martedì 5 gennaio 2021

Elon Musk, le sue auto sono a dir poco originali (come lui)


Le auto di Elon Musk sono tutte molto significative, perché raccontano la storia di un giovane pieno di idee e di spirito di iniziativa che si trasforma in un imprenditore, ha idee visionarie prima di tutti gli altri e poco tempo fa diventa il secondo uomo più ricco del mondo (dietro a Jeff Bezos di Amazon). I suo patrimonio personale, infatti, è stimato in 143 miliardi di dollari, grazie alla vertiginosa crescita che le azioni Tesla hanno avuto nell'ultimo periodo: attualmente vengono scambiate a circa 650 dollari, per una capitalizzazione che supera la soglia dei 600 miliardi. Musk, infatti, ha sempre preferito non percepire uno stipendio come ad di Tesla, ma farsi pagare in azioni. Una mossa lungimirante, che però negli scorsi anni, quando il destino dell'auto elettrica era ancora molto incerto, poteva apparire anche molto rischiosa. Ma non c'è dubbio che il patron di SpaceX sappia il fatto suo, anche se tutt'ora ama stupire con frasi a effetto, come quella che vi abbiamo raccontato circa la civiltà da fondare su Marte. In ogni caso, le auto di Elon Musk sono davvero particolari e noi ve le raccontiamo tutte. Continua su GQ

Follow me on instagram

lunedì 4 gennaio 2021

Chevrolet Corvette C8, arriva anche in Italia e costa 102.500 euro


A quasi un anno e mezzo dalla presentazione - luglio 2018 - la Chevrolet Corvette Stingray, comunemente identificata come C8, si può acquistare anche in Italia. I prezzi definiti dal Gruppo Cavauto, che è l'importatore italiano ufficiale. per le Launch Edition, partono da 102.500 euro per la coupé e da 109.680 euro per la Convertible, che ha un hard top elettrico in sostituzione della classica capote in tela. Il pre-ordine (non vincolante) si può effettuare con un deposito di 100 euro attraverso il configuratore di una piattaforma web dedicata, mentre le auto arriveranno effettivamente nell'estate 2021. Le Corvette dedicate all'Europa avranno di serie sia il pacchetto Z51 Performance che quello 2LT riguardante le finiture. Le Launch Edition, inoltre, avranno in più le sospensioni Magnetic Ride Control e il pack 3LT, che rappresenta il più alto livello di personalizzazione disponibile, con numerosi dettagli esterni e interni in carbonio. Continua su La Stampa

Follow me on instagram

domenica 3 gennaio 2021

Lamborghini Huracán STO, ai limiti della legalità


La Lamborghini Huracán STO, sigla che sta per Super Trofeo Omologata, è la versione definitiva della berlinetta a 10 cilindri di Sant'Agata Bolognese. Praticamente è un'auto da corsa che può circolare legalmente su strada e beneficia di tutta l'esperienza del reparto racing del Toro che ha portato la Huracán GT3 EVO, a vincere tre volte la 24 Ore di Daytona e due volte la 12 Ore di Sebring. Dietro le spalle del pilota c'è il V10 aspirato che urla i suoi 640 CV a 8.000 giri, con la coppia massima di 565 Nm che arriva a 6.500 giri. Numeri che spiegano come questo sia un propulsore che ama girare in alto, una gioia per gli appassionati di guida sportiva, così come la trazione posteriore. L'accelerazione da 0 a 100 km/h richiede solo 3 secondi e per arrivare a 200 km/h ne bastano 9; la velocità massima, invece, si «ferma» a 310 km/h a causa dell'elevato carico aerodinamico, che però permette un controllo superiore alle andature più elevate. Ogni aspetto della Lamborghini Huracán STO, del resto, attinge alle soluzioni tecnologiche del motorsport: il cofano anteriore, i parafanghi e il paraurti anteriore sono integrati in un unico elemento, mentre le nuove prese d’aria aumentano il flusso attraverso il radiatore centrale per migliorare il raffreddamento del motore e generare deportanza. Il parafango posteriore mutuato dalla Huracán Super Trofeo EVO riesce a ridurre la resistenza aerodinamica generata dalla sezione trasversale della vettura, aumentando la deportanza posteriore e l’efficienza aerodinamica generale. Un condotto NACA integrato, infine, funge da presa d’aria per il motore. Continua su GQ

Follow me on instagram

sabato 2 gennaio 2021

Il BMW Motorrad Definition CE 04 anticipa il prossimo scooter elettrico


BMW continua a credere nella mobilità elettrica a due ruote e presenta il BMW Motorrad Definition CE 04, che la stessa Casa di Monaco di Baviera definisce come "versione quasi di serie". Un mezzo di trasporto pensato per il commuting, cioè per la guida in contesti urbani, pervaso di soluzioni di connettività così innovative da spingere i bavaresi a definirlo come un "mezzo di comunicazione". Questo perché mette insieme il mondo analogico del cliente con quello digitale grazie all'abbigliamento tecnico intelligente che permette di creare un'esperienza olistica, emotiva e di nuova concezione. "Dal 2013 siamo stati pionieri in questo settore con lo scooter C Evolution e questa è la logica continuazione della nostra strategia. È un'anteprima concreta di come potrebbe essere un veicolo di produzione contemporanea, con cui porteremo la mobilità elettrica a due ruote a un nuovo livello, sia tecnicamente che visivamente", ha detto Edgar Heinrich, Responsabile del design di BMW Motorrad. Continua su La Stampa

Follow me on instagram

venerdì 1 gennaio 2021

Diabolik , la sua Jaguar è «l'auto più bella mai realizzata»


La Jaguar E-Type di Diabolik è da sempre considerata come una delle più belle vetture di tutti i tempi. Addirittura, un certo Enzo Ferrari - di norma avaro di complimenti verso gli altri costruttori - la definì «l’auto più bella mai realizzata». La sua storia iniziò al salone di Ginevra nel lontano 16 marzo del 1961, quando fu presentata al pubblico che ne rimase immediatamente impressionato. Per quell'epoca la coupé Jaguar era un'auto all'avanguardia, con quattro freni a disco, telaio monoscocca e sospensioni posteriori indipendenti. Tutto questo senza contare la sinuosa carrozzeria a cui tutt'oggi è impossibile rimanere indifferenti. Bellissima e aerodinamica, tanto che già la prima versione raggiungeva i 240 km/h. Fu subito disponibile in due varianti di carrozzeria, convertibile (detta OTS - Open Two Seater) e coupè (detta FHC - Fixed Head Coupe).Continua su GQ

Follow me on instagram

giovedì 31 dicembre 2020

L'ultima Abarth 124 Spider disponibile in Giappone va all'asta per beneficenza


L'ultima Abarth 124 Spider disponibile in Giappone è protagonista di un'asta di beneficenza per raccogliere fondi per l'organizzazione no profit “Shine On! Kids ”, un'associazione giapponese che aiuta i bambini malati di cancro e con altre gravi patologie. L'incanto è online fino al 29 novembre e si svolge sotto forma di "asta silenziosa" sul sito Abarth giapponese, a un prezzo di partenza di 3,7 milioni di yen (al cambio attuale 30.000 euro). "Sono molto orgoglioso di questa operazione di beneficenza a sostegno dei bambini. Per Abarth il Giappone è il primo mercato di esportazione, è in costante crescita e rappresenta una forte tradizione per il marchio. Inoltre rende omaggio al primo modello Abarth prodotto proprio qui in Giappone" ha commentato Luca Napolitano, Responsabile Emea dei brand Fiat, Lancia e Abarth. Continua su La Stampa

Follow me on instagram

mercoledì 30 dicembre 2020

Volkswagen ID.3, l'anti-Tesla europea


La Volkswagen ID.3 è il modello con cui il costruttore di Wolfsburg ha iniziato la sua rivoluzione elettrica. Una terza era che segue le prime due caratterizzate dal Maggiolino e dalla Golf. La ID.3 è la prima auto realizzata sulla piattaforma MEB, ovvero una base tecnica che il Gruppo tedesco ha sviluppato appositamente per i modelli elettrici, dove le batterie trovano posto nel punto più basso e centrale della vettura, mentre il motore è posizionato dove di solito c'è la ruota di scorta. Nei prossimi anni il pianale MEB farà da base a decine di auto di tutto il Gruppo Volkswagen - come la ID.4 - perché è solo con le economie di scala che si può democratizzare la mobilità elettrica. Tornando alla Volkswagen ID.3, è lunga esattamente come una Golf (4,26 metri) e lievemente più alta, ma dentro è molto più spaziosa. Questo perché il motore a elettroni è molto più compatto di uno termico tradizionale e le batterie si trovano sotto il pavimento; nel piccolo cofano, invece, c'è posto per il condizionatore e altri componenti secondari. L'allestimento dell'interno è minimalista, con tanta tecnologia racchiusa nei due display, quello piccolo dietro al volante e il grande al centro della plancia. È evidente lo sforzo di rendere tutto il più intuitivo possibile, di semplificare al massimo l'esperienza del guidatore. Anche per questo non c'è la leva del cambio ma solo un piccolo comando rotante alla destra del volante; si usa per selezionare la marcia avanti e quella indietro e per aumentare la forza della frenata rigenerativa. Continua su GQ

Follow me on instagram