martedì 26 maggio 2020

Dacia, il low cost che piace compie 15 anni

Non ci sono molte storie di successo nel mercato dell'auto degli ultimi venti anni. Qualche costruttore è scomparso, qualcuno si è ripreso e altri ancora provano a rivoluzionare l'automotive. Ma non sono molti quelli che possono dire di aver creato un brand da zero e averlo portato a giocare un ruolo di primo piano in Europa. Anzi, in verità ce n'è soltanto uno, si chiama Dacia ed è la scommessa vinta del gruppo Renault, che nel 1999 ha acquisito il marchio rumeno con un'idea chiara: avvalersi delle competenze e della posizione geografica per commercializzare nei Paesi dell’Est, in quel periodo in piena ricostruzione, la berlina 3 volumi più economica del mercato. Un piano molto ambizioso che ha spinto i francesi a progettare a "costo obiettivo”,  cioè invertendo la logica tradizionale: senza compromettere l’affidabilità e la sicurezza, risparmiare diventa la linea guida principale in tutte le fasi di progettazione. Continua su La Stampa

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lunedì 25 maggio 2020

Nissan GT-R50 by Italdesign, stile italiano e anima giapponese

La Nissan GT-R50 by Italdesign è pronta a ruggire. Dopo una lunga attesa, dovuta alla particolarità del progetto che ha richiesto una gestazione piuttosto lunga, Italdesign ha presentato al circuito "Tazio Nuvolari" di Cervesina, la prima Nissan GT-R50 by Italdesign della serie limitata a 50 esemplari, uno per ogni anno da celebrare. Il mezzo secolo è sia quello della GT-R stessa, vera istituzione tra le sportive del Sol Levante il cui modello originale arrivò sul mercato nel 1969, sia quello dell'atelier fondato da Giorgetto Giugiaro che, sebbene da qualche anno sia di proprietà del Gruppo Volkswagen, continua a svolgere progetti indipendenti. Questa originale collaborazione italo-giapponese è stata avviata nel 2018 con la realizzazione di un prototipo, che però ha raccolto così tanto successo da fare decidere le due aziende di avviare la produzione della versione stradale limitata. Continua su GQ.

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domenica 24 maggio 2020

Tech e Auto Monopattini elettrici, ecco le regole definitive per circolare

I monopattini elettrici (anche segway, hoverboard, monowheel) hanno finalmente delle regole definitive, sia per quanto riguarda l'omologazione che per la circolazione. Questo, dopo che negli scorsi mesi la situazione è cambiata non una, ma due volte. In linea generale sono stati equiparati alle biciclette, ma questo non vuol dire che si può fare tutto quello che si vuole, visto che ci sono anche delle sanzioni in caso di uso scorretto. Ma andiamo con ordine. Le nuove regole sono state ufficializzate nella circolare esplicativa del Servizio della Polizia Stradale del 9 marzo 2020. Ci troviamo sempre all'interno della sperimentazione definita dalla legge 28 febbraio 2020, n. 8, che ha convertito con modificazioni il decreto-legge cosiddetto «decreto milleproroghe», ma i termini sono stati prolungati fino al 27 luglio 2022. Quindi, per almeno un paio d'anni, le regole dovrebbero rimanere queste. Continua su GQ

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sabato 23 maggio 2020

Tornare in moto dopo il lockdown, le regole da seguire per il giro della domenica

Con l'inizio della Fase 2 e la scomparsa dell'autocertificazione per gli spostamenti all'interno della propria regione - rimane per quelli extra-regionali - si può anche tornare in moto, per motivi che non siano strettamente necessari, come andare a fare la spesa. Insomma, il classico "giro della domenica" è di nuovo consentito, pur con alcune limitazioni e indicazioni da tenere a mente, vediamo quali. Continua su La Stampa

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venerdì 22 maggio 2020

La mobilità del futuro secondo Bosch

La mobilità del futuro, secondo Bosch, è una sfida tutta da affrontare. Secondo il Forum Internazionale dei Trasporti, la circolazione delle persone aumenterà di circa il 50% a livello globale, considerando il periodo tra il 2015 e il 2030. Entro il 2050 poi, oltre 6 miliardi di persone vivranno nelle megalopoli e il traffico, è destinato a triplicarsi. A questo va aggiunto l'aumento delle consegne dovute al commercio online che alimenterà ulteriormente la congestione nei centri delle città. In altre parole, più traffico e maggiore densità della popolazione comporteranno un peggioramento della qualità dell'aria. E proprio l'attenzione all'inquinamento è una priorità di Bosch, che ogni anno investe circa 400 milioni di euro nella mobilità a zero emissioni. «Il percorso che porterà a una mobilità priva di emissioni deve essere neutrale dal punto di vista tecnologico. È l’unico modo per rendere la mobilità sostenibile e accessibile al grande pubblico», è il pensiero di Volkmar Denner, CEO di Bosch. La mobilità del futuro secondo Bosch, dunque, è fatta da un mix di tecnologie: nel 2030, tre quarti dei nuovi veicoli saranno ancora dotati di motore tradizionale, alcuni supportati dal sistema a 48 volt o un ibrido plug-in. Continua su GQ

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giovedì 21 maggio 2020

Porsche 911 Targa, unica e inimitabile

La nuova Porsche 911 Targa è pronta al debutto e con lei l'offerta di carrozzerie disponibili sulla coupé si Zuffenhausen sarà tripla. Ma prima di parlare della nuova arrivata vale la pena fare un piccolo passo in dietro. La carrozzeria Targa, infatti, è una prerogativa della 911 sin dal 1965, quando uscì la prima versione che la Casa stessa presentava come una «cabriolet sicura grazie al roll-bar». In effetti, con i materiali di quell'epoca le auto senza tetto non erano così rigide e protettive, men che mai in caso di ribaltamento. In ogni caso la soluzione piacque moltissimo, tanto che per lunghi anni fu l'unica alternativa per avere una 911 da guidare a cielo aperto. La prima Carrera Cabrio, infatti, arrivò sul mercato solo nel 1982. Nel frattempo le fortune delle 911 Targa continuarono fino al grande salto generazionale della 996 - quella con il motore raffreddato a liquido e i fari a forma di uovo al tegamino - con cui l'opzione Targa si trasformò solo in un tetto apribile panoramico. Fortuna che dalla serie 991 in poi i tedeschi hanno deciso di investire seriamente su questa opzione, inventando un nuovo meccanismo tanto bello quanto spettacolare, che è arrivato con le dovute evoluzioni anche sulla nuova Porsche 911 Targa. Continua su GQ

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mercoledì 20 maggio 2020

Volkswagen Golf GTI, l’ottava generazione diventa più sportiva

Un po' più sportiva, ma sempre centrata intorno all’equilibrio che la distingue da sempre. È questa la carta di identità della nuova Golf GTI, a cui ovviamente si aggiungono tutte le altre novità della Golf di ottava generazione, a partire dall'architettura elettronica inedita che porta con sé la strumentazione digitale con display da 10,25 pollici e il sistema di infotainment con diagonale da 8 pollici con integrati i servizi mobili online e funzioni come We Connect e We Connect Plus. Continua su La Stampa

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