Il Gruppo Volkswagen ha una lunga tradizione nello sviluppo del metano e negli ultimi anni si è concentrato anche sulla sperimentazione del biometano, come carburante eco-sostenibile da implementare nel prossimo futuro. Anche SEAT è impegnata in questo senso, in particolare con il progetto Life Landfill Biofuel che è stato recentemente approvato dalla Commissione Europea, il cui obiettivo è ottenere gas rinnovabile a partire dalle discariche municipali. Lo scopo finale è ottenere una gestione globale più efficiente delle risorse energetiche, generando il biometano da una fonte abbondante e autoctona. Nel corso dei prossimi quattro anni, il progetto sarà sviluppato insieme ad altri partner e conterà su un budget complessivo di 4,6 milioni di Euro, di cui la Commissione europea finanzierà il 55%. Continua su Motor1
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sabato 14 dicembre 2019
venerdì 13 dicembre 2019
Lancia Fulvia 1.6 HF, l’inizio della leggenda dei rally
Negli anni Sessanta le auto sportive erano per definizione a trazione posteriore, così quando la Lancia Fulvia HF vinse il Rally di Montecarlo nel 1972 a molti girò la testa. L’impresa compiuta dal leggendario “Drago” Sandro Munari nella notte del Col de Turini fece il girò del mondo. Tutti si chiedevano come quella piccola coupé senza il paraurti anteriore, con il cofano e il baule verniciati di nero opaco, riuscisse a danzare leggera e veloce tra le strette curve innevate delle montagne francesi. Continua su Autoappassionati
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giovedì 12 dicembre 2019
Mitsubishi, al Salone di Tokyo tre concept car che tracciano la via del futuro
L'elettrificazione è il tema principale su cui Mitsubishi ha posto l'accento al Salone di Tokyo e lo ha fatto presentando tre concept car: il SUV Mi-Tech Buggy, la kei car Super Height K-Wagon e il SUV Engelberg Tourer. Il primo è un SUV elettrico ibrido plug-in di piccole dimensioni che vuole trasmettere un'esperienza di guida sostenibile ma divertente. Porta al debutto un inedito powertrain PHEV, composto da un motore a turbina - può funzionare con il gas ma anche con altri carburanti - che genera energia e la fornisce a quattro motori elettrici che configurano una trazione integrale con il controllo su ogni singola ruota. A questo si aggiungono sistemi di assistenza alla guida avanzati, tecnologie di sicurezza preventiva e un sistema di realtà aumentata che trasforma il parabrezza in un grande display, il tutto racchiuso in un design da dune baggy 2.0. Continua su La Stampa
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mercoledì 11 dicembre 2019
Peugeot 2008, la crossover dei tre mondi
La Peugeot 2008 si fa in tre: benzina, Diesel, ed elettrica. La seconda generazione della crossover compatta francese arriva sei anni dopo l'uscita del modello originale, con cui non ha nulla in comune dal punto di vista stilistico e pochissimo da quello tecnico. La nuova Peugeot 2008, infatti, è nata sulla piattaforma CMP, una base meccanica comune a tutto il Gruppo PSA progettata per la mobilità 2.0. La sua peculiarità principale, infatti, è quella di poter accogliere con modifiche minime sia le motorizzazioni tradizionali che il powertrain elettrico. Le uniche differenze apprezzabili sono quelle che riguardano la massa - la versione a emissioni zero è più pesante di circa 350 kg rispetto alle altre - il bagagliaio, che perde 29 litri di capacità e lo stile, che sull'elettrica è leggermente diverso. Tutto il resto, però, non cambia, anche all'interno e rispetto ai comandi. Una strategia che normalizza l'approccio all'elettrico, soprattutto per gli automobilisti che si trovano davanti una vettura che non li impaurisce e risulta familiare. Continua su GQ
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martedì 10 dicembre 2019
Dazi doganali USA-Giappone, il rinnovo interessa anche le auto
I dazi doganali sono uno di quegli argomenti su cui di solito non ci si sofferma, fin tanto che non riguardano da vicino, magari durante un viaggio. In Europa il mercato è regolato dal libero scambio e quando compriamo un'automobile non dobbiamo preoccuparci di pagare un extra-costo. Ma non è ovunque così. Per esempio, tra Giappone e Stati Uniti ci sono da molti anni una serie di limitazioni e alcune riguardano anche le auto. Queste ultime sono figlie degli anni Settanta, quando il mercato americano venne letteralmente invaso dai prodotti nipponici, che erano superiori praticamente in tutto ai corrispettivi a stelle e strisce. A oggi chi importa auto e pezzi di ricambio dal Giappone paga il 2,5% di tasse, una tariffa che potrebbe cambiare, in peggio. Continua su Motor1
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lunedì 9 dicembre 2019
Lambo V12 Vision Gran Turismo, anche Lamborghini diventa virtuale
Anche Lamborghini entra nel club virtuale delle auto dedicate a Gran Turismo Sport, il videogame di simulazione di guida per PlayStation 4. La supercar fatta di kbyte e pixel si chiama Lambo V12 Vision Gran Turismo ed è stata appena presentata in concomitanza con le finali mondiali del FIA Certified Gran Turismo Championships 2019 in programma a Monte Carlo. E' una concept visionaria che mette l’accento sul divertimento (virtuale) di guida e sarà disponibile per tutti i videogiocatori a partire dalla primavera del 2020. “Lamborghini è un brand giovane - ha commentato Stefano Domenicali, Presidente e ad di Lamborghini - per questo oggi presentiamo qui il nostro ultimo progetto virtuale sotto forma di vero e proprio modello: il suo design futuristico è stato pensato per il divertimento dei giovani appassionati di videogiochi e supersportive”. Continua su La Stampa
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domenica 8 dicembre 2019
Le moto di James Bond
Quali sono le moto di James Bond nel prossimo episodio di 007? «No Time To Die» arriverà nei cinema italiani il 20 aprile 2020, ma ieri è stato diffuso il primo trailer e abbiamo già capito che ci saranno delle scene altamente spettacolari. Una di queste è ambientata a Matera, dove la moto di James Bond, una Triumph Scrambler 1200, effettuano una spettacolare acrobazia con un salto incredibile. Ma Daniel Craig ha guidato anche un'altra moto della Casa britannica durante le riprese, ovvero una nuovissima Tiger 900. "Triumph ci ha dato i prototipi di Tiger 900 prima del lancio, in modo da poter filmare in anticipo rispetto alla presentazione della moto. Devo dire che le abbiamo usate veramente in tutte le condizioni e su tutti i terreni. Pietraie taglienti, fango profondo, alte velocità, grandi salti, salite e discese. Le Tiger hanno eseguito il loro compito incredibilmente bene, senza manifestare problemi meccanici, dimostrando di poter andare ovunque" ha raccontato Il coordinatore degli stuntman di James Bond, Lee Morrison. Le acrobazie in moto non sono certo una novità per 007, che ha usato svariate motociclette nei suoi film, soprattutto a partire dalla fine degli anni Settanta in poi. Qui abbiamo riunito quelle più significative. Continua su GQ
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