La Fiat 500 Elettrica è finalmente arrivata e sebbene lo stile ricordi quello dei modelli che ben conosciamo, è diventata un poco più grande e soprattutto ha una meccanica totalmente inedita. Si tratta della prima auto progettata e prodotta da Fiat per essere 100% elettrica e non un adattamento come la precedente 500 che veniva venduta in California, rimettendoci anche dei soldi. Qui è tutto nuovo, a partire dalla piattaforma su cui sono inserite le batterie agli ioni di litio da 42 kWh e il motore elettrico da 118 CV. L'autonomia è di 320 km omologati nel ciclo WLTP e la ricarica può essere effettuata con una potenza massima di 35 kW, permettendo di arrivare all'80% degli accumulatori anche in 35 minuti. La velocità massima è limitata a 150 km/h, mentre per l'accelerazione da 0 a 100 km/h servono 9 secondi. Quanto alle misure, la Fiat 500 Elettrica raggiunge i 3,61 metri, in virtù di un passo maggiore di 2 cm, necessario per alloggiare le batterie mentre la larghezza è di 1,69 metri. Continua su GQ
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martedì 10 marzo 2020
lunedì 9 marzo 2020
Pininfarina Battista Anniversario, solo 5 esemplari da 2,6 milioni di euro
Se la Pininfarina Battista, con le sue 150 unità da produrre, non fosse abbastanza di élite, la versione Anniversario è ancora più esclusiva. Ne verranno costruite soltanto cinque (da scalare al totale di cui sopra) allo stratosferico prezzo di 2,6 milioni di euro. L'assemblaggio avrà luogo nello stabilimento di Cambiano (Torino) e inizierà verso la fine dell'anno. Dopodiché servirà una certa dose di coraggio per affondare il pedale destro scatenando 1.900 Cv e 2.300 Nm di coppia. Una spinta che è anche difficile da immaginare e che dovrebbe portare la supercar elettrica da 0 a 300 km/h in 12 secondi e poi fino a 350 km/h. Continua su La Stampa
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domenica 8 marzo 2020
Fiat Panda compie 40 anni
«Panda, se non ci fosse bisognerebbe inventarla», recitava uno degli slogan più famosi degli anni Novanta che aveva come protagonista la piccola utilitaria Fiat. Un'automobile mitica, di grandissimo successo - è stata venduta in quasi 4,5 milioni di esemplari tra il 1980 e il 2003 - e rimasta praticamente sempre uguale a sé stessa nel corso degli anni. Proprio in questi giorni compie 40 anni, visto che era stata presentata al Salone di Ginevra, che nel 2020 è stato annullato e modificato in forma digitale. Moltissimi italiani ne hanno avuta una, quasi tutti l'hanno guidata e per tanti è stata la prima auto. Ma perché la Panda, se non ci fosse bisognerebbe inventarla? Perché è anche un simbolo del Made in Italy e della genialità che il nostro popolo è in grado di generare, nella fattispecie nella persona di Giorgetto Giugiaro, che la piccola Fiat l'ha progettata. L'idea di base è quella che poi ha plasmato il concetto stesso di utilitaria che conosciamo ancora oggi. Basti pensare che prima di lei la citycar Fiat era la 126, ovvero una vettura che aveva ancora il motore posteriore come la 500; un concetto buono nel Dopoguerra. Contiua su GQ
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sabato 7 marzo 2020
Dacia Spring, la mini crossover vuole democratizzare l’elettrico
Nella strategia di elettrificazione del gruppo Renault, Dacia era rimasta indietro, lasciando al brand principale il ruolo di portabandiera dell'innovazione. Ma adesso è giunto il momento anche per il marchio "low cost" di affacciarsi al mondo delle zero emissioni. Il compito è affidato alla Dacia Spring, che viene presentata in occasione del “Salone di Ginevra virtuale” come prototipo, ma in realtà non è così lontana dalla produzione. Il progetto, infatti, deriva da quello della Renault City K-Ze, che è già in vendita in Cina all'equivalente di circa 8.000 euro. La vettura in vendita sul mercato cinese, però, è un prodotto fin troppo basico per l'Europa, dove i 45 CV e la velocità massima di 105 km/h non sarebbero graditi, mentre l'autonomia di 200 km (omologata WLTP) potrebbe essere sufficiente, considerato l'uso urbano a cui è destinata. Continua su La Stampa
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venerdì 6 marzo 2020
Jaguar E-Pace, il giaguaro urbano
La Jaguar E-Pace è la seconda SUV nella storia del marchio di Coventry. Le sue linee sono inconfondibili e diametralmente opposte rispetto a quelle della «cugina» Evoque, con cui però condivide buona parte della meccanica. Vista la sua natura di crossover, la Jaguar E-Pace è perfetta praticamente per tutti gli utilizzi e le esigenze. Quattro metri e quaranta di lunghezza non sono troppi per parcheggiarla in città, anche se bisogna stare attenti ai quasi due metri di larghezza. Lo spazio a bordo non manca. Guidatore, passeggeri e bagagli sono tutti tenuti in grande considerazione: la posizione di guida è ottima, lo spazio per chi siede sul divano posteriore abbondante e quello per i bagagli addirittura da record, considerati i 577 litri di capacità minima. L'accesso ai sedili posteriori, però, non è dei più agevoli, perché la forma degradante del padiglione costringe a chinarsi un po' con la testa, ma è il prezzo da pagare per avere uno stile così affilato. Una volta seduti, però, non ci sono limitazioni, anzi la E-Pace si rivela comoda e spaziosa anche per le persone alte. Il posto guida, invece, è spettacolare. Il corpo assume una posizione allungata che fa quasi dimenticare di essere su un SUV, anche grazie al volante piuttosto verticale. La strumentazione è una via di mezzo tra tradizione e innovazione, con i due grandi strumenti circolari e il display in mezzo, mentre al centro della plancia troneggia il touchscreen del sistema di infotainment, che è molto intuitivo nell'utilizzo. Continua su GQ
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giovedì 5 marzo 2020
Cupra Formentor, la crossover coupé dell’“indipendenza”
Esattamente un anno fa nello stand Cupra al Salone di Ginevra debuttava la Formentor Concepct. Oggi, dodici mesi dopo, in questa insolita edizione "digitale" dell’evento svizzero arriva la versione definitiva del crossover spagnolo, la cui estetica è rimasta praticamente invariata. La Formentor prende il nome dal promontorio più belo e selvaggio dell'isola di Maiorca, ma soprattutto è il primo modello progettato in esclusiva per il brand Cupra. Le sua carrozzeria da Suv-coupé a 4 porte è anche abbastanza unica all'interno del gruppo Volkswagen, visto che solo la Audi Q3 Sportback ha una silhouette di questo tipo. E se il design degli interni ha diversi punti in comune con quello della nuova Leon, quello dell'esterno è davvero originale, soprattutto nello sviluppo della fiancata e della zona posteriore, dove si ritrova la soluzione delle luci "coast-to-coast" già viste sulla generazione più recente della hatchback spagnola. Continua su La Stampa
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mercoledì 4 marzo 2020
Alfa Romeo Giulia GTA, sognare a occhi aperti
L'Alfa Romeo Giulia GTA è l'auto che tutti gli appassionati sognano. Aggressiva, eccessiva e cattivissima. Non ci sono dubbi sulla sua natura e sulle sue intenzioni, che sono più che mai bellicose. Erano 15 anni che la sigla GTA non compariva su una vettura del Biscione, ma l'attesa non è stata vana. La denominazione Gran Turismo Alleggerita ritorna per celebrare un traguardo importante, quella dei 110 anni dell'Anonima Lombarda Fabbrica Automobili che ricorreranno il prossimo 24 giugno. Del resto la nuova Alfa Romeo Giulia GTA si ispira concettualmente alla sua antenata del 1965, che fu sviluppata da Autodelta a partire dalla Giulia Sprint GT e collezionò successi sportivi in tutto il mondo. Deriva dalla versione Quadrifoglio, rispetto alla quale il motore 2.9 V6 Bi-Turbo passa da 510 a 540 CV; inoltre, grazie all’adozione estesa di materiali ultraleggeri, dimagrisce di 100 kg raggiungendo il rapporto peso/potenza eccezionale di 2,82 kg/CV, il migliore della categoria. Le prestazioni sono da supercar, con lo scatto da 0 a 100 km/h chiuso in soli 3,6 secondi, mentre il sistema di scarico centrale Akrapovič in titanio spara un sound da far venire i brividi. Continua su GQ.
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