Follow me on instagram -- Alessandro Vai
mercoledì 19 agosto 2020
Ibrido: le differenze tra plug-in, mild e full
Si fa presto a dire ibrido. Mild, full, plug-in, sono tre sigle che identificano tre sistemi diversi ma che spesso vengono confusi tra loro. Quindi proviamo a fare un po' di chiarezza, partendo da un po' di storia. Nel 1997 Toyota presentava la Prius, cioè la prima auto ibrida di serie, inventando un nuovo modo di sfruttare l'energia, con l'aiuto di un motore elettrico, di una batteria al nichel-idruro di metallo e di una gestione elettronica assai sofisticata. L'idea era di recuperare energia nelle frenate e nelle decelerazioni per poi riutilizzarla nelle accelerazioni, il momento in cui il consumo è massimo. Una piccola rivoluzione, a cui però nessun costruttore (a parte Honda) ha creduto per molti anni. Oggi, invece, lo scenario è completamente cambiato ed esistono tre tipologie di sistemi ibridi, con delle differenze di interpretazione tecnica da parte di ogni Casa automobilistica. Quindi, anche se si fa presto a dire ibrido, concentriamoci un momento su ogni singolo sistema. Continua su GQ
martedì 18 agosto 2020
Honda NSX, la supercar giapponese sviluppata da Senna compie 30 anni
New Sportcar eXperimental. È questo il significato della sigla NSX, che Honda ha scelto a fine anni Ottanta per chiamare la sua supercar a motore centrale. Un'auto, che quando è arrivata sul mercato, ha di colpo fatto invecchiare tutte le sue concorrenti. Fu presentata al Salone di Chicago del febbraio 1989, per essere poi disponibile nel 1990, andandosi a scontrare in particolare le blasonate Ferrari 348 e Porsche 911 (964). Due sportive che, seppure presentate da poco, erano figlie di una scuola tecnica ormai obsoleta, la prima con ancora il telaio in tubi di acciaio e la seconda con il motore raffreddato ad aria posizionato a sbalzo. In Giappone, invece, volevano andare oltre e non bisogna dimenticare che in quegli anni la Honda produceva il suo massimo sforzo in Formula 1 e si apprestava a vincere cinque mondiali di fila come motorista. Continua su La Stampa
Follow me on instagram -- Alessandro Vai
lunedì 17 agosto 2020
Le nuove Maserati Trofeo sono le più veloci di sempre
Le nuove Maserati Trofeo portano il concetto di prestazioni a un nuovo livello. Dopo il SUV Levante, che ha portato al debutto questo nuovo allestimento, è la volta delle berline Ghibli e Quattroporte. Comune denominatore è il motore 3.8 V8 biturbo da 580 CV e 730 Nm (prodotto nello stabilimento Ferrari di Maranello) che spinge le nuove Maserati Trofeo fino all'incredibile velocità di 326 km/h. In altre parole, sono le berline del Tridente più veloci di sempre, il compimento ultramoderno dell’antica promessa corsaiola del marchio, che già negli anni Sessanta del secolo scorso inventò il concetto di berline sportive di lusso. A tenere a bada tutta questa potenza ci pensa il sistema di controllo integrato del veicolo (IVC), con un setup specifico che garantisce una dinamica di guida eccezionale, una maggior sicurezza attiva e prestazioni esaltanti. Sulle berline debuttano il pulsante Corsa per il settaggio di uno stile di guida ancor più sportivo e il Launch Control che permette di scattare da 0 a 100 km/h in 4,3 secondi nel caso della Ghibli e in 4,6 con la Quattroporte. Entrambe condividono il cambio automatico a 8 rapporti e la trazione posteriore con differenziale autobloccante. Ma la Trofeo collection è riconoscibile anche esteticamente, grazie ad alcuni interventi mirati: la calandra con doppi listelli verticali in finitura Black Piano, la fibra di carbonio che interessa le mostrine delle prese d’aria anteriori e l’estrattore posteriore e i dettagli di colore rosso che caratterizzano i profili inferiori delle prese d’aria laterali, insieme la saetta sul logo del Tridente posto sui montanti posteriori. Continua su GQ
Follow me on instagram -- Alessandro Vai
domenica 16 agosto 2020
Citroën 2CV, 30 anni fa veniva prodotto l'ultimo esemplare
Poco più di trenta anni fa, venti giorno dopo la fine dei Mondiali di calcio in Italia, l'ultima Citroën 2CV usciva dalla catena di montaggio di Mangualde in Portogallo. Era esattamente il 27 luglio 1990 e quel giorno si scriveva la parola fine su una storia iniziata al Salone di Parigi nel 1948 e terminata dopo oltre 5,1 milioni di esemplari prodotti. Al suo debutto stupì subito per il design originale, la versatilità e l'economia estrema, senza contare le innovazioni tecnologiche dell'epoca, come la trazione anteriore e il motore a due cilindri raffreddato ad aria. Era stata progettata per un pubblico ampio, in un momento in cui l'automobile era ancora un oggetto di lusso. Il progetto nacque a metà degli anni Trenta, con il nome di "Toute Petite Voiture" ("macchina molto piccola") e i dettami ricevuti dall’Ingegner André Lefèbvre, all’epoca Capo Progettista Citroën, erano chiari. Continua su La Stampa
Follow me on instagram -- Alessandro Vai
sabato 15 agosto 2020
Jean-Éric Vergne e TAG Heuer insieme in Formula E
Jean-Éric Vergne e TAG Heuer hanno un legame speciale. Il pilota francese ha vinto due titoli mondiali in Formula E (stagioni 2017/18 e 2018-19) ed è ambassador del brand svizzero, che è Founding Partner e Official Timekeeper del campionato di Formula E. Lo abbiamo intervistato alla vigilia della ripartenza del campionato dedicato alle monoposto elettriche, parlando delle sue sensazioni e di come abbia vissuto questi mesi. La Formula E si era interrotta il 29 febbraio, a causa del coronavirus, dopo l'E-Prix di Marrakech ed è ripartita in questi giorni, con le ultime sei gare disputate tutte a Berlino, nel vecchio aeroporto di Tempelhof, utilizzato in tre diverse configurazioni. Nel round 9, che si è corso ieri, Vergne ha conquistato la sua prima vittoria della stagione 2019/20, seguito da Da Costa. La coppia, respingendo gli attacchi di Sebastien Buemi (Nissan e.dams), che è arrivato terzo, è riuscita ad assicurare il titolo costruttori alla DS Techeetah. Jean-Éric Vergne e TAG Heuer avranno ancora due gare da affrontare, per poi pensare già al campionato del prossimo anno. Continua su GQ
Follow me on instagram -- Alessandro Vai
venerdì 14 agosto 2020
BMW R 18 Dragster, dalla California arriva una "custom bike" esagerata
Entrare nel mondo custom ed essere credibili non è una cosa da poco. A Monaco di Baviera lo sanno e quindi, oltre a creare da zero una motocicletta come la R 18 Cruiser, hanno iniziato anche a esplorare il mondo dei designer indipendenti, che sono una parte imprescindibile di questo particolare universo. Così, dall'opera di Roland Sands è nata la la R 18 Dragster, un esemplare unico costruito intorno all'imponente big boxer. Come spiega istantaneamente il nome, questa BMW è stata creata pensando alle gare di accelerazione, che negli Stati Uniti sono popolari dai tempi in cui è stato inventato il motore a scoppio. Sands, che è nato e cresciuto a Long Beach e che ha una carriera di pilota alle spalle - nel 1998 ha vinto il titolo americano delle 250 GP - prima di diventare un customizer di fama mondiale, ha instillato nella R 18 Dragster tutto lo stile della California. Continua su La Stampa
Follow me on instagram -- Alessandro Vai
giovedì 13 agosto 2020
5 auto Euro 6 da comprare con gli incentivi
Ecco 5 auto Euro 6 da comprare con gli incentivi. Il Decreto Rilancio è stato approvato anche alla Camera - 159 voti favorevoli e 121 contrari - dopo essere passato in Senato. Adesso mancano solo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e i relativi decreti attuativi. Se non ci saranno intoppi, gli incentivi saranno disponibili dal 1° agosto; per ora sono stati stanziati solo 50 milioni di euro, ma si parla già di fare salire i fondi disponibili a 1 miliardo di euro. Gli incentivi riguardano sia le auto elettriche, sia le ibride plug-in, che tutte le benzina e Diesel, a patto che abbiano emissioni fino a 110 g/km e non costino più di 40.000 euro +IVA, cioè 48.800 euro. Ma come funziona? Chi acquisterà un’auto nuova benzina o diesel dal 1° agosto potranno beneficiare di un incentivo all’acquisto di 750 euro senza rottamazione e di 1.500 euro in caso di rottamazione di un veicolo di almeno 10 anni. Tutto questo a patto che il venditore applichi uno sconto extra sul prezzo di listino di almeno 2.000 euro in caso di rottamazione oppure di 1.000 euro senza rottamazione portando il vantaggio teorico a, rispettivamente, 3.500 e 1.750 euro. Inoltre è stato potenziato l'ecobonus: per le ibride plug-in - emissioni di CO2 tra 21 e 60 g/km e prezzo massimo di 50.000 euro - l’incentivo ammonterà a 3.500 euro senza rottamazione o a 6.500 euro con rottamazione. Per le elettriche, invece, si sale rispettivamente a 6.000 o 10.000 euro, con emissioni fino a 20 g/km e prezzo massimo di 61.000 euro. Dunque, ecco 5 auto Euro 6 da comprare con gli incentivi. Continua su GQ
Follow me on instagram -- Alessandro Vai
Iscriviti a:
Post (Atom)