Nella gamma Toyota mancava uno dei modelli al momento più strategici, ovvero il B-Suv. Un tipo di vettura sempre più richiesto sul mercato europeo e che permette buone marginalità, visto che può essere venduto a un prezzo sensibilmente più alto rispetto alla berlina di segmento B da cui solitamente deriva e con cui condivide moltissimo a livello meccanico. Così, con la nuova Yaris Cross Toyota copre questa mancanza anche se per vederla su strada bisognerà aspettare la metà del 2021. Continua su La Stampa
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sabato 25 aprile 2020
venerdì 24 aprile 2020
Le nuove Land Rover ibride plug-in
Le nuove Land Rover ibride plug-in erano attese da tempo e sono arrivate. Si tratta della Range Rover Evoque e della Land Rover Discovery Sport che condividono la stessa piattaforma meccanica e ora sono disponibili in versione ibrida plug-in (PHEV). È un sistema che unisce i vantaggi dell'ibrido a quelli dell'elettrico, permettendo di percorrere rispettivamente fino a 68 e 64 km senza nemmeno accendere il motore a benzina, a patto di aver ricaricato la batteria da 15 KWh a casa o in una colonnina pubblica. Le nuove Land Rover ibride plug-in si chiamano entrambe P300e, hanno la trazione integrale, il cambio automatico a 8 marce e un inedito 3 cilindri da 1.5 litri e 200 CV. Quest'ultimo lavora insieme a un altro propulsore elettrico da 109 CV - la potenza massima complessiva è di 309 CV - che è integrato nell'asse posteriore ed è alimentato da una batteria agli ioni di litio situata sotto i sedili della seconda fila. Le prestazioni delle nuove Land Rover ibride plug-in sono senza compromessi: accelerazione da 0 a 100 km/h in 6,4 secondi per l'Evoque e 6,6 per la Discovery Sport; tutte e due, inoltre, raggiungono i 135 km/h con la sola propulsione elettrica. Continua su GQ
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giovedì 23 aprile 2020
Con una Yamaha R1 al Polo Nord, la folle impresa di un motociclista olandese
Che il variegato mondo del motociclismo sia pieno di folli non è certo una novità. Le due ruote hanno ispirato da sempre qualsiasi tipo di avventura, risolvendo l'equazione "posti più lontani da raggiungere" con "mezzi assurdi e incredibili" in modi assai diversi tra loro. Uno di questi è quello immaginato da Sjaak Lucassen, quasi cinquantenne olandese, che ha deciso di raggiungere il Polo Nord con una motocicletta e non con una qualunque, bensì con una Yamaha R1, cioè una supersportiva progettata per i cordoli dei circuiti. Continua su La Stampa
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mercoledì 22 aprile 2020
La Ford Mustang è la sportiva più venduta al mondo
La Ford Mustang è sul tetto del mondo anche nel 2019. La sportiva americana, infatti, è stata l'auto sportiva globalmente più venduta lo scorso anno, grazie ai 102.090 esemplari totalizzati, di cui 9.900 in Europa. Un successo che dura da 56 anni e che non accenna ad arrestarsi. Un cavallo di razza, piccolo, robusto e veloce. Da più di mezzo secolo galoppa sul cofano della sportiva a stelle e strisce, con la criniera al vento e un profilo inconfondibile. È il Mustang, che nell'accezione automobilistica diventa femminile, scrivendo la storia di una delle auto più iconiche di sempre. Basta andare negli Stati Uniti per vederne una parcheggiata in ogni angolo – dal 1964 a oggi ne sono state costruite oltre 9 milioni - mentre in Europa per molti anni è stata una rarità d'importazione parallela, fin quando a Dearborn hanno capito che anche gli appassionati del Vecchio Continente l'avrebbero apprezzata. Continua su GQ
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martedì 21 aprile 2020
Jerrari, lo strano incrocio fra Jeep e Ferrari nato in America negli Anni 70
Certe cose possono nascere solo in America. Come Las Vegas e la Jerrari. La prima è nota per essere la città del peccato, la seconda...be’, come definireste una strana crasi tra una Jeep Wagoneer e una Ferrari 365 GT? Ma facciamo un passo indietro. Siamo sulla West Coast, alla fine degli anni Sessanta, e Las Vegas sta per diventare quella che abbiamo imparato a conoscere nei film di Hollywood, il centro di attrazione e di intrattenimento dove agli americani è concesso tutto quello che è proibito altrove. Continua su La Stampa
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lunedì 20 aprile 2020
Audi R8 V10 RWD, un purosangue da domare
La Audi R8 V10 RWD è un oggetto molto particolare, la classica eccezione che conferma la regola, cioè quella che le auto più prestazionali di Ingolstadt abbiano tutte la trazione integrale. Non è un caso se la parola quattro non compare nel suo nome, perché questa particolare versione della berlinetta tedesca ha solo due ruote motrici ed è dedicata a chi ama la guida sportiva più pura, meglio se in circuito. La Audi R8 V10 RWD, infatti, è strettamente derivata dalla versione da competizione R8 LMS GT4, con cui condivide oltre il 60% dei componenti. Disponibile nelle configurazioni Coupé e Spyder è spinta dal V10 5.2 FSI che si trova in posizione posteriore centrale ed eroga 540 CV a 7.900 giri, con una coppia massima di 540 Nm a 6.400 giri. Un motore che ama girare in alto e che spinge la R8 fino a 324 km/h e la fa scattare da 0 a 100 km/h in 3,7 secondi. Prestazioni cui contribuiscono la trasmissione a doppia frizione S tronic a 7 rapporti, adattata in funzione della trazione posteriore, il differenziale meccanico autobloccante e il peso a vuoto di 1.595 kg (1.695 kg per la Spyder), che è inferiore di 65 kg (55 kg per la Spyder) rispetto alle versioni quattro caratterizzate da componenti meccanici aggiuntivi come l’albero cardanico, la frizione a lamelle e il differenziale anteriore. Continua su GQ
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sabato 18 aprile 2020
Cinquant’anni di esperimenti elettrici nella storia della Opel
La storia dell'auto elettrica è molto più lunga di quello che si possa pensare, sebbene il suo sviluppo tecnico non sia stato costante, anzi tutt'altro. INon è un mistero che le elettriche siano nate ben prima delle auto con il motore a scoppio e che già nel 1899 riuscissero a raggiungere i 100 km/h, quando le altre a malapena si muovevano. Tuttavia non erano affatto economiche, le batterie dell'epoca garantivano scarse autonomie ed era molto più facile spostare il carburante che non l'elettricità. Continua su La Stampa
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