domenica 2 maggio 2021

Pirelli Cyber Tyre, il futuro del pneumatico è già qui


Pirelli Cyber Tyre è un sistema all'avanguardia che consente ai pneumatici di “parlare” con la vettura. A portarlo al debutto mondiale ci pensa la nuova McLaren Artura, l'ultima nata in casa Woking che eroga 671 CV e raggiunge i 330 km/h. Il sistema Pirelli Cyber Tyre è composto da un sensore in ognuno dei pneumatici che raccoglie informazioni fondamentali e da un software integrato nell’elettronica dell’auto. Alcune informazioni vengono visualizzate sul cruscotto e sul display centrale, altre sono utilizzate dai sistemi elettronici del veicolo per calibrare i messaggi di allerta in base alle caratteristiche specifiche della gomma e anche al suo stato. Questo vuol dire che sia il conducente, sia la vettura conoscono tutte le caratteristiche del pneumatico montato (modello, se estivo o invernale, pressione prescritta, indice di carico e codice di velocità) e le informazioni dipendenti dall’utilizzo come temperatura e pressione che sono fondamentali per la sicurezza. Queste ultime vengono monitorate costantemente e trasmesse in tempo reale, oltre a essere rilevate con una maggiore precisione rispetto ai rilevatori tradizionali su valvola. Questo perché i sensori Pirelli sono posti a contatto diretto con il pneumatico e non con il cerchio. Per questo il sistema Pirelli Cyber Tyre rappresenta il futuro del pneumatico, perché è capace di dare fornire alle auto il senso del tatto, in grado di individuare o anticipare situazioni potenzialmente pericolose causate da perdite di aderenza, consentendo così all’elettronica della vettura di intervenire prontamente. Continua su GQ

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sabato 1 maggio 2021

Hyundai Kona N, il crossover compatto mette il turbo e diventa cattivo


Con la nuova Kona N Hyundai entra in un territorio che attualmente è appannaggio solo di due gruppi automobilistici, BMW e Volkswagen. La nuova versione della crossover compatta coreana, infatti, è stata progettata per le alte prestazioni e così sotto il cofano anteriore si trova lo stesso 2 litri 4 cilindri benzina, turbocompresso e a iniezione diretta, della i30 N. Un motore che in questa configurazione eroga 280 CV e 390 Nm di coppia. Numeri che trasformano la tranquilla Kona in una piccola belva assetata di asfalto, visto che la velocità massima raggiunge i 240 km/h e per lo scatto da 0 a 100 km/h bastano 5,5 secondi. Quest'ultimo è un valore da record, considerando che le ruote motrici sono solo quelle anteriori. Evidentemente il cambio automatico doppia frizione (in bagno d'olio) a 8 rapporti e il launch control funzionano piuttosto bene. Ma al di là delle cifre, la Kona N potrebbe stupire per il comportamento stradale, se il suo carattere sarà simile a quello della i30 N, che è una delle "hot hatch" più apprezzate degli ultimi anni grazie alla sua anima da dura e pura, anche se nel caso della Kona il cambio manuale non sarà disponibile. In effetti, rispetto alle varie X2, Q2, Formentor e T-Roc - tutte a trazione integrale - questa Kona sembra un poco più estrema e, in ogni caso, con i suoi 4,21 metri di lunghezza è la più compatta del lotto. Le modifiche alla carrozzeria, infatti, non sono così discrete, anzi risultano piuttosto aggressive, incluso il doppio terminale di scarico con valvola attiva, che ci auguriamo emettere lo stesso suono rabbioso di quello della i30 N. Continua su La Stampa

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venerdì 30 aprile 2021

Ferrari F50, va all'asta l'unica auto stradale con il motore di una Formula 1


La Ferrari F50 è una delle auto più incredibili della storia. Lo è non tanto per la sua estetica, che può piacere oppure no, ma per la sua scheda tecnica che presente ha una caratteristica unica al mondo. È infatti l'unica auto stradale con il motore derivato direttamente da quello di una Formula 1. Il prossimo 22 maggio gli specialisti di RM Sotheby's ne metteranno all'asta una delle 349 costruite, con una quotazione prevista di almeno 3,5 milioni di euro. Si tratta di un modello del 1995, l'esemplare numero 48 prodotto, allestito con le specifiche per il mercato americano, dove sono stati venduti in tutto solo 55 esemplari. Perché così poche? Come diceva Enzo Ferrari: «Dobbiamo produrre sempre un'auto in meno di quella che il mercato di richiede». Se non è esclusività questa. Ad ogni modo, la Ferrari F50 che andrà all'asta ha percorso solo 8.200 km e nel 2018 è stata sottoposta a una revisione completa del suo incredibile propulsore e di tutta la meccanica. Un vero gioiello dell'ingegneria italiana. Ecco la sua storia. Alla fine degli anni Ottanta, la Ferrari più potente, veloce e costosa era la mitica F40. Un'auto che negli anni è diventata una vera e propria leggenda, grazie anche al suo rabbioso motore V8 bi-turbo da 478 CV. Per la sua erede, invece, a Maranello scelsero una strada diversa. Nel 1995, al Salone di Ginevra, viene presentata la F50 che ha una linea molto più tondeggiante rispetto alla sua antenata, sebbene tra le due ci sia una certa assonanza nelle proporzioni generali. Continua su GQ

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giovedì 29 aprile 2021

La Vespa compie 75 anni e festeggia i 19 milioni di esemplari prodotti


La Vespa compie 75 anni e allo stesso tempo festeggia i 19 milioni di esemplari prodotti, un record che nessun altro mezzo a due ruote può vantare. Dal quel 23 aprile del 1946, quando Piaggio depositò il brevetto del nuovo scooter, sono passati tre quarti di secolo è la Vespa si è diffusa in tutto il mondo. Ha unito in un’unica passione giovani di culture lontane e diverse, oltre ha essere stato il primo marchio veramente globale della mobilità. Si è diffusa in ambienti sociali lontanissimi tra loro, adattandosi a fenomeni culturali diversi, facendo parte del costumi che sono cambiati nel corso dei decenni. Nel terzo millennio, poi, la sua diffusione è cresciuta in modo esponenziale: nel 2004 la produzione totale toccava le 58.000 unità, diventata 100.000 nel 2006, poi 180.000 nel 2017 e più di 200.000 nel 2018. Nell’ultimo decennio sono state prodotte più di un milione e ottocentomila Vespa. Oggi la Vespa è prodotta in tre siti produttivi: a Pontedera per l'Europa e i mercati occidentali, a Vinh Phuc, in Vietnam, per il Far East e l'India e nel modernissimo impianto di Baramati, aperto ad Aprile 2012, da cui escono le Vespa per il mercato indiano. La gamma europea si dipana su quattro modelli, la Primavera, la Sprint, la GTS (fino a 300 cc di cilindrata) e la Vespa Elettrica che guarda al futuro. Tornando indietro nel tempo, invece, si riscopre una storia iniziata a Genova nel 1884, con il ventenne Rinaldo Piaggio che fonda l'azienda omonima. Il settore in cui inizialmente opera è quello della costruzione di arredamenti navali, per poi allargare l'attività alle carrozze, ai vagoni ferroviari, ai motori, ai tram e alle carrozzerie speciali per autocarri. Con la Prima Guerra Mondiale, Piaggio entra nel settore aeronautico, un business in cui opererà per i decenni a venire. Continua su La Stampa 

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mercoledì 28 aprile 2021

Leo Messi, le sue auto (diversissime) dimostrano che ha davvero buon gusto

 

Le auto di Leo Messi sono davvero tante e di tipologie diverse. Del resto con un conto in banca come il suo e un contratto milionario è una cosa abbastanza naturale. Ma il numero dieci dell'Argentina e del Barcellona ha anche dimostrato di avere buon gusto e di saper spendere i suoi soldi in automobili di un certo livello, senza per forza piegarsi alle mode del momento. Qualche tempo fa vi abbiamo parlato del suo ultimo bolide, un gigantesco e velocissimo SUV Mercedes-AMG. Oggi, invece, ci concentriamo sul resto della sua collezione. Ecco, dunque, le auto di Leo Messi. L'Audi RS6 è una delle station wagon più veloci e prestazionali disponibili sul mercato. Leo Messi ne ha avuta una in uso per diverso tempo quando il Barcellona era sponsorizzato proprio dal brand di Ingolstadt. Stiamo parlando di un'auto che ha 600 CV e supera i 300 km/h, ma che è anche molto spaziosa. Continua su GQ

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martedì 27 aprile 2021

BMW M2 CS Racing Cup Italy, debutta un nuovo campionato monomarca


BMW Italia amplia il suo impegno nel motorsport dando vita a un altro campionato monomarca, che si aggiunge a quello dedicato alle Mini, che proprio nel 2021 compie dieci anni. La BMW M2 CS Racing Cup Italy, invece, è al debutto assoluto e può contare sul supporto di ACI Sport in qualità di promotore sportivo e di Promodrive per il supporto tecnico organizzativo. Si tratta di una novità assoluta all’interno nel panorama del motorsport italiano e la stagione inaugurale vedrà i piloti sfidarsi in sei appuntamenti sulle piste dei più celebri circuiti nazionali, ma per ora senza pubblico: Monza, Misano, Mugello, Imola e Vallelunga. Il campionato inizierà nel primo weekend di maggio e ogni tappa si svilupperà su due giornate, con due turni di prove libere per la durata complessiva di 30 minuti, due sessioni di qualifiche da 15 minuti e due gare per weekend (Gara 1 e Gara 2) da 30 minuti + 1 giro ciascuna. Sono previsti uno o due piloti per vettura, a scelta del Team. "Il monomarca esalterà le doti dei piloti. BMW Motorsport ha fatto un gran lavoro sulla M2 CS, creando un'auto divertente e prestazionale ma facile da guidare" ha spiegato durante la conferenza di presentazione del campionato Roberto Ravaglia, campione del Turismo anni Ottanta, sempre al volante di BMW. L'auto protagonista del monomarca sarà la BMW M2 CS Racing, che è stata sviluppata parallelamente alla M2 CS stradale, per essere omologata in competizioni come la VLN Endurance Championship nel Nürburgring, il TC America e i campionati monomarca nazionali. Nello sviluppo sono state utilizzate alcune soluzioni della BMW M4 GT4 ed è stato deciso di lasciare attivi l'ABS e il controllo di trazione per aiutare i piloti alle prime armi. Continua su La Stampa

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lunedì 26 aprile 2021

La nuova Porsche 911 GT3 è sempre più veloce


La nuova Porsche 911 GT3 alza ancora di più l'asticella delle prestazioni e, come di consueto, non lo fa aumentando a dismisura la potenza del motore, ma preferisce intervenire sul telaio e sulla dinamica di guida, per curvare sempre più forte e frenare ancora più tardi. La nuova Porsche 911 GT3 si basa sulla generazione 992 e, in attesa della radicale versione RS, è attualmente la 911 più estrema in commercio. Con oltre venti anni di tradizione alle spalle e di frequentazioni (vincenti) dei circuiti di tutto il mondo, Porsche Motorsport ha forgiato il carattere di questa nuova GT3 usando soluzioni provenienti dal mondo racing, come mai prima d'ora. La più importante è senza dubbio costituita dalle inedite sospensioni anteriori a doppio braccio oscillante, che finora erano state una prerogativa delle 911 RSR costruite e omologate per le competizioni. Il motore, invece, è sempre il flat six aspirato da 4 litri di cilindrata che ama girare fino a 9.000 giri ed eroga la bellezza di 510 CV e 470 Nm, sparando un urlo che è in grado di spaventare un branco di leoni inferociti. In un'auto così affilata i numeri assoluti passano in secondo piano, ma sappiate che la velocità massima è di 320 km/h o di 318 km/h, a seconda che si scelga il cambio manuale a 6 rapporti oppure il doppia frizione PDK a 7 marce. In entrambi i casi, l'accelerazione da 0 a 100 km/h richiede solo 3,4 secondi. Continua su GQ

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