venerdì 3 luglio 2020

L'Audi A3 Sportback è sempre una certezza

La nuova Audi A3 Sportback è arrivata e, dopo avervela raccontata nei mesi scorsi, oggi l'abbiamo provata. Osservandola dal vero si apprezzano le nuove proporzioni e il design che non è mai stato così sportivo, se non sulle varianti sportive. Ora la compatta di Ingolstadt ha una presenza più aggressiva dal punto di vista del look, replicando su dimensioni maggiori quello che è già stato fatto sulla piccola A1. Ma il salto più grande rispetto alla generazione precedente si nota all'interno, dove la nuova Audi A3 Sportback stacca nettamente la maggior parte delle concorrenti. La scelta dei materiali, piuttosto hi-tech, e il loro accoppiamento, rasentano la perfezione e insieme alla parte centrale della plancia in stile «black panel», contribuiscono a creare un certo effetto wow che è difficile da contenere. E questo avviene anche senza la strumentazione optional, ma basta già il Digital Cockpit di serie. Quando poi si inizia a esplorare il sistema di infotainment si rimane colpiti dalla velocità di esecuzione della piattaforma MIB 3, in cui la potenza di calcolo è stata decuplicata. Per chi ama parlare con la propria auto c'è anche il comando vocale intelligente, che si aggiunge all’app myAudi con cui connettersi all’ecosistema digitale del brand e collegare senza soluzione di continuità lo smartphone. Si possono bloccare o sbloccare da remoto le portiere, individuare il parcheggio dove si trova l'auto e altro ancora. Poi c'è il protocollo Car-to-X, con cui la A3 sfrutta l’intelligenza collettiva della flotta Audi per avere informazioni di utilità e sicurezza. Insomma, un mondo tutto da scoprire. Continua su GQ

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giovedì 2 luglio 2020

Bosch, nonostante il Codiv-19 l’impegno in Italia resta invariato

"Con tutto quello che è successo, prima di parlare di previsioni per il bilancio di fine anno dobbiamo capire come si chiuderà il primo semestre e poi valutare l'andamento dopo il periodo estivo. In ogni caso, a livello di gruppo, auspichiamo di poter chiudere l'anno in pareggio". Così Fabio Giuliani, General Manager del gruppo Bosch in Italia, delinea il 2020 della filiale italiana della multinazionale tedesca, durante la conferenza annuale sui dati di bilancio. L'anno in corso, dunque, nel migliore dei casi sarà stagnante, dopo un 2019 che ha visto il volume di affari italiano contrarsi dell'8,4%, a 2,25 miliardi di euro, rispetto a quello dell'anno precedente. Un risultato determinato dalla forte contrazione dei mercati di riferimento, in particolare per il settore automotive. Continua su La Stampa

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mercoledì 1 luglio 2020

Arrivano scooter e monopattino elettrici Seat

Arrivano scooter e monopattino elettrici Seat, si chiamano Seat Mó eScooter 125 e Seat SEAT Mó eKickScooter 65. Il primo è equiparabile a un classico scooter 125 cc di cilindrata, mentre il secondo è un monopattino elettrico. Entrambi portano a battesimo il nuovo marchio della casa spagnola, cioè un'unità strategica di business dedicata alla mobilità urbana, e sono stati presentati a Casa Seat. «Un edificio iconico, un luogo da cui guardiamo il futuro. È la nostra sede nel cuore di Barcellona, che intendiamo convertire in un hub di mobilità urbana di riferimento», ha spiegato Carsten Isensee, Presidente di Seat, a cui ha fatto eco Wayne Griffiths, responsabile di vendite e marketing. «Con Seat Mó vogliamo rendere la mobilità individuale accessibile per tutti e Casa Seat sarà il suo centro di operazioni. Barcellona sarà il laboratorio di prove per lo sviluppo di soluzioni di mobilità urbana da esportare al resto del mondo». I due veicoli offrono prospettive diverse in risposta alle necessità di mobilità, sottolineando la continua evoluzione degli spostamenti metropolitani, in un contesto in cui le auto non sempre sono la soluzione più adatta. Ecco quindi le caratteristiche di scooter e monopattino elettrici Seat. Continua su GQ

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martedì 30 giugno 2020

“Le grand Rendez-Vouz”, il nuovo cortometraggio di Lelouch ha per protagonisti Leclerc e la Ferrari SF90 Stradale

Per tutti gli appassionati cinema e motori, “C'était un rendez-vous” di Claude Lelouch girato nel 1976 è un cortometraggio semplicemente mitico. Vale sempre la pena rivederlo: un'auto sfreccia all'alba in una Parigi estiva e quasi deserta. La scusa della folle corsa è quella di raggiungere una misteriosa donna per un appuntamento. Continua su La Stampa

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lunedì 29 giugno 2020

Ford Kuga Plug-In Hybrid, il futuro è adesso

Guidare la Ford Kuga Plug-In Hybrid è come fare un passo direttamente nel futuro. Il suo sistema ibrido, infatti, ha una serie di caratteristiche che nell'uso quotidiano si rivelano davvero intelligenti. Ma andiamo con ordine. Quella che abbiamo guidato è la terza generazione di uno dei SUV medi più apprezzati in Europa. Rispetto al precedente lo stile è molto più personale e dinamico, condividendo gli stessi canoni della Puma e della nuova Focus. Si tratta, dunque, di un modello completamente inedito, che alza l'asticella in termini di efficienza, tecnologia e sicurezza. Dell'ampia scelta di motori e delle caratteristiche dimensionali vi abbiamo già raccontato qui e oggi ci concentriamo su quello più innovativo, ovvero l'ibrido plug-in, che peraltro Ford porta sul mercato europeo per la prima volta. Il powertrain è composto da un 4 cilindri a benzina aspirato a cilclo Atkinson da 2,5 litri di cilindrata e da un motore elettrico; la potenza complessiva del sistema è di 225 CV, il cambio è automatico a variazione continua e la batteria agli ioni di litio ha 14,4 kW di capacità, di cui 10,6 a disposizione del guidatore. Questa è la teoria, mentre la pratica significa che, oltre a fare il pieno di benzina, potete ricaricare la batteria della Ford Kuga Plug-In Hybrid direttamente in garage, attaccandola alla presa domestica. In 6 ore si fa il "pieno" che è sufficiente per percorrere 56 km senza usare una goccia di carburante, addirittura 68 se si gira solo in città. Continua su GQ

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domenica 28 giugno 2020

Ibrido e a metano, la formula del super-risparmio

Risparmio ed efficienza al massimo, consumi ed emissioni al minimo. È il sogno di molti automobilisti "macinatori" di chilometri ma anche quello di molti ingegneri e di molti manager. Attualmente il mercato non propone una soluzione che sia migliore di tutte le altre in modo assoluto. Benzina, diesel, elettrico, ibrido e bi-fuel sono tecnologie che danno ognuna il meglio di sé in contesti specifici, a seconda dell'auto dove sono montati, del suo prezzo, del tipo di utilizzo e della presenza di incentivi. Un ulteriore passo in avanti potrebbe arrivare dal mettere insieme in modi inediti le soluzioni che già conosciamo; in questo caso specifico, ibrido e gas naturale, per creare una specie di super-ibrido. Non si tratta di un'auto che si possa già comprare in concessionaria, ma di un modello di serie su cui è stato montato un sistema aftermarket: una Toyota C-HR Hybrid 1.8, su cui è stato installato un sistema a doppia alimentazione che funziona con benzina e metano. Continua su La Stampa

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sabato 27 giugno 2020

Johnny Depp e le sue auto più belle

Johnny Depp non è uno di quei divi che cambiano una supercar al mese, ma negli anni ha concentrato le sue attenzioni su alcuni modelli particolari. Del resto sappiamo benissimo che l'attore di Owensboro (Kentucky) non è certo un personaggio banale, anzi. I suoi primi 57 anni di vita (li compie il 9 giugno) sono stati piuttosto tormentati, alternando grandi successi a momenti personali difficilissimi, non ultimo quello successivo al divorzio con la moglie Amber Heard. Anche la sua carriera, dopo la fortunatissima saga dei Pirati dei Caraibi sembra arrivata a un punto di stallo, non tanto per i film usciti ma per la qualità delle sue performance come attore. È da un po' di tempo, in effetti, che non lo vediamo in grande spolvero, con quella unicità che lo contraddistingueva ai tempi di Donnie Brasco, Edward Mani di forbice o Sleepy Hallow. Di recente Depp è tornato all'attenzione dei media per aver aperto il suo account Instagram e in breve tempo ha guadagnato oltre 5 milioni di follower, pur avendo pubblicato solo nove post. In attesa di conoscere le sue prossime mosse, vediamo quali sono le auto di Johnny Depp. Continua su GQ

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