sabato 13 giugno 2020

Aston Martin DB5, il ritorno di «Goldfinger»

La Aston Martin DB5 è senza dubbio una delle auto più famose del mondo, di quelle che anche chi non sa nulla di automobili è in grado di riconoscere o di associare a qualcosa, in questo caso 007. La coupé inglese, infatti, è l'auto per eccellenza di James Bond, che l'ha guidata per la prima volta nel 1964 nel mitico Goldfinger. La Aston Martin DB5 era appena arrivata sul mercato; un'apparizione piuttosto fugace, visto che è stata prodotta solo dal 1963 al 1965 e in meno di 900 esemplari. Ma l'immortalità non ha nulla a che fare con il tempo di esposizione, quanto piuttosto sulla qualità di quest'ultimo. La DB5 ne è un esempio perfetto e la sua fama cinematografica lo è ancor di più. Fama che a Gaydon hanno deciso di sfruttare, creando una copia perfetta dell'auto che l'agente segreto al servizio di Sua Maestà guida in Goldfinger. Una vera replica, ma aggiornata con una serie di tecnologie moderne che ne aumentino la qualità e la rendano più affidabile. Un'operazione ad alto tasso nostalgia in cui sono sono stati coinvolti anche la EON Production, ovvero la compagnia che produce tutti i film di 007, e il premio Oscar Chris Corbould, cioè il supervisore degli effetti speciali delle pellicole di Bond che è stato responsabile per tutte le modifiche. Continua su GQ

Follow me on instagram -- Alessandro Vai

venerdì 12 giugno 2020

Marcello Mereu, l'haute detailer

Marcello Mereu è un personaggio unico, uno di quelli che portano avanti la storia del genio italiano, commistione unica di creatività, idee innovative e arte di arrangiarsi. Marcello Mereu ha inventato una professione nuova, l'haute detalier, e se non sapete cos'è, vuol dire che non siete appassionati di auto d'epoca. Ma non c'è problema, perché ve lo spiega direttamente lui «L'haute detailing è l'evoluzione del car detailing, che sale a un livello più alto. Si tratta di curare l'auto nel modo migliore possibile, sia all'interno che all'esterno. È una pratica nata nel contesto dei concorsi di bellezza per auto classiche, dove tutto deve essere eccellente. Pulizia, lucidatura della carrozzeria, piccolo restauro degli interni, cura dei materiali e dei vetri. Ogni parte dell'auto ha bisogno di attenzioni diverse». In altre parole, Marcello è una specie di "medico estetico" dell'automobile - come lui stesso ama definirsi - e le sue pazienti appartengono solitamente a collezionisti, visto che negli anni si è specializzato nelle auto d'epoca e nelle cosiddette youngtimer, cioè le auto con circa 15-25 anni sulle spalle. E pensare che prima di prendersi cura delle automobili, Marcello faceva tutt'altro. Continua su GQ

Follow me on instagram -- Alessandro Vai

giovedì 11 giugno 2020

La Land Rover Defender conquista la Namibia

La Land Rover Defender va alla conquista della Namibia, per superare i propri limiti. Un viaggio duro e pieno di imprevisti, raccontato attraverso l’emozione delle immagini da @FranckReporter, fotografo d’avventura e Ambassador del marchio britannico. La nuova Land Rover Defender, che dopo 70 anni di onorata carriera è stata reinventata completamente, ha una capacità inarrestabile: le tecnologie off-road, la capacità di guado e la robustezza estrema la rendono perfetta per scoprire i luoghi più remoti del Nord della Namibia e non solo. Per raccontare l’anima della Land Rover più dura e pura, insieme alla voglia di libertà che spinge ad andare sempre oltre i propri limiti, Francesco Salvaggio ha ritratto una delle aree più selvagge e incontaminate di tutta l'Africa. La spedizione si è addentra nell'entroterra della Skeleton Coast, attraverso un’area che ricopre circa 50,000km², alla scoperta di un terreno montuoso aspro conosciuto dalla tribù degli Himba con il nome di Kaokoland. Questa zona è anche il rifugio per il rinoceronte nero, una specie ad alto rischio di estinzione, per la giraffa ed è famoso per i suoi elefanti del deserto. La zona ospita la tribù semi-nomade degli Himba: uno degli ultimi popoli dell'Africa non ancora influenzato dallo stile di vita occidentale. Continua su GQ


Follow me on instagram -- Alessandro Vai

mercoledì 10 giugno 2020

L'auto dopo il coronavirus

Un calo dell’83%, e poi un altro tonfo prossimo al 100%. È quello che è successo al mercato automobilistico italiano in due mesi di lockdown causato dal coronavirus, con le vendite di auto nuove piombate vicino allo zero. Un botto che è risuonato come un’eco funerea in tutte le concessionarie italiane che dal 9 marzo hanno dovuto chiudere i battenti. In due mesi sono sparite più di 350.000 auto rispetto al 2019, perché non sono state acquistate, consegnate, targate o addirittura prodotte. In Italia ci sono circa 1.500 imprese − incluse quelle che trattano veicoli commerciali − operanti in questo settore, che vale 80 miliardi ogni anno e dà lavoro a oltre 160.000 persone. Un comparto strategico per il Paese che adesso naviga a vista, nella speranza di un rimbalzo degli acquisti che comunque non riporterà mai indietro le lancette del tempo. Continua su GQ

Follow me on instagram -- Alessandro Vai

martedì 9 giugno 2020

Lo storico dirigibile Goodyear ritorna in Europa per seguire il motorsport

La storia del dirigibile Goodyear inizia alla fine dell'Ottocento, precisamente nel 1898, quando ad Akron (Ohio) viene fondata The Goodyear Tire & Rubber Company. Il business principale fu subito quello degli pneumatici, ma la neonata azienda americana decise di entrare anche nel settore aeronautico e in quello delle "aeronavi". Il primo dirigibile nacque proprio per motivi pubblicitari, per solcare i cieli americani e raggiungere una serie di località remote, dove era difficile avere visibilità in altri modi. Continua su La Stampa

Follow me on instagram -- Alessandro Vai

lunedì 8 giugno 2020

Vacanze 2020, 5 macchine per il road trip dei sogni


Vacanze 2020: ecco cinque mezzi per l'estate, per partire con chi vuoi. Con l'inizio della fase 2, l'esplosione della primavera e l'arrivo dei primi caldi è tempo di iniziare a pensare alle vacanze estive. Non ci sono molto certezze riguardo ai viaggi, specie per quanto riguarda quelli fuori dall'Italia: ecco perché organizzarsi entro i confini nazionali. Mare, montagna, laghi, paesini, città d'arte. Il menu è ricco e si può applicare praticamente a tutte le regioni italiane. Si tratta solo di scegliere quella preferita, poi la meta e infine abbinare il mezzo giusto. In Italia ci sono tantissime strade mozzafiato, che portano a scoprire paesaggi stupendi, da quelli più famosi a quelli noti solo ai locali, che è ancora più bello trovare. Tutto questo senza contare quello che offre la natura, in maniera più o meno organizzata: ci sono i luoghi selvaggi adatti ai veri avventurieri ma anche quelli più organizzati, dove le attività sono inserite in strutture di alto livello. Insomma, basta solo scegliere e poi andare. Ecco quindi 5 mezzi per l'estate, per partire con chi vuoi! Continua su GQ

Follow me on instagram -- Alessandro Vai

domenica 7 giugno 2020

Fase 3, le regole per i viaggi in auto: alcuni sedili vanno lasciati vuoti

L'autocertificazione per gli spostamenti è ormai un ricordo. Dal 3 giugno per spostarsi tra una regione e l'altra non serve più e inoltre i confini nazionali sono stati riaperti, pur con alcuni distinguo. Ufficialmente siamo ancora in Fase 2, ma questi cambiamenti - indicati nel DPCM del 17 maggio scorso - ci portano di fatto all'inizio della Fase 3. Questo, però, non vuol dire che siamo rientrati in possesso di tutte le libertà che avevamo prima nei viaggi in macchina. In molti casi, infatti, i cinque posti non possono essere ancora utilizzati. Vediamo come e perché. Il principio di base è sempre quello del distanziamento sociale, che però non si applica quando le persone vivono sotto lo stesso tetto. Quindi i famigliari conviventi possono occupare tutti i sedili di cui è dotata un'auto. Continua su La Stampa

Follow me on instagram -- Alessandro Vai