martedì 6 agosto 2019

Bentley, una Continental GT super esclusiva

Che cosa hanno in comune due Bentley progettate e prodotte a circa novanta anni di distanza? Ovviamente nulla, se non (forse) lo spirito. Ma trattandosi di Bentley, appunto, uno dei brand con più fascino e storia al mondo, anche un esercizio di correlazione altrimenti piuttosto rischioso può essere tollerato. E dunque lo charme di una serie speciale che si ricollega al passato può essere così forte da rendere interessante una citazione storica. Nel dettaglio parliamo della Continental GT Number 1 Edition by Mulliner, una serie limitata di cui verranno prodotti solo cento esemplari. La musa ispiratrice è la Bentley No. 1 Blower del 1929, ovvero una versione particolare della 4½ Litre, che riuscì a registrare il record sul giro sulla pista di Brooklands nel 1932 con Tim Birkin. Continua su GQ

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lunedì 5 agosto 2019

Traction Avant, 2CV e CX. La storia Citroën attraverso tre modelli

L'abitacolo è stretto, non ci sono cinture di sicurezza, il parabrezza è così vicino che si potrebbe toccare con il naso. Il volante, poi, è gigantesco, pur avendo una corona molto sottile. Chiave di avviamento in "on", motore già caldo e un colpo di levetta per accenderlo. Qualche sbuffo, un rumore sinistro, una piccola incertezza e poi finalmente il 4 cilindri Citroën prende vita. La Traction Avant è pronta a partire. Il modello che stiamo guidando è una 11 BL del 1956, praticamente una delle ultime versioni prodotte di un'auto che ha debuttato sul mercato nel 1934. È una delle vetture storiche che Citroën ha radunato alle porte di Parigi per festeggiare il centenario. Un secolo fa, infatti, un certo André Citroën presentava la prima automobile che portava il suo nome. Il marchio omonimo era già stato fondato qualche mese prima, ma il 4 giugno del 1919 fu esattamente il giorno in cui molti parigini riempirono la salle d’exposition Alda, che si trovava agli Champs Élysées, per osservare la Type A. Continua su La Stampa

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domenica 4 agosto 2019

Maserati Indy, 50 anni di classe italiana

Il 1° luglio di cinquanta anni fa la prima Maserati Indy lasciava la storica sede di via Ciro Menotti 322 a Modena per essere consegnata in Svizzera. Destinata a un ricco imprenditore elvetico, aveva la carrozzeria in colore «oro metallizzato» e gli interni in pelle marrone. La Indy era stata presentata nel 1968 al Salone di Torino per andare ad ampliare una gamma composta da: Ghibli, Mexico, Mistral, Quattroporte e Sebring. Un'offerta piuttosto ricca se si pensa che la Casa modenese produceva circa 700 vetture all'anno. La Indy - il cui nome ricorda le vittorie alla 500 Miglia di Indianapolis del 1939 e del 1940 - nacque per far fronte alle richieste da parte dei clienti che erano alla ricerca di una vettura comoda, abitabile e dalle caratteristiche sportive. Il design venne affidato alla Carrozzeria Vignale con l’obiettivo di sviluppare un coupé a quattro posti comodi in grado di garantire comfort, alte prestazioni e design innovativo.

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sabato 3 agosto 2019

Fiat 500 Dolcevita, 62 anni di passione

Ogni anno il 4 luglio Fiat festeggia l'anniversario della 500. Nel 2019 la citycar torinese compie 62 anni e li celebra con una nuova serie speciale chiamata Fiat 500 Dolcevita. Già dal nome si capisce l'intento di richiamare i valori di uno stile di vita nato proprio in quegli anni e che coinvolgeva la moda, il design e l'arte ma anche l'estetica del vivere quotidiano, il gusto, la fantasia e il «saper vivere». Così la nuova 500 Dolcevita è pensata a un cliente raffinato alla ricerca di esclusività ed eleganza. E come si addice a una diva dell'epoca, la nuova vettura è «vestita» esclusivamente di una candida livrea Bianco Gelato, impreziosita dalla linea di bellezza rosso/bianco/rosso che avvolge l'intera silhouette. Poi c'è il logo «Dolcevita» cromato in corsivo, un dettaglio di stile che spicca sul posteriore, che si sposa perfettamente con la modanatura cromata sul cofano, le calotte degli specchietti cromate e le fasce laterali con targhetta 500. Continua su GQ

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venerdì 2 agosto 2019

Nuova BMW Serie 1, i prezzi partono da 28.100 euro

Nei giorni scorsi BMW ha avviato la produzione della terza generazione della Serie 1, la prima a trazione anteriore che condivide la piattaforma con la Active Tourer e con la Mini. La compatta bavarese andrà a scontrarsi direttamente con la nuova Mercedes Classe A, in attesa che Audi ricomponga il tritico di hatchback premium con la nuova A3. In questo particolare sotto-segmento la sfida si gioca certamente sui contenuti e sullo stile, ma in parte anche sul prezzo, benché sia sensibilmente più alto di quello delle concorrenti generaliste. I prezzi di listino, al netto di eventuali sconti, partono da poco meno di 30.000 euro. Continua su Motor1

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giovedì 1 agosto 2019

Popmove, ora anche in Italia si può offrire la propria auto in car sharing


Se si escludono alcuni casi specifici relativi a mezzi di servizio, la maggior parte delle auto assolvono principalmente alla funzione di arredo urbano. La mobilità è solo un passatempo secondario che le occupa per pochi minuti o al massimo un paio d'ore al giorno. È lo storico paradosso dell'auto di proprietà su cui si investono molti soldi per poi lasciarla quasi sempre ferma. Un paradosso che riguarda molti altri beni, certo, ma almeno un frigorifero non si spegne mai e un paio di sci costa solo qualche centinaio di euro. Una cifra che coincide con l'ordine di grandezza di una rata per una vettura acquistata con il noleggio a lungo termine; una formula che risulta conveniente per alcune categorie di persone ma che ora può diventare ancora più interessante e per un pubblico più ampio, grazie a Popmove. Continua su La Stampa

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mercoledì 31 luglio 2019

Mazda MX-5, la spider democratica compie 30 anni

Quando, nel 1989, Mazda presentò la prima MX-5 al Salone di Chicago, nessuno avrebbe mai potuto immaginare che nei successivi 30 anni sarebbe diventata la spider più venduta in tutta la storia dell'automobile. Di solito basta provarla per capire tutto e noi lo abbiamo già fatto. Qui, invece, ci concentreremo sulla sua epopea, cercando di condensare tutti gli avvenimenti importanti. Tutto iniziò dieci anni prima, nel 1979, quando un giornalista americano parlò con l'uomo che sarebbe presto diventato il Presidente di Mazda, spiegandogli il suo amore per le piccole sportive leggere, in particolare le «spiderine» europee, inglesi ed italiane. Ed è proprio quella la filosofia che l'azienda giapponese ha sposato, quella di creare un'auto compatta, da guidare a cielo aperto, con una perfetta distribuzione dei pesi per avere un ottimo comportamento stradale. Continua su GQ

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