Quando un’auto sportiva è prodotta ininterrottamente per quasi 60 anni, quando diventa un’icona globale, quando ha un’infinità di declinazioni e quando primeggia nelle piste di tutto il mondo, è molto difficile scegliere quale sia la sua versione definitiva. Ovviamente stiamo parlando della Porsche 911, che per molti è semplicemente la regina delle auto sportive. Ma dal 1963 a oggi, quale è quella più iconica? E’ impossibile stabilirlo con certezza, ma se dicessimo la 911 Carrera RS 2.7, non sarebbero in tanti a essere in disaccordo con noi. Posto che le sue linee sono immortali e che non sono state intaccate dalla plastica o dalla modernità, come nelle successive 964 e 993, la RS 2.7 rappresenta l’essenza stessa della sportività. In lei le parole renn sport (da cui RS) che letteralmente vuol dire “da corsa” trovano pienamente significato. Basti pensare che con i suoi 6,1 secondi per passare da 0 a 100 km/h, oggi un tempo che fa quasi sorridere per una sportiva di razza, è stata la 911 più scattante per diverso tempo, soprattutto grazie a una leggerezza intrinseca. Continua su Autoappassionati
Follow me on instagram
martedì 12 novembre 2019
lunedì 11 novembre 2019
LEVC LCV, il nuovo furgone elettrico anglo-cinese
Al Salone di Francoforte, tra i brand più blasonati e i veicoli più famosi, ha fatto capolino anche un piccolo furgone che potrebbe lasciare più di qualche segno sul mercato. Per ora è solo un prototipo e la sua sigla non potrebbe essere più banale: LCV, come Light Commercial Vehicle. Lo ha realizzato la London EV Company (LEVC), ovvero la società che produce i famosi taxi inglesi i cui proprietari sono i cinesi di Geely. E in effetti la somiglianza con il "cab" britannico è piuttosto evidente, tanto nelle proporzioni quanto nel frontale. "Lo scenario del trasporto urbano sta cambiando rapidamente e abbiamo una opportunità imperdibile di portare qualcosa di innovativo e dirompente - ha spiegato Joerg Hofmann durante il Salone di Francoforte - C'è una forte domanda di veicoli da lavoro di medie dimensioni e a emissioni zero e il nostro LCV è la riposta perfetta". Continua su Omnifurgone
Follow me on instagram
Follow me on instagram
domenica 10 novembre 2019
BMW si dirige (di nuovo) verso l'auto a idrogeno
Quella tra BMW e l'idrogeno è una storia lunga e tormentata, proprio come alcune storie tra amanti che si lasciano e si riprendono. Iniziata negli anni Duemila con il prototipo H2R e con la Hydrogen 7, che bruciava l'idrogeno direttamente nei cilindri al posto della benzina (ma aveva solo 200 km di autonomia oltre a costare tantissimo), è proseguita nella decade seguente con altri tre veicoli laboratorio dotati di fuel cell: una Serie 1 (2010), una i8 (2012) e una Serie 5 GT (2015). Tutte automobili rimaste allo stadio prototipale, a cui non è mai stato dato un seguito produttivo. Poi, dopo qualche anno di silenzio e la ridefinizione della strategia globale, al Salone di Francoforte BMW ha annunciato il ritorno alle fuel cell in grande stile, con la i Hydrogen NEXT, dichiarando che “può essere una soluzione reale, soprattutto per le lunghe distanze”. A questo si aggiunge che la Casa bavarese ritiene che la domanda per questo tipo di tecnologia possa crescere nella seconda metà degli anni Venti. Continua su Motor1
Follow me on instagram
Follow me on instagram
sabato 9 novembre 2019
Yamaha TMAX 560, l'onere della corona. Prezzo e caratteristiche
Il nuovo Yamaha TMAX 560 debutta a Eicma 2016, alzando ancora l'asticella nel segmento dei maxi-scooter. Le praticità di uno scooter con le prestazioni di una moto, senza tutte quelle caratteristiche che sono imprescindibili o insopportabili a seconda dei gusti. E' stata questa la ricetta vincente del TMAX, fin dall'arrivo del modello originale nel 2001. Da allora è stato costantemente sviluppato e le 275.000 unità vendute finora in tutta Europa ne certificano il successo cristallino. Ma essere al vertice è tanto un onore quanto un onere e quindi per il 2020 Yamaha ha preparato il nuovo TMAX 560: il motore è più potente, il design ha guadagnato dinamismo e la tecnologia è progredita. Inoltre, per la prima volta è declinato in due versioni, “base” e Tech MAX, che ha una dotazione di serie molto più ricca. Il bicilindrico parallelo è cresciuto fino a 560 cc, aumentando la potenza del 3,5% e la coppia del 6%, ma guadagnando anche l'omologazione Euro5 e un sound più piacevole. Altra novità sono le due mappature D-Mode, che modificano il carattere del motore addomesticandolo per la la guida urbana o rendendolo più aggressivo per quella impegnata tra le curve. Continua su GQ
Follow me on instagram
Follow me on instagram
Al Salone di Francoforte è sfilata di SUV ibridi plug-in
Nonostante le defezioni di molti costruttori, il Salone di Francoforte 2019 è comunque colmo di novità e tra queste spiccano i SUV e in particolare quelli ibridi plug-in, che sono presenti in una altissima concentrazione. Molto più alta di quello che abbiamo visto nei Saloni precedenti. Il motivo di questa “esplosione” di powetrain train ibridi plug-in non è certo un mistero ed è legato ai limiti delle emissioni di CO2 che tutti i costruttori che vendono auto in Europa devono rispettare entro il 2020. Sono calcolati su tutta la gamma, che dovrà avere un valore medio di CO2 inferiore ai 95 g/km, pena multe salatissime. E questo genere di ibrido, per la sua stessa natura, viene omologato con valori bassissimi che, tuttavia, per essere replicati nella vita reale necessitano di un utilizzo a batteria sempre carica. Continua su Motor1
Follow me on instagram
Follow me on instagram
venerdì 8 novembre 2019
Le Mans 66 - La grande sfida: la lotta fra Ford e Ferrari vista con gli occhi dei protagonisti
C'è stato un tempo in cui i piloti erano eroi veri. Persone che davano alla vita un valore relativo, che si misurava attraverso il coraggio o la follia, a seconda del modo di vedere le cose. C'è stato un tempo in cui l'industria dell'auto dava un valore diverso al motorsport e operava in un mondo dove la sicurezza era un concetto secondario e la velocità un desiderio primario. Un tempo che è fotografato in modo incredibile da Le Mans 66 - La grande sfida, l'ultimo film di James Mangold che uscirà nelle sale il prossimo 14 di novembre. Continua su La Stampa
Follow me on instagram
Follow me on instagram
giovedì 7 novembre 2019
Hyundai i10, la piccola è diventata grande
Negli ultimi dieci anni Hyundai è stato uno dei brand che è cresciuto di più in Europa, raddoppiando la propria quota di mercato grazie a modelli popolari, dalla i10 alla i20, passando per la i30 e la i40 - insieme hanno totalizzato oltre 3 milioni di vetture, dal 2007 - senza dimenticare la best-seller Tucson. Un successo che pone le basi sull'attenzione al cliente e sul fatto che le Hyundai europee vengono progettate, testate e prodotte nel Vecchio Continente. La nuova i10, a tal proposito, incarna alla perfezione questo concetto: fino a qualche hanno fa il brand coreano veniva scelto dalla clientela soprattutto per il suo rapporto qualità prezzo, mentre ora si sono aggiunti altri valori, come il design, la tecnologia e il piacere di guida. Continua su Motor1
Follow me on instagram
Follow me on instagram
Iscriviti a:
Post (Atom)