sabato 1 giugno 2019

Ferrari SF90 Stradale, la supercar ibrida da 1.000 cavalli

Era attesa da molto tempo e finalmente è arrivata. La nuova Ferrari SF90 Stradale, che è anche la prima auto ibrida plug-in nella storia di Maranello. Ovviamente la sua missione non è consumare poco, ma andare il più veloce possibile e per questo la quantità dei sui cavalli è un numero che rimane scolpito nella mente: mille. Ma non è l'unico numero incredibile della nuova hypercar del Cavallino Rampante, che può vantare un rapporto peso potenza di 1,57 kg/cv, un rapporto solitamente riservato alle auto da corsa. Ma è lo stesso nome della nuova Ferrari a sottolineare le sue prestazioni, visto che richiama la celebrazione dei 90 anni della Scuderia Ferrari, sottolineando allo stesso tempo lo stretto legame che è sempre esistito tra il mondo delle corse e le vetture stradali. Così la SF90 Stradale è la dimostrazione migliore di come le conoscenze acquisite attraverso le competizioni trovino applicazione su una vettura Ferrari di produzione. Continua su GQ

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Anche la Lotus diventa “green” e annuncia la sua prima supercar elettrica

Per gli appassionati di auto sportive, la notizia è di quelle che lasciano interdetti. Lotus, il marchio in assoluto più famoso per la sua filosofia costruttiva votata alla leggerezza delle auto, ha annunciato l’arrivo di una supercar elettrica. Anche se la data di presentazione del modello di serie è ignota, così come i dettagli tecnici, c’è qualcosa che stride concettualmente, visto che le batterie al litio necessarie per qualsiasi auto elettrica sono l’antitesi della leggerezza. Anche su una monoposto di Formula E, che attualmente rappresenta la massima espressione sportiva delle emissioni zero, le batterie contano per poco meno della metà della massa complessiva dell’auto (384 kg su 900 kg con pilota a bordo). Questa nuova Lotus, dunque, non potrà certamente essere “magra” come le precedenti, ma probabilmente ai proprietari cinesi di Geely non interessa più di tanto. Continua su La Stampa

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venerdì 31 maggio 2019

Autobianchi A112, la prima piccola chic compie 50 anni

Quanto abbiamo amato l'Autobianchi A112. Cinquanta anni fa il panorama automobilistico italiano era molto più ridotto e banale dell'attuale. Più di un'auto su due era una Fiat e l'omologazione regnava sovrana. Inoltre le auto provenienti dall'estero subivano una tassazione più alta e dunque erano piuttosto sconvenienti. Insomma, anche tra i modelli più piccoli, possedere un Maggiolino, una Mini o una 2CV non era una cosa scontata. Così, quando nel 1969 al Salone di Torino - altro ricordo di un'epoca che non c'è più - fu presentata la Autobianchi A112, il successo fu immediato e clamoroso. Un'auto particolarmente «indovinata», come si diceva una volta, tanto che è rimasta sul mercato fino al 1986, per poi essere sostituita dalla fortunatissima Y10 dopo un anno di coabitazione nei listini. Continua su GQ

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giovedì 30 maggio 2019

Volkswagen Tarok, Wolfsburg continua a sognare un pick-up per gli Stati Uniti



Anche se stanno per essere superate dai Suv, in Europa le auto più popolari sono ancora le berline compatte, come la Golf per intenderci. Ma basta spostarsi dall’altro lato dell’Oceano Atlantico e il panorama cambia radicalmente. Negli Stati Uniti, infatti, il veicolo più diffuso continua a essere il pick-up, che è saldamente in testa alle classifiche di vendita da decenni. E non si tratta di veicoli come quelli che vediamo in Europa - per esempio il Vw Amarok - che sono lunghi poco più di 5 metri e hanno un’impostazione a metà tra un’automobile e un fuoristrada. No, i pick-up “born in the Usa” sono dei camion travestiti da autovetture. I modelli più piccoli superano di slancio i 5,3 metri e poi iniziano ad allungarsi fino ad arrivare quasi a 6,5, con capacità di carico che nel nostro mercato sono appannaggio dei veicoli pesanti. Continua su La Stampa

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mercoledì 29 maggio 2019

Audi R8, pura velocità

Dal 2007, anno di nascita della prima generazione, a oggi la Audi R8 è sempre stata l'icona della massima sportività Audi. Quel concetto di berlinetta a motore centrale che solitamente trova la sua massima espressione in Emilia, da dove infatti - non a caso - arriva il motore V10 della R8, che è parente strettissimo di quello della Lamborghini Huracan. In ogni caso, nonostante abbiano il «cuore» in comune, queste due auto non potrebbero essere più diverse, per stile, carattere e personalità. Continua su GQ

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martedì 28 maggio 2019

Addio anche al Sud America, dal 2020 la Dakar si trasferisce in Arabia Saudita

La correlazione tra parole e fatti non è sempre certa e lineare. Come nel caso della Dakar, che sebbene da oltre dieci anni non si corra più tra Europa e Africa ha mantenuto la parte più esotica della sua denominazione originale. Quella Parigi-Dakar che dal 1979 è stata una delle corse più famose del mondo e che nel 2008 ha abbandonato il continente africano a causa delle minacce terroristiche in Mauritania. In quell’anno la competizione non si è tenuta ed è ritornata nel 2009 in uno scenario completamente nuovo, quello del Sud America. Il nome della città più famosa della Francia è sparito ma è rimasto quello della capitale del Senegal, a segnare una parziale continuità nel segno dell’avventura. Ma dal prossimo anno, dopo undici edizioni fra Perù, Argentina e Bolivia (nel 2019, solo Perù) , la Dakar sbarcherà in Arabia Saudita. Continua su La Stampa

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lunedì 27 maggio 2019

Gli pneumatici giusti per il tuo SUV

Non è certo un mistero che negli ultimi anni i SUV abbiano scalato le preferenze degli automobilisti europei e pure di quelli italiani. Inoltre, questi mezzi hanno sempre meno in comune con i fuoristrada e sono sempre più orientati alle prestazioni. Nei segmenti superiori, in particolare, ci sono molti modelli di impostazione chiaramente sportiva, con potenze solitamente appannaggio di granturismo e supercar. Continua su GQ

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