mercoledì 5 febbraio 2020

Ducati Panigale V4, il model year 2020 diventa più facile da portare al limite

Quando una motocicletta supera i 200 CV di potenza e pesa meno di 200 kg, portarla al limite non è alla portata di ogni motociclista. Numeri del genere possono mettere in difficoltà anche gli amatori avvezzi ai circuiti e, dunque, per un brand specialistico come Ducati, la parola d'ordine è “facilità”. Ovviamente questo concetto va relativizzato rispetto alla Panigale V4, il mezzo con cui la Casa emiliana corre in Superbike e che ha un motore derivato da quello delle MotoGP. La sfruttabilità, dunque, va intesa su una moto spinta da un V4 da 1,1 litri, con albero motore controrotante e ordine degli scoppi “Twin Pulse”, capace di erogare una potenza di 214 CV a 13.000 giri e una coppia di 12,6 kgm a 10.000 giri. Tanto per rimanere in tema di numeri, parliamo di una motocicletta che raggiunge i 250 km/h in terza e che poi ha ancora tre marce da inserire. Continua su La Stampa

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martedì 4 febbraio 2020

Ruf CTR Yellowbird, un sogno di tutti, una supercar per pochi

Facciamo un gioco. Pensiamo alla 911 raffreddata ad aria e leviamole il logo Porsche. Che cosa vi viene in mente? Le risposte possono essere due: Ruf oppure Singer, a seconda delle vostre preferenze. Oggi parliamo della prima e della mitica Ruf CTR Yellowbird che è nata nel 1987 e dopo trenta anni si è ripresentata al Salone di Ginevra. Andiamo, però, con ordine. La Ruf è nata nel 1939 dall’omonimo Sig. Alois Ruf, ma è solo nel 1975 che ha iniziato a concentrarsi sulle 911, debuttando con un bel tuning della 930 Turbo. La CTR Yellobird originale – CTR vuole dire “Gruppo C Turbo Ruf” – è arrivata qualche anno dopo e voleva sfidare proprio la Turbo originale ma partendo dalla base della Carrera 3.2. Continua su Autoappassionati

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lunedì 3 febbraio 2020

Promozioni auto febbraio 2020, le offerte più interessanti

Con le promozioni auto di febbraio 2020 il mercato dell'auto italiano entra nel vivo. Dopo il mese di gennaio, in cui tra feste e ritorno al lavoro, gli italiani non hanno frequentato molto le concessionarie, febbraio è il mese in cui spingere le vendite, anche perché i giorni di solito sono solo 28. Il 2020, però, è bisestile e quindi ci sarà un giorno in più per immatricolare auto. Anche per questo molte filiali italiane danno mandato alle concessionarie di aumentare gli sconti e attivare ulteriori promozioni, per concludere qualche contratto in più e migliorare i numeri. Poi c'è un altro fattore da tenere in considerazione: a marzo c'è il Salone di Ginevra, dove la maggior parte delle case auto presentano i nuovi modelli, facendone diventare di colpo obsoleti altri. Continua su GQ

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domenica 2 febbraio 2020

Ford Puma, la prova – Sportiva ma intelligente

La nuova Ford Puma riassume perfettamente il concetto del tempo che passa e modifica le abitudini. Se alla fine degli anni Novanta il suo nome era associato a quello di una piccola coupé sportiva costruita sulla base della Fiesta, oggi la Puma è sempre derivata dalla piccola best-seller Ford, ma è diventata un crossover compatto. Del resto, per i costruttori generalisti la partita del mercato si gioca sempre di più sul campo di Suv e crossover. Un tipo di auto che non smette di crescere tra le preferenze degli automobilisti europei, per i quali l'offerta diventa sempre più variegata. Continua su La Stampa

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sabato 1 febbraio 2020

Come prendere l'onda verde (secondo Audi)


Come si fa a prendere l'onda verde? Le leggende metropolitane su questo argomento si sprecano e chiunque usi l'auto per spostarsi quotidianamente conosce quell'euforica sensazione che si prova attraversando il terzo semaforo verde di fila. Una botta di endorfina e di speranza che nemmeno le migliori sostanze psichedeliche in voga negli anni Settanta potrebbero dare. Ma come si fa a prendere l'onda verde? C'è chi sostiene che serva viaggiare a 50 km/h costanti, chi dice un po' meno, chi ancora di dare gas senza pietà e chi infine si affida completamente alla fortuna. Continua su GQ

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venerdì 31 gennaio 2020

Porsche 911 Speedster, figlia del vento

Porsche 911 Speedster, una sigla storica per un modello altrettanto storico, tanto da tornare in auge in tempi più recenti con la sua erede moderna. Ecco la sua storia. Di tutte le forme in cui è stata declinata la Porsche 911 lungo la sua carriera lunga oltre il mezzo secolo, la più esotica è certamente la Speedster. Scoperta, leggera e minimalista, sono queste le tre caratteristiche che la sportiva più famosa di Zuffenhausen deve avere per meritarsi questo appellativo. Un nome nato con la 356, ovvero la prima auto di serie prodotta dalla Porsche. La Speedster è così particolare e di nicchia, che non è stata nemmeno sviluppata e prodotta in tutte le generazioni di 911. Evidentemente più di un dirigente, anche in epoche diverse, ha pensato che avesse poco senso realizzate una cabrio ancora più estrema, con il parabrezza rastremato e una piccola cappottina di emergenza. Continua su Autoappassionati

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giovedì 30 gennaio 2020

Seat Ateca FR, equilibrio perfetto

La Seat Ateca FR è un crossover piuttosto particolare. Con i suoi 4,36 metri di lunghezza gioca le sue carte in quel segmento C-SUV che è uno dei più vivi del mercato. Insomma, la concorrenza è tanta e le proposte degli altri sono altrettanto valide. Così, per uscire fuori dal coro, la Seat Ateca FR si gioca la carta della sportività, che non è estrema come nel caso della «cugina» Cupra, ma è addomesticata per la guida di tutti i giorni. Anche se la sigla FR sta per Factory Racing, questa è un'auto in cui il dinamismo, il lusso e la tecnologia si incontrano. Esternamente, la nuova versione della Ateca si distingue per la presenza del logo FR, nonché per la i mancorrenti al tetto e le cornici dei finestrini di colore nero. Guardando più da vicino la parte anteriore, spiccano la griglia in nero lucido e i fari fendinebbia a LED, mentre al posteriore sono evidenti i paraurti sportivi in tinta con la carrozzeria e lo spoiler nero. Osservandola di lato, invece, si notano subito i cerchi da 19 pollici, i passaruota e le minigonne in tinta e le modanature in alluminio sulle porte. All'interno, infine, fanno bella mostra di sé i battitacco in alluminio con logo FR, il volante sportivo in pelle, i sedili sportivi in Alcantara - con cuciture rosse a contrasto - e la pedaliera in alluminio. Completano il quadro i dettagli di colore nero, come il cielo e le modanature interne delle porte. Continua su GQ

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