Quaranta anni fa la prima DeLorean DMC-12 usciva dalla fabbrica di Dunmurry, nei pressi di Belfast. Quattro anni dopo, grazie al primo capitolo della saga di Ritorno al Futuro, entrava istantaneamente nella mitologia pop contemporanea, per poi accrescere la sua fama di anno in anno. Del resto, la sua linea lascia a bocca aperta ancora oggi e il merito è tutto italiano, precisamente della Italdesign di Giorgetto Giugiaro. Il resto del progetto DeLorean, invece, è una storia così avvincente e disgraziata da diventare anche il soggetto di un ducumentario con protagonista Alec Baldwin: «Framing John DeLorean» ripercorre le vicende del vulcanico creatore della DMC-12, che riuscì a ottenere 120 milioni di sterline dal governo britannico, comprò brevetti inutili, coinvolse Colin Chapman – fondatore della Lotus – pagandolo anche in nero e riuscì a produrre circa 9.000 macchine, prima di essere arrestato per traffico internazionale di cocaina (accuse da cui poi venne prosciolto) e portare la Delorean al fallimento nel 1982. Continua su La Stampa
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