sabato 9 maggio 2020

Veicoli storici, ripartite officine e compravendite. Asi: perso mezzo miliardo di euro

Tra le tante attività che sono ripartite lunedì 4 maggio a seguito del DPCM del 26 aprile, ce ne sono anche molte connesse al settore del motorismo storico. Dalla fabbricazione di articoli in gomma, plastica e metallo alle officine di riparazione, dal commercio di autoveicoli alle segreterie di molte associazioni. Era una ripartenza molto attesa, visto che l'emergenza Covid-19 non ha bloccato soltanto la filiera dell'automotive "nuovo", ma anche di quello storico. Continua su La Stampa

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venerdì 8 maggio 2020

David Beckham e le sue auto da urlo

Quali sono le auto di David Beckham? Il divo britannico, tanto famoso per il suo passato di calciatore, quanto per la sua immagine pubblica extra calcio e per essersi sposato con l'ex Spice Girls Victoria Adams, ha sempre avuto una passione per le automobili. Tutto è iniziato quando era una giovane promessa del Manchester United e il compagno di squadra Ryan Giggs gli ha venduto una Ford Escort per 6.000 sterline. Poi, alla prima firma di un contratto importante con uno sponsor (Adidas) il numero 7 dei Red Devils è salito di categoria, regalandosi una BMW M3. Da lì in poi Beckham ha avuto molte auto diverse e di varie tipologie, dalle supercar ai SUV, senza dimenticare le moto. Tra le più famose che ha avuto ci sono una versione Cafè Racer della BMW R80, la Ducati Desmosedici RR e la Triumph Scrambler, ma la sua preferita in assoluto resta la Confederate F131 Hellcat, cioè una custom americana costruita interamente a mano che Beckham usava a Los Angeles durante la sua esperienza con i L.A. Galaxy. Vediamo dunque quali sono le auto di David Beckham. Continua su GQ

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giovedì 7 maggio 2020

Come rimettere in moto l'auto (che è ferma da 2 mesi)

Rimettere in moto l'auto dopo 2 mesi che è ferma potrebbe essere un problema, in modo particolare se durante questo periodo non si sono prese precauzioni. Sì, se state pensando che la batteria potrebbe essersi scaricata, avete ragione, a maggior ragione se la vostra vettura è rimasta abbandonata a sé stessa. Che sia accaduto o no dipende da così tanti fattori, che alla fine è questione di fortuna. Quindi preparatevi psicologicamente e iniziate a controllare se la batteria abbia mantenuto il minimo di potenza necessaria ad avviare il motore. Se invece è defunta, non disperate, perché c'è una soluzione che può salvarvi: collegarla attraverso gli appositi cavi alla batteria di un'altra auto. Se non avete i cavi, sappiate che li potete comprare in tutti gli ipermercati, nelle stazioni di servizio più grandi e fornite, nei negozi di accessori auto e negli autogrill. Prima di procedere a rimettere in moto l'auto dopo 2 mesi che è ferma, in ogni caso, è bene leggere il libretto di uso e manutenzione, soprattutto con le vetture più recenti che hanno impianti elettrici sofisticati. Continua su GQ

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mercoledì 6 maggio 2020

Si può andare in moto? Quante persone in ogni auto? Ecco come si guida nella Fase 2

Posso andare in moto? Per andare dove? Da solo o in due? Forse è meglio che prenda l'auto? Ecco alcuni interrogativi tra i più comuni che stanno angustiando gli italiani in questi primi giorni di fase 2. Le nuove norme stabilite dal DCPM del 26 aprile, infatti, possono generare qualche dubbio di interpretazione. Dunque, vediamo quello che si può fare e in quali casi. Continua su La Stampa

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martedì 5 maggio 2020

Promozioni auto maggio 2020, le offerte più interessanti

Le promozioni auto di maggio 2020 saranno accompagnate dalla riapertura delle concessionarie. Inizierà, infatti, la cosiddetta fase 2, in cui il lockdown inizierà ad allentarsi. Gli autosaloni hanno il codice Ateco numero 45, ovvero «Commercio all’ingrosso e al dettaglio e riparazione di autoveicoli e motoveicoli», e dunque rientrano nell'elenco delle attività che potranno ricominciare, rispettando i contenuti del Protocollo di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro, sottoscritto il 24 aprile 2020 fra il Governo e le Parti sociali. Bisogna garantire la sanificazione degli ambienti e dei veicoli in prova, il distanziamento tra le scrivanie e i divisori di plexiglass fra cliente e venditore. Riguardo alle prove su strada, si potrà scegliere tra due opzioni: una prova non accompagnato per 20-30
minuti oppure un test drive a casa (breve o lungo) con consegna dell’auto a domicilio. Ecco dunque le promozioni auto di maggio 2020. Continua su GQ

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lunedì 4 maggio 2020

Concessionarie auto, il 4 maggio si riparte

Lunedì prossimo le concessionarie riaprono in tutta Italia. Inizia la cosiddetta “Fase 2”, in cui il lockdown iniziato lo scorso 11 marzo inizierà ad allentarsi, pur nel rispetto di molte regole per evitare che i contagi ricomincino a crescere. Che cosa vorrà dire questo per tutte le attività con il codice Ateco numero 45, ovvero “Commercio all’ingrosso e al dettaglio e riparazione di autoveicoli e motoveicoli” lo spiega una nota ufficiale di Federauto, l'associazione nazionale che riunisce le concessionarie italiane. Sarà fondamentale rispettare i contenuti del Protocollo di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro, sottoscritto il 24 aprile 2020 fra il Governo e le Parti sociali. Sanificazione degli ambienti e dei veicoli in prova, distanziamento tra le scrivanie e divisori di plexiglass fra cliente e venditore. Continua su La Stampa

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domenica 3 maggio 2020

Dai rifiuti plastici ai sedili della Panda, il lavoro della Seaqual Iniziative

Che gli oceani siano pieni di plastica non è certo una novità e senza scomodare il Pacific Trash Vortex, ovvero l'isola di rifiuti grande come la Spagna che da oltre 25 anni galleggia nell'Oceano Pacifico, basta fare un salto su qualsiasi spiaggia per rendersene conto. Ripulire gli oceani è un'impresa titanica, che difficilmente trova un valore economico, oltre a quello sacrosanto di salvaguardia dell'ambiente. Ed è proprio per trovarne uno che tre anni e mezzo fa è nata Seaqual, un'iniziativa no-profit che si propone l'ambizioso obiettivo di creare valore dai rifiuti plastici che si trovano in mare, ma anche di responsabilizzare e ispirare i consumatori. Tutto questo con progetti “glocal”, perché, come ci ha raccontato il direttore generale di Seaqual Michel Chtepa, “inquinamento ed economia sono globali, ma le soluzioni sono locali”. Continua su La Stampa

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