martedì 16 luglio 2019

Al Salone Parco Valentino in mostra l’unico autobus a due piani di “Italia 61” superstite

Il 1961 è stato un anno di grandi celebrazioni per i cento anni dell’Unità di Italia e Torino è stato uno dei luoghi cardine per i festeggiamenti. In quegli anni il trasporto collettivo era molto più importante rispetto a oggi e per raggiungere l’area espositiva sorta per l’occasione i visitatori dovevano essere trasferiti con qualcosa di diverso che non il solito autobus con la classica livrea verde bicolore dell’epoca. Così il Comune di Torino ordinò alla Viberti 12 esemplari di autobus a due piani. Continua su La Stampa

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lunedì 15 luglio 2019

Auto, 7 cabrio da comprare a meno di 10.000 euro

L'estate è alle porte, il sole splende e il caldo è già arrivato. Potrebbe essere il momento giusto per fare acquistare un'auto originale e un po' fuori dagli schemi. Un'auto in grado di dare grosse soddisfazioni, spendendo tutto sommato poco: una bella cabrio! Non importa se spider o cabriolet - cioè 2 o 4 posti secondo la definizione che va per la maggiore - quello che conta è che il tetto possa togliersi e scomparire del tutto. Per questo abbiamo lasciato fuori tutte quelle vetture che mantengono i montanti, come la Smart, la 500 o la DS3 tanto per capirci. No, questa è una guida per vere cabrio e bastano anche meno di 10.000 per assicurarsene una. Una spesa ragionevole, per un'auto che si può anche rivendere dopo poco tempo senza rimetterci troppo. Continua su GQ

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domenica 14 luglio 2019

Lamborghini LM002, la storia del SUV infuriato

A inizio anni Ottanta il concetto di SUV ancora non esisteva. C'erano le auto normali, divise in berline di diverse taglie e tipologie, quelle sportive e quelle per il fuoristrada. Mezzi duri e puri, con pochi fronzoli, ma molto efficaci. Ovviamente c'erano anche le supercar, come la Lamborghini Countach, anche se rispetto ai docili missili di oggi erano quasi dei mostri imbizzarriti da domare. Proprio da Sant'Agata Bolognese arriva la storia della Lamborghini LM002, una delle auto più folli mai esistite. Tuttavia non c'è troppo da stupirsi, perché la “Lambo” degli anni Settanta era un'azienda in difficoltà, da poco abbandonata dal fondatore Ferruccio e finita in mano a una proprietà svizzera. Non si sa bene perché, ma i dirigenti dell'epoca tentarono di partecipare a un bando di gara indetto dall'esercito americano, che portò alla nascita della Cheetah. L'avventura non andò a buon fine perché il bando fu vinto dall'Humvee, ovvero l'antenata dell'Hummer, ma da quel progetto scaturirono prima la LM-001 e poi la LM-002, che in passato abbiamo anche avuto l'onore di guidare. Continua su Motor1

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sabato 13 luglio 2019

Dal 2040 in Francia si potranno vendere solo auto elettriche


Ormai non ci sono più dubbi, la Francia si è lanciata in una crociata a favore delle auto elettriche e contro i motori a combustione interna. Anzi, per essere precisi, contro tutto quello che non è elettrico. Non bastava lo stop alla circolazione annunciato dall'amministrazione di Parigi, entro il 2024 per le auto Diesel e entro il 2030 per quelle benzina. No, ora nel mirino sono finiti tutti i veicoli che non sono a zero emissioni. Un mirino così grande che non riguarda solo Parigi ma tutta la Francia e che diventerà operativo nel 2040. Non si tratta di un'intenzione, ma di un provvedimento già approvato dall'Assemblea nazionale, che vieta la vendita di auto Diesel, benzina, metano e GPL dal 2040. Anche il destino dei modelli ibridi sembra segnato, visto che è già pronto un emendamento per bloccarli senza appello. Tutto questo riguarda la vendita di nuovi modelli e non è ancora chiaro se il divieto si applicherà anche alle vetture già circolanti, cioè alcune decine di milioni di auto. Continua su GQ

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venerdì 12 luglio 2019

Vespa World Days 2019, 3.500 scooter hanno invaso pacificamente l’Ungheria

Uno degli oggetti che più rappresentano il Made in Italy nel mondo è senza dubbio la Vespa che in oltre 70 anni di vita ha raggiunto praticamente qualsiasi parte del mondo, con oltre 18 milioni di esemplari veduti. Pratica, robusta ed economia, la Vespa è stata un mezzo di motorizzazione di massa in tanti Paesi e in molti di essi rappresenta ancora una "soluzione di mobilità" a 360°. Ma poi c'è anche una parte affettiva, quasi tribale, che ha a che vedere sia con il collezionismo ma ancora di più con il senso di appartenenza a una comunità: i vespisti, quelli che non guiderebbero mai un altro mezzo a due ruote o quelli che in sella alla propria Vespa affrontano qualsiasi viaggio. Così, non c'è da stupirsi se ogni anno gli appassionati si riuniscono per i Vespa World Days. Continua su La Stampa

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giovedì 11 luglio 2019

Lamborghini Huracan Sterrato, sporca e cattiva


Una lamborghini per strade senza asfalto? Chiunque abbia mai guidato una supercar, anche solo per pochi metri, sa quanto non sia indicato condurla fuori dall'asfalto. L'altezza rasoterra e le appendici aerodinamiche sono del tutto incompatibili anche con lo sterrato del parcheggio di un agriturismo. Dunque fa un po' sorridere vedere una Huracan declinata in chiave rally, ma ormai nel mondo dell'auto non ci si può stupire più di nulla. E dunque sebbene a Sant'Agata Bolognese l'abbiano definita "concept" non ci sarebbe nulla di strano nel vederla trasformata in modello di serie. Signore e signori, ecco a voi la Lamborghini Huracan Sterrato che ha l'ambizione di portare fuoristrada i 640 CV del suo 5.2 V10. Del resto l'altezza da terra è stata incrementata quasi 5 cm, l'angolo di attacco migliorato dell'1% e quello di uscita del 6,5%. Inoltre, la carreggiata è stata aumentata di 30 mm per entrambi gli assi, che a loro volta montano ruote da 20 pollici con pneumatici con spalla maggiorata all'interno di ampi passaruota con prese d'aria integrate. Continua su GQ

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mercoledì 10 luglio 2019

Trailhawk, ovvero il fuoristrada secondo Jeep

Non capita spesso di poter provare tutta la gamma di un solo singolo brand, a maggior ragione se questo è specializzato in un certo tipo di vetture. Nel caso di Jeep il discorso è ancora più interessante vista la vocazione offroad del marchio americano. Questa volta, poi, abbiamo avuto modo di metterci al volante di tutte le versioni più votate al fuoristrada - che gli americani chiamano Trailhawk - partendo dalla più piccola Renegade fino ad arrivare alla Grand Cherokee. Auto molto diverse tra loro che hanno capacità in off-road di varia natura. Ragionando in modo molto asciutto, possiamo dire che il comportamento in fuoristrada è influenzato da tre fattori: gli angoli caratteristici, l'escursione delle sospensioni e il tipo di trazione. I primi hanno molto a che fare con la forma dell'auto, così come la seconda che però riguarda anche il disegno delle sospensioni stesse. Continua su Motor1

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