La Porsche 911 Turbo S rinasce ancora, questa volta partendo dalla base della generazione 992, e come di consueto, innalza clamorosamente il livello delle prestazioni. Da qualche anno a questa parte, tutte le 911, anche le Carrera, hanno il motore sovralimentato e dunque la sigla Turbo trova il suo senso non più nella descrizione della tipologia di propulsore, ma nella dichiarazione di performance di alto livello. Con i 650 CV e gli 800 Nm del 3.8 flat six bi-turbo siamo pienamente in zona supercar e i numeri lo certificano: 330 km/h di velocità massima, una incredibile accelerazione da 0 a 100 km/h in soli 2,7 secondi e da 0 a 200 km/h in 8,9 secondi. Parte del merito di quest'ultimo risultato è da ascrivere al cambio doppia frizione a 8 rapporti, velocissimo nel suo funzionamento, e alla trazione integrale, che trasferisce alle ruote anteriori fino a 500 Nm. Tutta questa velocità può essere gustata sia con la classica carrozzeria coupé che nella variante Cabriolet; in entrambi i vasi le dimensioni sono cresciute rispetto a quelle della Porsche 911 Turbo S precedente (generazione 991): la scocca è più larga di 45 mm all'anteriore e di 20 mm al posteriore, per permettere di aumentare le carreggiate rispettivamente di 42 e 10 mm. Continua su GQ
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sabato 14 marzo 2020
venerdì 13 marzo 2020
Bentley Bacalar, solo 12 esemplari per la barchetta britannica
Anche Bentley entra nel mercato delle supercar a tiratura ultra limitata, seguendo le orme degli altri brand che popolano i sogni degli appassionati di tutto il mondo, come Bugatti, Ferrari, Lamborghini e McLaren. La prima vettura realizzata secondo questo concetto si chiama Bacalar ed è l'ambasciatrice dei nuovi programmi Bespoke che saranno curati dal reparto Mulliner e si divideranno nelle linee Classic, Collections e Coachbuilt. La Bacalar verrà costruita in soli dodici esemplari, seguendo quel principio di esclusività e personalizzazione amato dai clienti e collezionisti più facoltosi, ma anche dalle Case automobilistiche stesse che possono mettere a consuntivo delle marginalità eccezionali. A dimostrazione di tutto questo ci sono il fatto che le unità previste sono già state assegnate prima della presentazione dell'auto al prezzo di circa 2 milioni di dollari. Continua su La Stampa
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giovedì 12 marzo 2020
Ecco la nuova Batmobile
Ecco la nuova Batmobile. A svelarla, con alcune immagini pubblicate su Twitter, è direttamente Matt Reeves, il regista americano a cui è stata affidata la direzione del nuovo film dedicato all'uomo pipistrello che si intitola The Batman e che è attualmente in fase di lavorazione. Ad impersonare Batman alias Bruce Wayne ci sarà Robert Pattinson, l'attore britannico diventato famoso grazie alla saga di Twilight e che vedremo nelle sale cinematografiche in questa veste inedita il 25 giugno 2021. Manca più di un anno, dunque, ma ormai anche la gestazione di un film è diventato entertainment e, soprattutto con i titoli più attesi, se ne inizia a parlare molto tempo prima. Le immagini della nuova Batmobile sono solo tre, ma sono abbastanza per capire che cosa abbiamo di fronte. Di base si tratta di una classica muscle car americana, che potrebbe essere una Dodge Challenger, ma poi ampiamente modificata. E l'elaborazione che salta di più all'occhio è lo spostamento del motore al posteriore, anche se non si capisce benissimo se sia un classico V8 della cultura americana oppure un più raro V10, come quello della Dodge Viper. Continua su GQ
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mercoledì 11 marzo 2020
McLaren 765 LT, anche le Super Series hanno la loro “coda lunga”
Nella estesa gamma McLaren, le Super Series sono le berlinette che stanno a metà tra le Sport Series di accesso al brand e le Ultimate Series, cioè i modelli più prestazionali e speciali, come la Senna. In questa edizione "digitale" del Salone di Ginevra, dunque, la McLaren ha presentato la nuova 765 LT, che si posiziona un gradino sopra la 720S e va ad ampliare la gamma Long Tail, in cui la cura per l'aerodinamica diventa maniacale. Se dovesse interessarvi sappiate che ne verranno prodotte solo 765 e che si può già ordinare. Continua su La Stampa
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martedì 10 marzo 2020
La Fiat 500 Elettrica è finalmente tra noi
La Fiat 500 Elettrica è finalmente arrivata e sebbene lo stile ricordi quello dei modelli che ben conosciamo, è diventata un poco più grande e soprattutto ha una meccanica totalmente inedita. Si tratta della prima auto progettata e prodotta da Fiat per essere 100% elettrica e non un adattamento come la precedente 500 che veniva venduta in California, rimettendoci anche dei soldi. Qui è tutto nuovo, a partire dalla piattaforma su cui sono inserite le batterie agli ioni di litio da 42 kWh e il motore elettrico da 118 CV. L'autonomia è di 320 km omologati nel ciclo WLTP e la ricarica può essere effettuata con una potenza massima di 35 kW, permettendo di arrivare all'80% degli accumulatori anche in 35 minuti. La velocità massima è limitata a 150 km/h, mentre per l'accelerazione da 0 a 100 km/h servono 9 secondi. Quanto alle misure, la Fiat 500 Elettrica raggiunge i 3,61 metri, in virtù di un passo maggiore di 2 cm, necessario per alloggiare le batterie mentre la larghezza è di 1,69 metri. Continua su GQ
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lunedì 9 marzo 2020
Pininfarina Battista Anniversario, solo 5 esemplari da 2,6 milioni di euro
Se la Pininfarina Battista, con le sue 150 unità da produrre, non fosse abbastanza di élite, la versione Anniversario è ancora più esclusiva. Ne verranno costruite soltanto cinque (da scalare al totale di cui sopra) allo stratosferico prezzo di 2,6 milioni di euro. L'assemblaggio avrà luogo nello stabilimento di Cambiano (Torino) e inizierà verso la fine dell'anno. Dopodiché servirà una certa dose di coraggio per affondare il pedale destro scatenando 1.900 Cv e 2.300 Nm di coppia. Una spinta che è anche difficile da immaginare e che dovrebbe portare la supercar elettrica da 0 a 300 km/h in 12 secondi e poi fino a 350 km/h. Continua su La Stampa
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domenica 8 marzo 2020
Fiat Panda compie 40 anni
«Panda, se non ci fosse bisognerebbe inventarla», recitava uno degli slogan più famosi degli anni Novanta che aveva come protagonista la piccola utilitaria Fiat. Un'automobile mitica, di grandissimo successo - è stata venduta in quasi 4,5 milioni di esemplari tra il 1980 e il 2003 - e rimasta praticamente sempre uguale a sé stessa nel corso degli anni. Proprio in questi giorni compie 40 anni, visto che era stata presentata al Salone di Ginevra, che nel 2020 è stato annullato e modificato in forma digitale. Moltissimi italiani ne hanno avuta una, quasi tutti l'hanno guidata e per tanti è stata la prima auto. Ma perché la Panda, se non ci fosse bisognerebbe inventarla? Perché è anche un simbolo del Made in Italy e della genialità che il nostro popolo è in grado di generare, nella fattispecie nella persona di Giorgetto Giugiaro, che la piccola Fiat l'ha progettata. L'idea di base è quella che poi ha plasmato il concetto stesso di utilitaria che conosciamo ancora oggi. Basti pensare che prima di lei la citycar Fiat era la 126, ovvero una vettura che aveva ancora il motore posteriore come la 500; un concetto buono nel Dopoguerra. Contiua su GQ
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