Che gli oceani siano pieni di plastica non è certo una novità e senza scomodare il Pacific Trash Vortex, ovvero l'isola di rifiuti grande come la Spagna che da oltre 25 anni galleggia nell'Oceano Pacifico, basta fare un salto su qualsiasi spiaggia per rendersene conto. Ripulire gli oceani è un'impresa titanica, che difficilmente trova un valore economico, oltre a quello sacrosanto di salvaguardia dell'ambiente. Ed è proprio per trovarne uno che tre anni e mezzo fa è nata Seaqual, un'iniziativa no-profit che si propone l'ambizioso obiettivo di creare valore dai rifiuti plastici che si trovano in mare, ma anche di responsabilizzare e ispirare i consumatori. Tutto questo con progetti “glocal”, perché, come ci ha raccontato il direttore generale di Seaqual Michel Chtepa, “inquinamento ed economia sono globali, ma le soluzioni sono locali”. Continua su La Stampa
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domenica 3 maggio 2020
sabato 2 maggio 2020
Mini Cabrio Sidewalk, festa di primavera
La Mini Cabrio Sidewalk è un invito ad alzare la capote e catturare i primi raggi di sole, alzare gli occhi verso il cielo e ammirare lo splendore colorato del fiore di ciliegio. La natura non conosce quarantena. Anche quest'anno, l'inizio della stagione dei fiori di ciliegio è ancora una volta un segno assolutamente chiaro che la primavera è arrivata e più che mai è il simbolo di tempi a venire in cui momenti magici come la fioritura dei ciliegi potranno essere celebrati insieme e all'aperto. La Mini Cabrio Sidewalk è caratterizzata dalla vernice metallizzata Deep Laguna sviluppata appositamente per la livrea di questa edizione. È abbinata alle strisce verticali e ai cerchi in lega leggera da 17 pollici Scissor Spoke a due tonalità, entrambe peculirarità specifiche di questa versione. Continua su GQ
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giovedì 30 aprile 2020
Ford Mustang Cobra Jet 1400, prove di dragster elettrico
A livello automobilistico non c'è nulla di più inefficiente delle gare di accelerazione, una disciplina il cui indice di spettacolarità è direttamente proporzionale ai litri di benzina brucati in pochi in secondi. Una pura celebrazione di muscoli a cui tutti il resto viene sacrificato: basti pensare che il motore di un dragster è progettato per dare il massimo in circa 10 secondi, dopodiché esplode e deve essere ricostruito. Continua su La Stampa
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mercoledì 29 aprile 2020
Renault 5 Turbo, la follia degli anni Ottanta in un'auto
La Renault 5 Turbo compie 40 anni e la sua storia continua a essere incredibile. È una delle auto che riassume meglio tutte le caratteristiche salienti dell'industria automobilistica degli anni Ottanta. Il design squadrato e anabolizzato senza troppi complimenti, il motore turbo che all'epoca era una novità mondiale e quella voglia di stupire senza badare ai costi che oggi non riuscirebbe a superare la prima riunione. La Renault 5 Turbo è una supercar in miniatura costruita partendo da un'utilitaria e svolgendo l'operazione più audace possibile: spostare il motore al posteriore, al posto dei sedili dietro, rinunciando anche al bagagliaio. Una soluzione che aveva senso in un solo ambito, quello delle competizioni, e infatti la 5 Turbo è stata progettata per essere omologata nel leggendario Gruppo B, una categoria di vetture dalle prestazioni mostruose e pericolose insieme, che è stata soppressa dopo pochi anni di vita ma da cui sono scaturite alcune delle vetture più incredibili della storia (Audi Sport Quattro, Ferrari 288 GTO, Ford RS200, Lancia 037, Lancia Delta S4, Peugeot 205 T16, Porsche 959). Tornando alla piccola Renault indiavolata, il suo look è incredibile ancora oggi e sembra uscita da una storia di supereroi. Continua su GQ
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martedì 28 aprile 2020
L’insostenibile attrazione della velocità: tutti i record, obiettivo 500 km all’ora
Negli ultimi giorni ha fatto il giro del web il video di uno sconosciuto automobilista che ha spinto la sua Ferrari LaFerrari a 372 km/h (indicati dallo strumento) lungo una autobahn tedesca a tre corsie. Al di là di ogni considerazione etica - in Germania ci sono tratti senza limiti, ma quelle velocità sono pericolose a prescindere, soprattutto a causa della presenza di altri veicoli - o legale - il video sembra realizzato con uno smartphone tenuto in mano e non con una telecamera fissa - questa breve clip in cui la supercar di Maranello sprigiona tutti i suoi 963 CV sottolinea ancora una volta un tema vecchio almeno come la storia dell'auto stessa: la ricerca della massima velocità. E non stiamo parlando dei veicoli da record a forma di missile progettati per abbattere il muro del suono, ma ci riferiamo ad auto di serie che, portafogli permettendo, si possono comprare per circolare liberamente su strada, rispettando le omologazioni. Continua su La Stampa
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lunedì 27 aprile 2020
La Audi A3 Sedan vuole dimostrare che le “tre volumi” hanno ancora il loro fascino
Dopo la Sportback è la volta della Sedan. Stiamo parlando della nuova Audi A3, l'unica compatta di segmento C - insieme alla Mercedes Classe A - che ha una variante a tre volumi, cioè “con la coda”: un genere di carrozzeria da sempre molto apprezzata sul mercato americano e su quello cinese, meno in Europa. Ma l'automobilismo è un fatto culturale, dunque non c'è ragione che anche nel Vecchio Continente possa crescere l'interesse per questo tipo di vettura. Continua su La Stampa
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domenica 26 aprile 2020
Ford Kuga, ibrida e super tecnologica
La nuova Ford Kuga segna un cambio di passo per la casa americana che punta forte sull'elettrificazione con ben tre varianti ibride. Rispetto al modello che sostituisce, lo stile è molto diverso e riprende i canoni già visti con la Puma e con la nuova Focus, di cui utilizza la stessa piattaforma. La Ford Kuga, dunque, è un'auto inedita, che raccoglie tutte le sfide in termini di sostenibilità e sicurezza a cui è chiamato il mondo dell'auto. Per questo la scelta delle motorizzazioni è articolata come mai prima d'ora. Chi preferisce il Diesel può scegliere tra il 1.5 EcoBlue da 120 CV e il 2.0 EcoBlue da 190 CV (solo con trazione integrale), mentre chi vuole il benzina ha a disposizione il 1.5 EcoBoost da 150 CV. Poi ci sono gli ibridi. Si parte col più semplice "mild hybrid", cioè il 2.0 Diesel Ecoblue, che nella configurazione da 150 CV viene aiutato da generatore-alternatore collegato a una batteria agli ioni di litio di piccole dimensioni. È il cosiddetto ibrido leggero, che aiuta minimamente l'auto nello spunto iniziale e spegne il motore in decelerazione già sotto i 15 km/h. I consumi e le emissioni calano, non in modo così drastico, ma anche il prezzo non cresce troppo. Continua su GQ
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