mercoledì 17 giugno 2020

Hovding 3, il casco-airbag che viene dalla Svezia e protegge i ciclisti

Un airbag al posto del casco per andare in bicicletta. Si chiama Hovding e arriva dalla Svezia. Probabilmente i ciclisti urbani più assidui lo conoscono già, perché quella in commercio attualmente è la terza generazione del casco-airbag, che è stato lanciato sul mercato nel 2010 e aggiornato nel 2015. Nello stesso anno le due fondatrici Anna Haupt e Terese Alstin hanno lasciato la compagnia, esattamente dopo dieci anni dalla sua costituzione. Tutto era iniziato grazie al master in industrial design che le due svedesi hanno svolto alla facoltà di ingegneria dell'Università di Lund. Il primo prototipo di Hovding era infatti la tesi del loro master. Nel frattempo il casco-airbag è diventato un prodotto maturo e una valida alternativa ai caschi tradizionali per biciclette. Gode dell'omologazione CE e secondo molti test indipendenti è il dispositivo di protezione più sicuro che un ciclista possa indossare. Continua su La Stampa

Follow me on instagram -- Alessandro Vai

martedì 16 giugno 2020

Il Museo Alfa Romeo riapre al pubblico per i 110 anni del Marchio

Un giro al Museo Alfa Romeo è quello che ci vuole per riconciliarsi con la bellezza delle automobili dopo questi mesi di lockdown. Si potrà fare dal prossimo 24 giugno, una data speciale, perché coincide con il 110° anniversario dalla fondazione. Da quel giorno e fino a domenica 28 giugno il Museo resterà aperto con il consueto orario 10-18 tutti i giorni. Dalla settimana successiva, invece, il calendario di apertura verrà temporaneamente modificato e le visite saranno possibili nelle giornate di sabato e domenica, sempre dalle 10 alle 18. Un giro al Museo Alfa Romeo è quello che ci vuole, anche perché c'è una bella sorpresa per i visitatori. Oltre a visitare l’esposizione permanente, si potrà accedere per la prima volta ad aree finora chiuse al pubblico e fuori dal percorso museale: i due piani dell’ex Centro Direzionale di Arese dove è conservata la Collezione, ovvero il backstage del Museo, che comprende altre 150 vetture, decine di motori stradali, aeronautici e marini, centinaia di modellini, trofei, oggetti d’arte, accessori e anche un motoscafo da gara e molto altro. Continua su GQ

Follow me on instagram -- Alessandro Vai

lunedì 15 giugno 2020

Fiat Nuova 500, dopo la cabrio, l’elettrica è anche in versione berlina

Dopo la cabriolet arriva anche la versione con il tetto chiuso, ma il nome non cambia. Stiamo parlando della Nuova Fiat 500 nell’edizione a tiratura limitata "La Prima", ovvero la prima citycar 100% elettrica di Fca. Il prezzo scende di 3.000 euro, da 37.900 a 34.900 euro - a cui vanno sottratti gli incentivi, 4.000 euro senza rottamazione e 6.000 euro in caso di rottamazione - ma cambia la formula di prenotazione. Continua su La Stampa

Follow me on instagram -- Alessandro Vai

domenica 14 giugno 2020

BMW Serie 4 Coupé, eleganza dinamica

La BMW Serie 4 Coupé è una delle ultime esponenti di un genere di auto in via di estinzione, le coupé sportive per la vita di tutti i giorni (le supercar sono dunque escluse) con quattro posti, anche se quelli posteriori impongono qualche sacrificio. La nuova generazione ribadisce l'impegno della casa bavarese su questo genere di auto e porta al debutto il nuovo design del frontale, che sicuramente farà discutere. Ma del resto la nuova BMW Serie 4 Coupé ha un carattere più definito rispetto alla precedente: il baricentro è 21 millimetri più basso, la carreggiata dell'asse posteriore 23 millimetri più larga rispetto all'ultima Serie 3 e la distribuzione del peso è 50:50. Lo stile dell'abitacolo, invece, è incentrato sull'esperienza di guida sportiva, con il tradizionale orientamento verso il conducente che dispone di una strumentazione completamente digitale da 10,25 pollici e di un alto touchscreen sulla console centrale. Il climatizzatore automatico a tre zone è di serie e in opzione si può avere il tetto scorrevole in vetro con superficie trasparente, insieme al sistema audio surround Harman Kardon. Continua su GQ

Follow me on instagram -- Alessandro Vai

sabato 13 giugno 2020

Aston Martin DB5, il ritorno di «Goldfinger»

La Aston Martin DB5 è senza dubbio una delle auto più famose del mondo, di quelle che anche chi non sa nulla di automobili è in grado di riconoscere o di associare a qualcosa, in questo caso 007. La coupé inglese, infatti, è l'auto per eccellenza di James Bond, che l'ha guidata per la prima volta nel 1964 nel mitico Goldfinger. La Aston Martin DB5 era appena arrivata sul mercato; un'apparizione piuttosto fugace, visto che è stata prodotta solo dal 1963 al 1965 e in meno di 900 esemplari. Ma l'immortalità non ha nulla a che fare con il tempo di esposizione, quanto piuttosto sulla qualità di quest'ultimo. La DB5 ne è un esempio perfetto e la sua fama cinematografica lo è ancor di più. Fama che a Gaydon hanno deciso di sfruttare, creando una copia perfetta dell'auto che l'agente segreto al servizio di Sua Maestà guida in Goldfinger. Una vera replica, ma aggiornata con una serie di tecnologie moderne che ne aumentino la qualità e la rendano più affidabile. Un'operazione ad alto tasso nostalgia in cui sono sono stati coinvolti anche la EON Production, ovvero la compagnia che produce tutti i film di 007, e il premio Oscar Chris Corbould, cioè il supervisore degli effetti speciali delle pellicole di Bond che è stato responsabile per tutte le modifiche. Continua su GQ

Follow me on instagram -- Alessandro Vai

venerdì 12 giugno 2020

Marcello Mereu, l'haute detailer

Marcello Mereu è un personaggio unico, uno di quelli che portano avanti la storia del genio italiano, commistione unica di creatività, idee innovative e arte di arrangiarsi. Marcello Mereu ha inventato una professione nuova, l'haute detalier, e se non sapete cos'è, vuol dire che non siete appassionati di auto d'epoca. Ma non c'è problema, perché ve lo spiega direttamente lui «L'haute detailing è l'evoluzione del car detailing, che sale a un livello più alto. Si tratta di curare l'auto nel modo migliore possibile, sia all'interno che all'esterno. È una pratica nata nel contesto dei concorsi di bellezza per auto classiche, dove tutto deve essere eccellente. Pulizia, lucidatura della carrozzeria, piccolo restauro degli interni, cura dei materiali e dei vetri. Ogni parte dell'auto ha bisogno di attenzioni diverse». In altre parole, Marcello è una specie di "medico estetico" dell'automobile - come lui stesso ama definirsi - e le sue pazienti appartengono solitamente a collezionisti, visto che negli anni si è specializzato nelle auto d'epoca e nelle cosiddette youngtimer, cioè le auto con circa 15-25 anni sulle spalle. E pensare che prima di prendersi cura delle automobili, Marcello faceva tutt'altro. Continua su GQ

Follow me on instagram -- Alessandro Vai

giovedì 11 giugno 2020

La Land Rover Defender conquista la Namibia

La Land Rover Defender va alla conquista della Namibia, per superare i propri limiti. Un viaggio duro e pieno di imprevisti, raccontato attraverso l’emozione delle immagini da @FranckReporter, fotografo d’avventura e Ambassador del marchio britannico. La nuova Land Rover Defender, che dopo 70 anni di onorata carriera è stata reinventata completamente, ha una capacità inarrestabile: le tecnologie off-road, la capacità di guado e la robustezza estrema la rendono perfetta per scoprire i luoghi più remoti del Nord della Namibia e non solo. Per raccontare l’anima della Land Rover più dura e pura, insieme alla voglia di libertà che spinge ad andare sempre oltre i propri limiti, Francesco Salvaggio ha ritratto una delle aree più selvagge e incontaminate di tutta l'Africa. La spedizione si è addentra nell'entroterra della Skeleton Coast, attraverso un’area che ricopre circa 50,000km², alla scoperta di un terreno montuoso aspro conosciuto dalla tribù degli Himba con il nome di Kaokoland. Questa zona è anche il rifugio per il rinoceronte nero, una specie ad alto rischio di estinzione, per la giraffa ed è famoso per i suoi elefanti del deserto. La zona ospita la tribù semi-nomade degli Himba: uno degli ultimi popoli dell'Africa non ancora influenzato dallo stile di vita occidentale. Continua su GQ


Follow me on instagram -- Alessandro Vai