venerdì 26 marzo 2021

Formula E, ecco il nuovo circuito dell'E-Prix di Roma


La Formula E si prepara a partire con la nuova stagione, che debutterà il 26 e 27 febbraio a Diriyah, in Arabia Saudita, dove si correrà per la prima volta in una doppia gara in notturna. A poco meno di dieci settimane dal via è stata svelata la nuova configurazione per il circuito di Roma. Il teatro è sempre quello dell’EUR, che vedrà sfrecciare nel cuore del quartiere capitolino le ventiquattro monoposto elettriche Gen2, per la terza volta dall'esordio della serie nel 2018. Il Rome E-Prix è previsto per il 10 aprile e la nuova pista sarà molto impegnativa: i piloti dovranno affrontare tre nuove curve veloci, un'ulteriore sezione di curve tecniche e i classici sali e scendi caratteristici del vecchio circuito. Il nuovo tracciato metterà in risalto ancora di più il contesto spettacolare che offre il quartiere EUR, passando davanti a Palazzo dei Congressi e poi in Piazzale Marconi. Inoltre, da quest'anno passerà anche di fronte all'iconico Palazzo della Civiltà Italiana, il cosiddetto Colosseo Quadrato e tutto il Parco del Ninfeo sarà incluso all'interno del perimetro della manifestazione. Il layout della nuova pista è nato con la collaborazione dei residenti e delle aziende, con l'obiettivo di ridurre al minimo le interruzioni nella mobilità durante le giornate precedenti e antecedenti alla gara. Il nuovo tracciato, infatti, coinvolgerà in modo superficiale Via Cristoforo Colombo e avrà un impatto minore sul traffico cittadino. Continua su GQ

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giovedì 25 marzo 2021

Auto elettriche e incentivi: che cosa si compra da 15.000 a 45.000 euro


Nel 2020 gli italiani si sono accorti dell'esistenza delle auto elettriche. Lo scorso anno, infatti, sono state immatricolate 32.538 vetture BEV - Battery Electric Vehicle - contro le 10.556 del 2019. Il totale, dunque, si è triplicato ed è arrivato a rappresentare il 2,3% dell'interno mercato. È ancora poco, ma è quello che basta perché molti automobilisti inizino a considerare l'acquisto di una elettrica o perlomeno a parlarne all'interno della propria rete di conoscenze. Tuttavia, esclusi gli appassionati di nuove tecnologie, la maggior parte delle persone ha una conoscenza superficiale della materia, a partire dai prezzi. Infatti uno dei dubbi più classici e frequenti riguarda il prezzo delle auto elettriche. Quindi, proviamo a fare chiarezza e consideriamo già nel prezzo finale i 10.000 euro di incentivi.

Entro i 15.000 euro

Si parte dalla Dacia Spring, per la quale che costa da 9.640 euro. L'elettrica democratica del Gruppo Renault è lunga 3,73 metri, ha un motore da 45 CV e una batteria da 27 kWh che sono sufficienti per farle percorrere 230 km nel ciclo di omologazione misto del WLTP. La Twingo EV è una sua parente stretta, ancora più compatta. La lunghezza si ferma a 3,60 metri, mentre i kWh degli accumulatori sono 22 che bastano per omologare un'autonomia media di 190 km. Tutto ciò al prezzo di 12.950 euro. Le Smart Fortwo e ForFour EQ hanno un legame ancora più stretto con la Twingo, visto che sono tutte figlie dello stesso progetto, per cui Renault e Daimler avevano unito le forze. Nel loro caso, però, la batteria ha solo 18 kWh e garantisce 143 e 138 km di percorrenza, rispettivamente per la due e la quattro porte. I prezzi partono da 15.210 e 18.832 euro. Continua su La Stampa

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mercoledì 24 marzo 2021

Tesla Model S e Model X, il nuovo volante sembra la cloche di un aereo


Tesla ha presentato gli aggiornamenti della Model S e della Model X - i modelli più vecchi della gamma - che cambiano soprattutto all'interno. L'abitacolo è stato praticamente rivoluzionato e il volante è diventato così scenografico che sembra la cloche di un aereo. Ma andiamo con ordine. Tesla ha iniziato il nuovo anno con il vento in poppa, visto che i risultati del 2020 sono stati positivi come non mai. Per la prima volta in 17 anni, infatti, la Casa californiana ha chiuso un bilancio in attivo, con 721 milioni di dollari di utile.

Questo grazie al mezzo milione scarso di auto vendute, che hanno portato il margine operativo lordo al 18,4%, un valore che per la maggior parte delle Case auto è solo un sogno. Numeri che spiegano meglio l'incredibile capitalizzazione Tesla, che da qualche mese si è stabilizzata a 800 miliardi di dollari. Ovviamente per Elon Musk non è abbastanza. «Stiamo aumentando la nostra capacità produttiva il più rapidamente possibile. Nei prossimi anni prevediamo di raggiungere una crescita media annua del 50% nelle vendite. In alcuni anni, come nel 2021, questo dato potrebbe anche salire», ha detto Musk durante la presentazione dei risultati economici. Tornando alle Model S e Model X, la vecchia plancia di derivazione Mercedes è stata sostituita da un nuovo cruscotto con forme orizzontali su cui galleggia il display dell'infotainment orizzontale da 17 pollici, come sulla Model 3. Continua su GQ

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martedì 23 marzo 2021

Maserati Bora, la prima vettura del Tridente a motore centrale compie 50 anni


Ci sono delle vetture che lasciano il segno, vuoi per lo stile oppure per la tecnica. La Maserati Bora è una di queste e nel suo caso sono entrambe le motivazioni a imprimere una traccia nella storia dell'auto. Parlando di design, la matita che ha firmato la Bora è quella di Giorgetto Giugiaro e della Italdesign, a cui Maserati commissionò prima lo studio di "una vettura sportiva con motore posteriore centrale che esaltasse prestazioni, design, comfort e sicurezza" e poi la linea del modello definitivo. L’impostazione era futuristica, il muso si presentava basso e sottile quasi affilato per voler perforare l’aria, mentre la calandra era caratterizzata da due prese d’aria a forma rettangolare con un Tridente al centro. La fiancata, perfettamente liscia, era divisa centralmente da un sottile filetto profilato di gomma nero, mentre il posteriore terminava a coda tronca. 

Parlando invece di caratteristiche tecniche, fu la prima vettura stradale del Tridente ad utilizzare questa configurazione del propulsore, seguendo una tendenza che si era imposta già da qualche anno in Formula 1. In ogni caso, sono trascorsi esattamente cinquanta anni dal marzo del 1971, quando il Salone di Ginevra fece da palcoscenico al debutto del Maserati Bora, che oggi è più attuale che mai, visto che al suo layout si ricollega quello della MC20.


Tornando alla Bora, come molte altre Maserati, anche lei porta il nome di un vento famoso, mentre a spingerla ci pensava il collaudato V8 da 4,7 litri, capace di erogare 310 cavalli a 6.000 giri, montato in posizione longitudinale su un telaietto ausiliario applicato alla scocca portante. Nel 1973 fu affiancato dal più potente 4,9 litri che aveva 335 CV e che poteva spingere la supercar modenese oltre i 280 km/h, con un comfort ammirevole per una vettura di quel genere e di quell'epoca. Continua su La Stampa

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lunedì 22 marzo 2021

Sparco è pronta per la stagione di kart 2021


Sparco è pronta per la stagione di kart 2021 e del resto l'azienda torinese è da sempre focalizzata nella ricerca e sviluppo di prodotti tecnici per il kart. La grande novità di quest'anno è la partnership pluriennale con WSK Promotion, che prevede la fornitura di un kit completo di abbigliamento e di accessori Sparco a tutto il personale impegnato nei maggiori circuiti italiani (Lonato, Adria, La Conca e Sarno), che ospiteranno i più celebri eventi kart, tra cui la Champions Cup, Super Master Series, l’Euro Series e la Final Cup, e nel mondo racing, il Campionato Italiano Formula 4 powered by Abarth. Ogni kit sarà composto da una giacca in softshell a manica lunga, gilet smanicato, felpa, camicia, polo, t-shirt, pantalone lungo, scarpe, cappellino, borsone, zainetto. Inoltre, la WSK Station e le hospitality, allestite per ogni evento da WSK, verranno arredate con le celebri sedute ufficio Sparco personalizzate. Anche i circuiti karting verranno allestiti con l’iconico blu di Sparco, che accompagnerà i campioni anche sul podio. «La storia che lega Sparco al karting è lunga e passionale, per questo siamo felici di dare impulso a nuovi progetti e nuove partnership in questo settore dove negli ultimi anni abbiamo concentrato importanti investimenti. Grandi team kart oggi si affidano a noi, consapevoli di poter contare su un equipaggiamento tecnico estremamente performante e sicuro», ha spiegato Niccolò Bellazzini, brand manager Sparco. Continua su GQ

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domenica 21 marzo 2021

Mazda celebra il legame tra Italia e Giappone con “La Forma del Tempo”


Quest'anno la Mazda MX-81, futuristica concept car creata da Bertone nel 1981, compie quarant'anni e la Casa giapponese ha deciso di renderla protagonista di un progetto e di un cortometraggio chiamato "La forma del tempo". È una storia di incontri, una vicenda particolare che si inserisce nella narrazione dei cento anni di Mazda, le cui celebrazioni sono iniziate nel 2020: l’incontro di giovani ambiziosi che immaginavano il futuro dell’automobile, la commistione tra il design italiano e la cura giapponese del prodotto; il bilanciamento tra la volontà di innovare e sperimentare con quella di lasciare un segno nella vita di milioni di persone. Il ponte tra Italia e Giappone ha origini lontane: nasce nel 1960, con l’arrivo in Italia di Hideyuki Miyakawa - eclettico imprenditore giapponese impegnato nell'automotive - e con il suo incontro al Salone dell’automobile di Torino con Giorgetto Giugiaro, che all’epoca è capo del design di Bertone. Continua su La Stampa

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sabato 20 marzo 2021

Romelu Lukaku, ecco le auto più belle del suo garage


Un ottimo gusto, viene da commentare. Tra le auto di Romelu Lukaku ci sono diverse Maserati, visto che il centravanti dell'Inter è un testimonial della casa del Tridente. Alcuni giorni fa, poco prima di lasciare il segno nel derby di Milano, Lukaku ha ricevuto una nuovissima Levante Trofeo, ovvero il SUV più prestazionale della gamma Maserati, con la quale ha anche realizzato un video intitolato Journeys of audacity, a story about determination. «Tutti giocano a football, ma non tutti hanno l’opportunità di diventare i migliori della loro generazione», dice Lukaku percorrendo le vie di Milano mentre il suo profilo si intreccia con le immagini della vettura. «Se vuoi raggiungere i tuoi obiettivi devi avere talento e attitudine», dice ancora il numero nove che poi su Twitter scrive «Il talento è il motore, l’attitudine è l’acceleratore, ho più in comune con la Maserati levante Trofeo di quanto possiate immaginare». Il suo rapporto con la Maserati, comunque, era già iniziato la scorsa estate, quando si era fatto fotografare insieme a una bellissima Grancabrio, altra perla della produzione del brand modenese. Ma le auto di Romelu Lukaku rappresentano una passione che arriva da lontano. Già ai tempi dell'Everton, l'attaccante belga guidava una Bentley Continental GT, mentre quando poi è passato al Manchester United si è regalato una ancora più esclusiva Rolls-Royce Wraith. Inoltre, nel suo periodo britannico, Lukaku ha avuto anche tre Mercedes: una GLS 63, una GT-R e una Classe S Coupé. Continua su GQ

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