Formula 1 e si è concesso per alcune foto con i lavoratori della Ferrari, il tutto documentato sui canali social di Maranello. La nuova Ferrari di Cristiano Ronaldo, dunque, arriverà nei prossimi mesi. Continua su GQ

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sabato 15 maggio 2021

La Mercedes 300 CE-24 Cabriolet festeggia 30 anni di comfort a cielo aperto


La Mercedes 300 CE-24 Cabriolet della serie 124 - precisamente la A124, mentre la berlina da cui deriva si chiama W124 - compie 30 anni, visto che fu presentata al Salone di Francoforte nel 1991, ben sette anni dopo la versione a tre volumi. Il suo arrivo sul mercato colmò un vuoto creatosi nel 1971, quando uscirono di produzione le W111/W112 che univano i quattro posti alla guida a cielo aperto. Nel 1993 il nome della 300 CE-24 Cabriolet cambiò in Classe E Cabriolet, seguendo la nuova nomenclatura della Casa di Stoccarda, inaugurata pochi mesi prima con la Classe C. Il progetto fu sviluppato insieme a Porsche, con cui Mercedes aveva già collaborato per la 500 E che erogava ben 326 CV ed era l'antenata delle AMG odierne. Tornando alla cabriolet, tecnicamente derivava dalla versione coupé, dalla quale differiva per circa mille componenti, modificati per soddisfare i severi requisiti in termini di sicurezza passiva e comfort nonostante l'assenza del tetto. La differenza di peso tra le due era di circa 230 kg, a svantaggio della versione aperta, che infatti a parità di motore perdeva un secondo nello scatto da 0 a 100 km/h. Furono rinforzati i montanti A e B, insieme ai longheroni laterali del telaio e furono aggiunti svariati altri rinforzi nei punti chiave. Per ridurre le vibrazioni furono installati quattro elementi a molla in altrettanti punti chiave della carrozzeria: sulla cupola del montante della sospensione anteriore sinistra, nel telaio del tetto e nei pozzetti del bagagliaio posteriore. Dietro i sedili posteriori fu installato un roll bar innovativo (anche brevettato) a funzionamento lineare; in caso di ribaltamento due piastre metalliche integrate agli appoggiatesta posteriori si sollevano automaticamente in 0,3 secondi. Continua su La Stampa

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venerdì 14 maggio 2021

Il lusso sostenibile di una casa mobile per godersi la natura, ecco Defender Eco Home


Defender Eco Home è un innovativo progetto di travelling, una vera casa mobile caratterizzata dall’unicità di un’esperienza che trae ispirazione dall'attitudine di Land Rover per la scoperta, l'avventura e il desiderio di superare i propri limiti, come del resto spiega il motto Above & Beyond. Defender Eco Home è stato realizzato da Land Rover Italia insieme ad Airbnb ed è una meta fondamentale in un percorso iniziato la scorsa estate, con un’indagine rivolta ai soci dei club Jaguar e Land Rover per capire come l’emergenza sanitaria avesse influenzato le loro aspettative e cambiato l’ordine delle priorità. L’elemento di maggior spicco del sondaggio, indicava un forte desiderio di tornare a viaggiare con la propria auto, per tornare nei luoghi cari o per andare alla scoperta di nuove località e di bellezze incontaminate del territorio italiano. Questa idea, dunque, è nata dall'incontro tra la nuova Defender e un modo diverso di intendere il viaggio in cui si privilegiano gli spostamenti in macchina, verso destinazioni inconsuete; una travel experience in cui l’evasione e l’immersione nella natura sono rigeneranti, espressioni del vero nuovo lusso che ci fa riappropriare di valori e spazi di vita. L’obiettivo del progetto Defender Eco Home è quello di far vivere un’opportunità di travelling esclusivo, un’esperienza immersiva ed unica in luoghi incontaminati e suggestivi del nostro paese, da vivere nel pieno rispetto dell’ambiente che avvolgerà l’elegantissima ed originale Eco Home. È una casa mobile trainata dalla nuova Defender, glamour per i suoi interni di design dalle linee essenziali e green grazie all’utilizzo di materiali eco sostenibili ed innovativi. Continua su GQ

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giovedì 13 maggio 2021

Blizz Primatist, la monoposto elettrica “made in Italy” ha stabilito 7 nuovi record del mondo


La Blizz Primatist ha stabilito sette record mondiali relativi alle auto elettriche e lo ha fatto durante lo scorso weekend sul circuito di alta velocità del Nardò Technical Center. È una monoposto che pesa circa 500 kg - valore che cambia a seconda delle configurazioni - ha un motore elettrico da 200 CV e una forma da siluro con un'altezza contenuta in 80 cm. Un progetto nato dall'impegno di Gianmaria Aghem - imprenditore di Moncalieri appassionato di auto e pilota di veicoli storici - e realizzato tra il Piemonte e la Valle d'Aosta grazie al Politecnico di Torino, all'impegno di professionisti con lunghe esperienze nell’automotive e nel motorsport e al supporto di aziende come la Podium Engineering di Pont Sait Martin e la Carbonteam di Saluzzo. Tutto questo senza contare la collaborazione di Eugenio Pagliano, che nei primi anni Novanta aveva progettato la Bertone Z.E.R, di cui la Primatist riprende integralmente le forme. È alimentata da un pacco batterie agli ioni di litio da 30 kWh, che pesa circa 200 kg. È formato da 2.688 celle agli ioni di litio, preventivamente selezionate e gestite da un algoritmo già collaudato in Formula 1. Il telaio è in acciaio a struttura tubolare, mentre la carrozzeria è realizzata in fibra di carbonio e vanta un Cx di 0,115. Continua su La Stampa

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mercoledì 12 maggio 2021

Toyota GR Yaris, l'unica auto da rally omologata per la strada (per sentirsi piloti tutti i giorni)


La Toyota GR Yaris è una di quelle auto che trasmettono passione per la guida anche da ferme e che portano a dimenticare rapidamente parole come "ibrido", "connesso", "digitale" "autonomo" e una serie di altre amenità che ormai da qualche anno pervadono il mondo dei motori. Un mondo dove i crossover sostituiscono tutte le altre carrozzerie e dove i modelli sportivi sono sempre di meno. Meno male che Toyota va contro corrente e non solo con questa GR Yaris, ma anche con la nuova GR 86 che raccoglierà l'eredità della GT86 aggiornando il concetto di "auto sportiva" per tutti. Tornando all'oggetto della nostra prova, non ha praticamente nulla a che vedere con le Yaris che conosciamo e men che mai con la celebre versione ibrida. No, perché questa Toyota GR Yaris è un'auto da rally, una replica omologata per la circolazione stradale, come era tanti anni fa la Lancia Delta Integrale o, più di recente, le giapponesi Lancer e Impreza. La sua scheda tecnica non ha eguali nella produzione di serie, con la trazione integrale permanente a tre differenziali, di cui quello anteriore e posteriore Torsen per sfruttare tutta l'aderenza disponibile in ogni condizioni. Trazione di cui il pilota può decidere la ripartizione, passando dalla modalità Normal alla Sport (30:70) e alla Track (50:50), per privilegiare di volta in volta il divertimento su strada o la massima prestazione in pista. C'è anche una chicca come il freno a mano idraulico con sblocco del ponte posteriore, per fare i tornanti di traverso senza rovinare gli organi meccanici. Si, questa GR Yaris è veramente una piccola belva da rally che può circolare per strada. Continua su GQ

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