venerdì 20 novembre 2020

«Giorni di tuono» compie 30 anni, ma non invecchia mai


Giorni di tuono compie 30 anni e ancora oggi è uno dei film sulle corse di auto più avvincenti e spettacolari. Era il 1990 e Tom Cruise arrivava da successi come Il colore dei soldi, Rain Man e Nato il quattro luglio, ma soprattutto da Top Gun, che lo aveva consacrato come star internazionale di altissimo livello. Days of thunder (il titolo originale) cerca in qualche modo di riprendere alcuni concetti già visti proprio nel film dedicato agli assi della marina americana e del resto è stato diretto dallo stesso regista, Tony Scott. Per molti questo è un pregio, ma per altri si tratta di un difetto. La trama è abbastanza semplice: un giovane pilota talentuoso cerca di emergere, ingaggia una sfida con un rivale più grande finché non si scontrano rovinosamente. Dopodiché diventano amici e appare un altro rivale. Continua su GQ

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giovedì 19 novembre 2020

Suzuki Across, la prova - la gemella “alla spina” della RAV4


Nella storia dell'industria automobilistica i rebadge, tranne rarissimi casi, non hanno mai scritto capitoli di successo. Del resto perché qualcuno dovrebbe voler comprare la copia carbone di un'altra auto? Suzuki tenta di dare una risposta positiva con la Across, un SUV che con i suoi 4,63 metri di lunghezza si inserisce nel segmento D - quello della Stelvio per intenderci - e lo fa con un powertrain ibrido plug-in da 306 CV, le quattro ruote motrici e ben 75 km di autonomia a zero emissioni (omologati WLTP) che diventano 98 in città. Una carta di identità molto interessante, uguale identica a quella della Toyota RAV4 plug-in hybrid, che però non è ancora in vendita. La Across, invece, è già disponibile a 47.900 euro, incentivi inclusi. Le due auto sono uguali in tutto tranne che nel disegno del frontale - più garbato sulla Suzuki - e così si ritorna alla questione iniziale: perché vendere due auto uguali con marchi diversi? Continua su La Stampa

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mercoledì 18 novembre 2020

Lewis Hamilton, che auto guida (F1 a parte) il pilota più veloce del mondo


Le auto di Lewis Hamilton non sono solo le monoposto con cui corre in Formula 1 e con cui ha conquistato ieri il suo settimo titolo mondiale. No, perché l'asso della Mercedes è un vero appassionato di motori e nonostante il suo contratto gli imponga una certa serie di apparizioni insieme alle vetture di Stoccarda, ama mostrarsi anche con altre auto oltre che moto. Ce lo ha raccontato quando lo abbiamo intervistato, citando sette moto di cui un paio d'epoca: «Le moto moderne che ho sono tutte sportive, mentre le due classiche sono una BMW e una Triumph. In questo momento sto cercando una moto d'epoca da mettermi in casa, qualcosa della vecchia scuola inglese anni Cinquanta o Sessanta», sono state le parole di Lewis, che poi è passato a parlare di automobili: «Mi piacciono molto le auto d'epoca. Ho una vecchia Aston Martin e un paio di muscle car americane, tra cui una Shelby Cobra. Se non devo guidare per lavoro mi piacciono molto di più le auto classiche, adoro il cambio manuale, il rumore e tutte le sensazioni che trasmettono» confessò Hamilton, che di recente si è fatto vedere spesso vicino a modelli elettrici. Continua su GQ

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martedì 17 novembre 2020

Yamaha aggiorna le due "hyper naked" di successo, la MT-07 e la MT-09


Nell'anno del suo 65° anniversario, Yamaha interviene su due delle sue moto di maggior successo degli ultimi anni, la MT-07 e la MT-09. Se per la prima si tratta di un "model year", la seconda è tutta nuova rispetto al modello che sostituisce. Ma del resto con oltre 250.000 pezzi venduti fino a oggi, la gamma MT - che sta per Master of Torque - si sta dimostrando la gamma di maggior successo mai commercializzata da Yamaha. Di tutte queste moto, ben 125.000 sono MT-07, a testimonianza dell'alto gradimento riscontrato tra centauri con diversi livelli di esperienza. Quello che la accomuna alla sorella maggiore - una è due cilindri in linea e l'altra tre - è la filosofia costruttiva, orientata al massimo piacere di guida, oltre che il look con linee inequivocabilmente giapponesi, ispirate anche alla sottocultura motociclistica di Tokyo. Continua su La Stampa

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lunedì 16 novembre 2020

AlphaTauri e Red Bull in fuga sul Bosforo


La Formula 1 torna in Turchia, dove la scuderia AlphaTauri scenderà in pista per la prima volta con Pierre Gasly e Daniil Kvyat. Anche se il mondiale costruttori è stato già assegnato alla Mercedes, a Lewis Hamilton manca ancora qualche punto per conquistare il settimo titolo. Quindi la tensione è ancora alta e tutti i team vogliono fare bella figura in quella che è la quart'ultima gara della stagione. Continua su GQ

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domenica 15 novembre 2020

Aprilia RS 660, la prova - la rinascita della sportiva media


La Aprilia RS 660 è una boccata di aria fresca in un mercato motociclistico dove in pochi sono usciti fuori dagli schemi negli ultimi anni. La Casa di Noale ci è riuscita riportando in auge un concetto ormai abbandonato praticamente da tutti i costruttori, quello della sportiva di media cilindrata. Non si tratta, però, di un mezzo estremo - come le 600 giapponesi sono diventate negli ultimi anni - con una posizione di guida scomoda e un motore con tutta la potenza concentrata a regimi altissimi, quasi impossibili da sfruttare su strada. No, la forza della RS 660 sta nella sua versatilità, in un equilibrio perfetto che la rende la moto ideale per divertirsi su strada e per fare qualche puntata in pista. Il bicilindrico parallelo esprime 100 CV a 10.500 giri, 67 Nm di coppia a 8.500 giri e poi allunga fino agli 11.500 del limitatore. Numeri che sulle strade aperte al traffico bastano e avanzano, soprattutto se uniti a leggerezza e a una ciclistica sopraffina come da tradizione Aprilia. Continua su La Stampa

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sabato 14 novembre 2020

La Ferrari SF90 Spider è un sogno proibito che si avvera


La Ferrari SF90 Spider è il nuovo sogno proibito made in Maranello. Come si evince dal nome, si tratta della versione a cielo aperto della SF90 Stradale, che è la Ferrari di serie più potente di sempre. Con questa condivide il powetrain ibrido plug-in da 1.000 CV, capace di percorrere fino a 25 km a zero emissioni, contando sui 220 CV del motore elettrico. La novità più rilevante è il tetto rigido ripiegabile RHT - Retractable Hard Top - una soluzione introdotta nel 2011 sulla 458 Spider e poi costantemente evoluta, che permette un ottimo isolamento termico e acustico in configurazione coperta e non comporta deformazioni alle alte velocità. Si apre e si chiude in soli 14 secondi anche a basse velocità, è costruito interamente in alluminio e quando è chiuso occupa solo 100 litri di spazio. Continua su GQ

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