A volte la storia delle auto non è lineare. Magari alcuni modelli sono famosi sul loro mercato interno e quasi ignoti al di fuori. Poi basta che succeda qualcosa di imprevisto, magari un’apparizione al cinema, per cambiare tutto. E’ il caso della Toyota Supra. Una sportiva che in Giappone è ben nota sin dall’anno della sua nascita, il 1978, ma che è diventata nota al grande pubblico grazie al ruolo avuto in Fast and Furious, dove è senza dubbio una delle auto maggiormente protagoniste. Quella che compare nel primo episodio della fortunatissima saga è un esemplare appartenente alla quarta generazione, che è rimasta sul mercato dal 1993 al 2002, prima di entrare in un oblio interrotto solo da pochissimo. La quinta generazione, infatti, è su strada da pochi mesi ed è nata grazie alla collaborazione con BMW (che ha realizzato la nuova Z4) grazie a cui è stato possibile dividere i costi di sviluppo. Ad ogni modo, la Supra degli anni Novanta è diventata un’icona ma è anche una signora auto sportiva, con prestazioni e caratteristiche di tutto rispetto. Continua su Autoappassionati
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sabato 4 maggio 2019
venerdì 3 maggio 2019
Tech e Auto Come guidare veloci e sicuri, 5 consigli
Le automobili moderne sono colme di elettronica e di sistemi di assistenza alla guida che aumentano la sicurezza e rendono più semplice la vita di chi sta al volante. Tuttavia, non bisogna dimenticare che guidare non è un'attività banale e che nella vita di tutti i giorni gli imprevisti sono sempre dietro l'angolo. Inoltre è sempre bene ricordare che l'errore umano è sempre la prima causa di incidenti, e nello specifico è la distrazione la causa più frequente. Dando per scontato un certo livello di attenzione alla guida, ecco dunque cinque consigli per guidare veloci e sicuri, che abbiamo chiesto a Gian Maria Gabbiani che di mestiere fa il pilota professionista - quest'anno gareggerà nel Campionato Italiano TCR DSG Endurance - e che è il Responsabile del Corso di Guida Sicura Bosch TEC. Continua su GQ
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giovedì 2 maggio 2019
Mezzo secolo fa nasceva la 917, prima Porsche a vincere Le Mans
Il periodo a cavallo tra gli anni Sessanta e anni Settanta è certamente uno dei più gloriosi e affascinanti del motorsport. In questa epoca, infatti, gli sforzi delle Case automobilistiche erano focalizzati con la stessa veemenza sia sulla Formula 1 sia sul Campionato del mondo sport prototipi, di cui faceva parte anche la mitica 24 Ore di Le Mans. È stato questo il tempo della sfida tra Ferrari e Ford, sostituita poi da quella tra Ferrari e Porsche, dopo che il colosso di Detroit aveva deciso di ritirarsi, soddisfatto delle sue quattro vittorie consecutive. Ed è stato proprio nel 1969, mentre la Ford GT40 coglieva la sua ultima vittoria nella gara di durata più massacrante al mondo, che a Zuffenhausen iniziava a ruggire la Porsche 917. Continua su La Stampa
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mercoledì 1 maggio 2019
Aston Martin Zagato, paghi una prendi due
Quest'anno Zagato compie cento anni. Un periodo in cui la storica carrozzeria milanese ha legato il suo nome a quello dei brand più famosi del mondo dell'auto. Ma negli ultimi anni la collaborazione con Aston Martin è diventata molto più stretta e per celebrare questo speciale compleanno la Casa britannica sta portando a termine una vettura speciale. Si chiama DBS GT Zagato e fa parte del progetto DBZ Centenary Collection che riassume sessanta anni di storia sull'asse Gaydon-Milano. La nuova DBS GT Zagato sarà un'evoluzione della DBS Superleggera e avrà un design ispirato a quello della storica DB4 GT Zagato prodotta tra il 1960 e il 1963. Continua su GQ
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martedì 30 aprile 2019
Renault Supercinque GT Turbo, la piccola “bomba” degli anni Novanta
Nella vita ci sono cose tra cui proprio non si riesce a scegliere, quei dualismi dove l’unica soluzione possibile è la vittoria ex-aequo. Dubbi che proprio non si riesce a dirimere, tipo “pizza o pasta”, “bionde o more” e via dicendo. Insomma, tutte quelle cose che ci piacciono così tanto che rinunciare a una delle due sarebbe veramente un delitto. Così, ogni volta che penso alla Renault Supercinque GT Turbo non riesco a scindere l’immagine da quella della sua rivale per eccellenza, la Fiat Uno Turbo. Nel 1985, così piccole, così arrabbiate e così turbocompresse c’erano solo loro. La Peugeot 205 GTi, sebbene sia parte del gruppo, ha avuto vari motori aspirati e la Fiesta XR2 semplicemente non è mai stata all’altezza delle altre. Tornando alla Supercinque, quando nel febbraio 1985 arrivò sul mercato, per molti fu amore a prima vista. Non era questione di dettagli, ma di un aspetto complessivo veramente unico. Quella specie di estrattore posteriore che incornicia il tubo di scarico, i codolini sottoporta e i passaruota allargati. Continua su Autoappassionati
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lunedì 29 aprile 2019
Militem JIII: caratteristiche, foto e prova
Essere esclusivi a volte vuol dire anche rompere gli schemi. Quando si parla di auto, uno degli ossimori preferiti dai vip di ogni genere nella scelta della propria vettura di lusso, è quello del fuoristrada trapiantato in città. Un trend in voga già da qualche anno di cui il Militem JIII rappresenta un ottimo esempio. Militem è un brand molto giovane, nato da un’idea di Hermes Cavarzan, imprenditore lombardo attivo nel settore automotive da oltre 35 anni. Continua su GQ
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domenica 28 aprile 2019
Aprilia RSV4 X, ecco la versione estrema della Superbike di Noale
Dieci esemplari per dieci anni di carriera. L'ultima e più sportiva versione della Aprilia RSV4 si chiama “X” e celebra questo compleanno con numeri impressionanti. E' basata sulla 1100 Factory, non è omologata per l'uso stradale e non si può usare nemmeno nelle competizioni, vista la cilindrata e l'esigua produzione. È stata presentata durante Aprilia All Stars, la festa annuale del marchio di Noale che ha richiamato al Mugello oltre 10.000 appassionati. E' una moto, dunque, rivolta ai collezionisti o ai patiti della guida in pista, anche se ci vuole coraggio a cercare il limite di una moto che costa 39.900 euro. Ma la RSV4 X è così, prendere o lasciare. Una motocicletta che riassume sette titoli vinti nel mondiale Superbike (quattro costruttori e tre piloti) in un “pacchetto” che più esclusivo non si può. Continua su La Stampa
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