Se si parla di station wagon ad alte prestazioni, c'è un modello che più di ogni altro ne incarna il paradigma: la Audi RS 6 Avant. La Casa di Ingolstadt ha appena presentato l'ultima versione, spostando piuttosto in alto l'asticella del look. Un'Audi così cattiva non si vedeva dai tempi della RS2, la capostipite di tutte le RennSport che proprio nel 2019 ha compiuto 25 anni. La nuova RS 6 ha un frontale talmente aggressivo che sembra uscito dal sogno di un sedicenne e il posteriore non è da meno. «La RS 6 Avant negli anni ha conquistato lo status di icona e ha una community di fan a livello mondiale. Per questo, per la prima volta la venderemo anche in Nord America», ha spiegato Oliver Hoffmann, il numero uno del reparto Audi Sport, che ha curato direttamente lo sviluppo di questa supercar travestita da station wagon. E, del resto solo le porte anteriori, il tetto e il portellone sono gli stessi delle altre A6, senza contare che le carreggiate sono più larghe di ben 8 cm, come dimostrano i passaruota maggiorati. Continua su GQ
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lunedì 21 ottobre 2019
domenica 20 ottobre 2019
Fiat Punto GT, l’ultimo turbo “vecchia scuola”
Si dice che il posto dove nasciamo influenza tutta la nostra vita, nel bene e nel male, e che noi non possiamo farci niente. Non ce ne vogliano, dunque, le altre piccole “arrabbiate” degli anni Novanta, se la Fiat Punto GT è la nostra preferita. Probabilmente i francesi potrebbero dire lo stesso per la Renault Clio RS (o della più “antica” 5 GT Turbo), i tedeschi potrebbero esaltare la Polo GTI e via dicendo. Bene, benissimo. A ognuno i propri sogni di ragazzo. E chi è troppo giovane per aver vissuto al 100% l’epopea della Uno Turbo, non può che amare la Fiat Punto GT e il suo 1.4 turbo da 136 CV a 5.750 giri. Una potenza che è solo teorica, visto che è più difficile trovare una GT originale piuttosto che una elaborata, anche perché il piccolo motore Fiat accettava di buon grado pressioni di sovralimentazioni barbare, grazie alla cara vecchia ghisa con cui è stato costruito. Pochi lo sanno, ma questo propulsore non appartiene alla serie Fire, ma deriva ancora dal 4 cilindri nato con la 128 tanto che non ha nemmeno la distribuzione a 4 valvole per cilindro. Continua su Autoappassionati
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sabato 19 ottobre 2019
Brembo in MotoGP, una storia di successo
Dopo la pausa estiva di quasi un mese, il prossimo weekend riprende il Campionato di MotoGP, con il weekend di gara di Brno in Repubblica Ceca. Riprenderà così la caccia alla Honda di Marc Marquez, braccato soprattutto dalle due Ducati degli italiani Andrea Dovizioso e Danilo Petrucci. Le loro motociclette hanno una cosa in comune, condivisa anche con tutte le altre che corrono nella classe regina: l'impianto frenante che è integralmente fornito dall'italiana Brembo che è presente in 500-MotoGP da più di 40 anni: era il 20 agosto 1978 quando Virginio Ferrari, in sella ad una Suzuki RG500 del team Gallina equipaggiata con pinze a 2 pistoni, pompa assiale e dischi in ghisa, conquistava il successo nella classe 500 al GP Germania Ovest sul mitico circuito da 22,835 km del Nürburgring. A fine anni 80 iniziano ad essere utilizzati i dischi in carbonio, ad inizio anni 90 le pinze monoblocco, mentre la pinza monoblocco ad attacco radiale fa il suo esordio con il team Aprilia nel campionato 250, nel 1998 a Suzuka e quella sarà una stagione trionfale per Aprilia: dodici gran premi vinti e le prime tre posizioni nel mondiale 250 firmate Capirossi, Rossi e Harada. Continua su GQ
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venerdì 18 ottobre 2019
Alfa Romeo 6C 3000 CM Superflow IV, cenni di “Duetto”
Di solito il numero di concept car, ma in questo caso sarebbe meglio dire prototipi vista l'età della vettura in questione, realizzate da una Casa automobilistica è direttamente proporzionale alla longevità, ma anche al fascino del marchio. Così, non c'è da stupirsi che l'Alfa Romeo sia specializzata in questa particolare classifica, anche se purtroppo il Biscione è tristemente famoso per non avere dato un seguito produttivo a molti affascinanti prototipi del passato. Ad ogni modo, quello di cui parliamo oggi è un modello un po' meno famoso dei soliti pilastri della produzione di Arese. Il suo nome è Alfa Romeo 6C 3000 CM Superflow IV e, come in tutte le Alfa di quell'epoca, la prima sigla indica il numero dei cilindri, la seconda la cilindrata e la terza sta per “Competizione” Maggiorata”. Il nome “Superflow”, invece, descrive l'intento della carrozzeria, ovvero quello di essere il più aerodinamica possibile. Il numero romano, infine, indica la quarta edizione della vettura. Tutte le Superflow, infatti, sono esemplari unici. Continua su Motor1
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giovedì 17 ottobre 2019
DS 7 Crossback, lusso e comfort alla francese
“Premium” è una di quelle parole da prendere con le pinze. Nel mondo dell'auto impone aspettative, oneri e onori, ma bilanciare questi tre aspetti non è per niente facile, soprattutto se ci si presenta sul mercato con una immagine tutta da costruire. E' il caso del brand DS che nel 2014 si è stattacato da Citroen con l'ambizione di trovare un posizionamento più altro e il supporto di una storia che rimanda direttamente a quella della mitica “Dea” degli anni Cinquanta. Peccato che questa sia uscita di produzione nel 1975 e che le persone che entrano nei concessionari non vivano di ricordi. Così occorre la sostanza e, dopo alcuni modelli interlocutori ancora legati all'esperienza Citroen, il neonato marchio francese ha iniziato a vivere di vita propria con la DS 7 Crossback. Con i suoi 4,6 metri di lunghezza e un listino prezzi che va da circa 33.000 fin quasi a 55.000 euro, si collloca a cavallo dei segmenti C e D, con un leggero sbilanciamento verso il secondo. Continua su GQ
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mercoledì 16 ottobre 2019
Porsche 911 Carrera, l'origine della stirpe
Ci sono voluti circa nove mesi per vedere le versioni base della ottava generazione della Porsche 911, ma ora eccole qui. La Casa di Zuffenhausen ha presentato ufficialmente la 911 Carrera e Cabriolet, senza la “S”, mentre queste ultime erano state svelate lo scorso anno a novembre al Salone di Los Angeles. Il motore sei cilindri boxer biturbo da 3 litri è parente stretto di quello delle “S” ma ha turbocompressori più piccoli e un sistema di raffreddamenteo dalla portata inferiore. Questo vuol dire 385 CV anziché 450 ma anche una settantina di chili in meno sulla bilancia. La trasmissione di potenza viene gestita mediante il nuovo cambio a doppia frizionePDK a otto marce, consentendo alla 911 Carrera di accelerare da 0 a 100 km/h in 4,2 secondi e di raggiungere una velocità massima di 293 km/h. Il pacchetto opzionale Sport Chrono riduce di altri 0,2 secondi il tempo di accelerazione. Continua su GQ
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martedì 15 ottobre 2019
Bosch presenta il primo display 3D per auto
Sempre più grandi, scenografici, personalizzabili e pieni di funzioni, i display digitali sono i veri protagonisti dei cruscotti di tutte le auto nuove. Tanto il guidatore quanto i passeggeri sono sempre più abituati ad avere schermi a disposizione su cui continuare le attività che svolgono sui propri smartphone. E magari da aggiornare con un semplice click. Il prossimo passo è aumentare ancora l'interazione tra conducente e veicolo attraverso gli schermi e lo strumento per farlo è il nuovo display 3D sviluppato da Bosch. Un dispositivo capace di generare un realistico effetto tridimensionale che permette di fornire informazioni visuali più velocemente rispetto alla visione bidimensionale. Continua su Motor1
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