Un nuovo carburante premium allo stesso prezzo di quello normale. È questo il biglietto da visita di IP Optimo, il nuovo carburante sviluppato dal Gruppo API che entro la fine dell’anno sarà disponibile in tutte le stazioni di rifornimento italiane e sostituirà integralmente la benzina e il Diesel attuali. Il tutto, senza variare il costo di un centesimo. Optimo promette una riduzione dei consumi di almeno il 2%, a cui si aggiungono migliori prestazioni ed efficienza del motore. Una serie di vantaggi correlati che non si portano dietro alcun difetto, visto che quando migliora la combustione, migliorano tutte le prestazioni del motore e non solo quelle che riguardano potenza e coppia.
Il Gruppo API – di cui IP fa parte – parla di rivoluzione tecnologica, un’innovazione che permetterà agli oltre 800.000 italiani che riforniscono ogni giorno di ridurre i consumi di almeno il 2%, ma anche di diminuire le emissioni e le spese di manutenzione. Continua su Autoappassionati
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sabato 18 gennaio 2020
venerdì 17 gennaio 2020
Maserati Royale, il lusso in serie limitata
Maserati presenta Royale, una serie limitata ispirata all'eleganza del passato e a modelli unici come la versione Royale del 1986 della Quattroporte III generazione, che era disponibile in esclusivi colori blu e verde, con interni lussuosi, sedili in morbida pelle e ampio utilizzo di radica per la plancia e i pannelli porta. La Maserati Quattroporte Royale era equipaggiata con un potente motore V8 da 4,9 litri con una potenza di 300 CV e ne furono prodotte solo 51 unità. Oggi il Tridente rende omaggio al proprio patrimonio storico con il lancio di una serie limitata che porta lo stesso nome, disponibile su tutti i modelli con motori V6 presenti nella gamma attuale: verranno realizzati solo 100 esemplari di Quattroporte, Levante e Ghibli Royale, che saranno prodotte con motori che vanno dal V6 diesel 3 litri da 250 e 275 CV, al benzina V6 3 litri da 350 CV e 430 CV. Continua su GQ
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giovedì 16 gennaio 2020
La Ford Mustang di Steve McQueen in Bullitt venduta per 3,7 milioni di dollari
Una Mustang venduta a 3,7 milioni di dollari non si era mai vista, ma quella protagonista del film Bullitt, guidata da Steve McQueen, ci è arrivata nei giorni scorsi, durante l'asta organizzata da David Morton. La GT390 verde del 1968 ha portato via il record a una Mustang Shelby GT500 Super Snake del 1967, un esemplare unico creato da Carroll Shelby in persona, che rispetto alla normale GT500 aveva lo stesso identico motore della Ford GT40 di Le Mans. L'idea iniziale era di farne cinquanta, ma sarebbe costata così tanto che l'idea fu abbandonata. Continua su La Stampa
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mercoledì 15 gennaio 2020
Ferrari Mondial, 40 anni da incompresa
La Ferrari Mondial è uno dei modelli meno amati di tutta la produzione del Cavallino Rampante. Presentata al Salone di Ginevra del 1980, era un'auto innovativa per gli standard dell'epoca di Maranello e, soprattutto, pensata per essere venduta in tutto il mondo. Il suo nome, che per esteso è Mondial 8, è stato scelto per celebrare la vittoria del Mondiale di Formula 1 dell'anno precedente, per mano del sudafricano Jody Schectker. Ma prima di scoprire la Ferrari Mondial nei dettagli, ricordiamo un paio di aneddoti. Il primo riguarda il film Profumo di donna del 1986, in cui il Tenente Colonnello Frank Slade, interpretato da Al Pacino, la fa sfrecciare per le strade di Brooklyn. Peccato che sia cieco. Il secondo, invece, afferisce alla visita che Giovanni Paolo II fece a Maranello del 1988, poco tempo prima della scomparsa di Enzo Ferrari, che infatti non poté incontrare di persona perché già malato. Papa Wojtyla, uscendo dal protocollo previsto, chiese un'auto per fare un giro sulla pista di Fiorano e salutare i fedeli. La vettura che gli fu prontamente fornita fu proprio una Mondial Cabriolet. Continua su GQ
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martedì 14 gennaio 2020
Bosch inventa l’aletta parasole 2.0: è trasparente ma fa ombra sugli occhi
È uno dei componenti che si è meno evoluto nel corso degli ultimi decenni, rimanendo praticamente uguale a sé stesso. Stiamo parlando dell'aletta parasole e, del resto, che cosa si potrebbe fare oltre ad aggiungere specchietti e lucine sempre più belli? La risposta viene da Bosch, che al Consumer Electronic Show di Las Vegas ha presentato il Virtual Visor, il cui scopo è aumentare la sicurezza e il comfort del guidatore. Benché sia una delle parti a cui normalmente si presta meno attenzione, l'aletta parasole è più importante di quanto si pensi: l’abbagliamento da luce solare, infatti, provoca una cecità temporanea che secondo il gruppo tedesco causa il doppio degli incidenti rispetto alle condizioni legate ai fenomeni atmosferici. Continua su La Stampa
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lunedì 13 gennaio 2020
Mazda RX-7, l’urlo rabbioso del Wankel
E’ dal 2012 che nessun motore Wankel viene più assemblato nelle linee produttive di Hiroshima, da quando Mazda ha messo fine alla produzione della RX-8. Chiunque sia appassionato di motori spera di tornare ad ascoltare presto un rotativo ruggire come solo lui sa fare, ma intanto consoliamoci ricordando un po’ di storia, quella della mitica Mazda RX-7, un’auto che ha attraversato quasi un quarto di secolo – 1978-2002 – in tre diverse generazioni. Se pensate che l’aggettivo “mitico” sia troppo, ricordate che la RX-7 è stata l’unica auto al mondo a usare il motore Wankel in modo efficace e affidabile. Ma prima di parlare della vettura, ricordiamoci per un attimo come funziona questo tipo di propulsore (qui il nostro approfondimento sul motore Wankel): il principio di base è che non ci sono pistoni singoli con un moto rettilineo, ma un solo pistone a tre lobi che si muove in modo rotatorio all’interno di una camera toroidale. Continua su Autoappassionati
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domenica 12 gennaio 2020
Toyota GR Yaris, un'auto da rally omologata per la circolazione su strada
La Toyota GR Yaris non ha nulla in comune con la Yaris che tutti conosciamo. Sì, forse qualche componente secondario, qualche comando elettrico e magari il sistema di infotainment. Ma per il resto non ha nulla a che fare con la citycar famosa per la sua versione ibrida. Questo perché la Toyota GR Yaris è praticamente un'auto da rally, omologata per la circolazione su strada. Così i paragoni si sprecano e, se è vero che la cCasa giapponese non produceva un'auto del genere dagli anni Novanta - la mitica Celica GT-Four - è altrettanto vero che la prima auto che viene in mente per assonanza è la mitica Lancia Delta Integrale. Non è una bestemmia, perché molti dei loro numeri sono assai simili, a partire dalle misure. La più cattiva delle Yaris, infatti, è lunga poco meno di 4 metri, ha una potenza massima di 261 CV e pesa 1.280 kg. Ma la vera domanda è: che senso ha un'auto del genere? Bé, ne ha due. Il primo è fare da base alla prossima Yaris WRC che correrà nel Mondiale, la seconda è riportare l'attenzione su una vettura dalle prestazioni pure, sia per chi ha la possibilità di acquistarle ed esperirle, sia per chi può solo sognarle. Continua su GQ
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