“La versione 2020 della GT-R Nismo è un’auto sportiva estrema, eppure equilibrata. Il piacere di guida è la vera colonna portante di quest'auto che offre prestazioni equiparabili a un’auto da corsa, ma al tempo stesso garantisce il comfort di guida di un’auto stradale” sono le parole con cui i tecnici giapponesi definiscono la loro ultima e più veloce creatura, una supercar che negli anni si è conquistata un posto d'onore nell'Olimpo dei modelli ad alte prestazioni. L'obiettivo progettuale della GT-R è sempre stato quello di mettere a disposizione di tutti i guidatori le tecnologie proprie delle auto da corsa, con un controllo sensibile ma reazioni dinamiche affidabili. Continua su GQ
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mercoledì 5 giugno 2019
martedì 4 giugno 2019
Porsche 911 993, l’auto della rivoluzione di Zuffenhausen
Per tutti gli appassionati dell’universo targato Zuffenhausen, la Porsche 911 993 rimarrà sempre il modello spartiacque tra un prima e un dopo, nella fattispecie a “causa” del raffreddamento ad aria. Come infatti sanno anche le mattonelle di Zuffenhausen, quest’auto ha rappresentato la massima evoluzione di questa soluzione tecnica, prima del passaggio al più adatto, per i tempi, liquido refrigerante. Un cambiamento necessario per motivi legati principalmente alle prestazioni e alle emissioni. Con la sola aria ad abbassare la temperatura della testa, infatti, è impossibile salire oltre una certa potenza specifica e non si riesce a gestire nemmeno la combustione in quel modo fine che le norme antinquinamento hanno iniziato a richiedere a partire dalla seconda metà degli anni Novanta. Insomma, puristi o no, il passaggio aria-liquido “s’aveva da fare” anche sulla iper-tradizionalista Porsche 911 che del resto aveva portato nuovamente alla ribalta uno schema tecnico nato con, a ben guardare, con il Maggiolino Volkswagen ancora prima della Seconda Guerra Mondiale. Continua su Autoappassionati
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lunedì 3 giugno 2019
Hellephant Crate Engine, il motore da 1.000 CV (e 30 mila dollari) che puoi montarti in garage
Spendereste 30.000 euro per avere un motore da 1.000 cavalli? Intanto che ci pensate, sappiate che per quella cifra, che in realtà è in dollari e non in euro, avrete solo il propulsore, senza l’auto intorno. Strano? No, anzi. Negli Stati Uniti quella di vendere i motori “da soli” è una tradizione che viene da lontano ed è molto affine con il mondo delle competizioni. Si chiamano “crate engine” che letteralmente vuol dire “motore in cassa” e sono perfettamente legali, visto che dall’altro lato dell’Atlantico le leggi sono molto più permissive quando si tratta di mettere mano alle automobili. Quindi, se avete una vecchia muscle car o, perché no, anche un pick-up a cui volete aggiungere un po’ di pepe, potete rivolgervi alla Mopar - marchio di componenti e accessori del gruppo Fca - e ordinare il nuovo “Hellephant” 426 Supercharged Crate Hemi Engine. Continua su La Stampa
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domenica 2 giugno 2019
Land Rover Defender, ritorno alle origini
Per la Land Rover Defender il 2019 sarà l'anno della rinascita. Prodotta ininterrottamente per quasi settanta anni - dal 1948 al 2016 - in varie serie, ma senza mai cambiare la sua impostazione tecnica di base, la più famosa delle fuoristrada britanniche sta per tornare con una pelle completamente nuova. Un'operazione molto delicata, che si doveva già fare all'inizio del decennio ma che poi è stata rimandata per una serie di dubbi, soprattutto di natura stilistica. Ora il momento è arrivato e per essere sicuri che la nuova Land Rover Defender sia all'altezza della vecchia quanto a robustezza e capacità off-road, i tecnici Land Rover hanno deciso di metterla alla prova in un territorio a lei molto caro, quello africano. Continua su GQ
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sabato 1 giugno 2019
Ferrari SF90 Stradale, la supercar ibrida da 1.000 cavalli
Era attesa da molto tempo e finalmente è arrivata. La nuova Ferrari SF90 Stradale, che è anche la prima auto ibrida plug-in nella storia di Maranello. Ovviamente la sua missione non è consumare poco, ma andare il più veloce possibile e per questo la quantità dei sui cavalli è un numero che rimane scolpito nella mente: mille. Ma non è l'unico numero incredibile della nuova hypercar del Cavallino Rampante, che può vantare un rapporto peso potenza di 1,57 kg/cv, un rapporto solitamente riservato alle auto da corsa. Ma è lo stesso nome della nuova Ferrari a sottolineare le sue prestazioni, visto che richiama la celebrazione dei 90 anni della Scuderia Ferrari, sottolineando allo stesso tempo lo stretto legame che è sempre esistito tra il mondo delle corse e le vetture stradali. Così la SF90 Stradale è la dimostrazione migliore di come le conoscenze acquisite attraverso le competizioni trovino applicazione su una vettura Ferrari di produzione. Continua su GQ
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Anche la Lotus diventa “green” e annuncia la sua prima supercar elettrica
Per gli appassionati di auto sportive, la notizia è di quelle che lasciano interdetti. Lotus, il marchio in assoluto più famoso per la sua filosofia costruttiva votata alla leggerezza delle auto, ha annunciato l’arrivo di una supercar elettrica. Anche se la data di presentazione del modello di serie è ignota, così come i dettagli tecnici, c’è qualcosa che stride concettualmente, visto che le batterie al litio necessarie per qualsiasi auto elettrica sono l’antitesi della leggerezza. Anche su una monoposto di Formula E, che attualmente rappresenta la massima espressione sportiva delle emissioni zero, le batterie contano per poco meno della metà della massa complessiva dell’auto (384 kg su 900 kg con pilota a bordo). Questa nuova Lotus, dunque, non potrà certamente essere “magra” come le precedenti, ma probabilmente ai proprietari cinesi di Geely non interessa più di tanto. Continua su La Stampa
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venerdì 31 maggio 2019
Autobianchi A112, la prima piccola chic compie 50 anni
Quanto abbiamo amato l'Autobianchi A112. Cinquanta anni fa il panorama automobilistico italiano era molto più ridotto e banale dell'attuale. Più di un'auto su due era una Fiat e l'omologazione regnava sovrana. Inoltre le auto provenienti dall'estero subivano una tassazione più alta e dunque erano piuttosto sconvenienti. Insomma, anche tra i modelli più piccoli, possedere un Maggiolino, una Mini o una 2CV non era una cosa scontata. Così, quando nel 1969 al Salone di Torino - altro ricordo di un'epoca che non c'è più - fu presentata la Autobianchi A112, il successo fu immediato e clamoroso. Un'auto particolarmente «indovinata», come si diceva una volta, tanto che è rimasta sul mercato fino al 1986, per poi essere sostituita dalla fortunatissima Y10 dopo un anno di coabitazione nei listini. Continua su GQ
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