Sono ormai quasi due anni che si parla della hypercar Aston Martin, che all'inizio non aveva nemmeno un nome ma soltanto una sigla a definirla. Oggi, però, la Valkyrie è quasi pronta per essere commericializzata in pochissime unità (non più di 150) e a un prezzo stratosferico (circa 3 milioni di euro). Sotto il cofano posteriore si trova il 6.5 V12 aspirato costruito dalla Cosworth che lo ha progettato con gli stessi criteri in voga nella Formula 1 degli anni Novanta, ma utilizzando i materiali più all'avanguardia. Eroga 1.000 CV a 10.500 giri, con il regime massimo di rotazione fissato a 11.000 giri e il picco di coppia di 740 Nm raggiunto a 7.000 giri. Ma non è finita qui, perché bisogna aggiungere il boost dato dal sistema KERS che è del tutto simile a quello delle Formula 1 moderne. L'output totale del powetrain, dunque, è di 1.160 CV a 10.500 giri, con 900 Nm di coppia a 6.000 giri. Continua su GQ
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martedì 12 marzo 2019
Opel Insignia GSI, granturismo silenzioso
Forse la siglia GSi non dirà molto a chi ha meno di trent'anni, ma a chi ha una certa dimestichezza con le auto anni Ottanta non possono che accendersi almeno un paio di lampadine. Negli ultimi tempi Opel ha recuperato questa sigla e l'ha usata per definire le versioni più sportive della Corsa e della Insignia, entrambe orfane delle declinazioni super prestazionali firmate OPC - Opel Performance Center - una divisione che è stata messa in stand-by dopo l'ingresso della Casa tedesca nel Gruppo PSA. Politiche industriali a parte, non ci siamo lasciati sfuggire l'occasione di provare la Insignia GSi, un allestimento che corrisponde anche al top di gamma di quella che a tutti gli effetti è l'ammiraglia di Russelsheim. Per gli amanti dei numeri, diciamo subito che sotto il cofano c'è un due litri turbodiesel bi-turbo capace di erogare 210 CV e 480 Nm di coppia, spostando la Insignia piuttosto rapidamente, da 0 a 100 km/h in 7,9 secondi e poi fino a 233 km/h. Continua su GQ
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lunedì 11 marzo 2019
Italdesign DaVinci, l'omaggio ai 500 anni di Leonardo
Cinquecento anni fa moriva uno dei più grandi geni della storia dell'umanità, Leonardo Da Vinci. Italdesign ha voluto rendergli omaggio dando il suo nome alla concept car presentata al Salone di Ginevra. La DaVinci prefigura una possibile granturismo elettrica dall’anima sportiva, ma caratterizzata da un’eleganza raffinata, sia per le linee esterne sia per quanto riguarda l’interno dell’abitacolo. Lunga quasi cinque metri e larga più di due metri e dieci, può ospitare comodamente quattro passeggeri grazie al passo di quasi tre metri. L'altezza inferiore al metro e venti, invece, la rende particolarmente filante. Come da tradizione, il centro stile Italdesign ha impostato lo studio per questa concept in modo che, con pochi accorgimenti, sia facilmente adattabile ad una produzione di serie e in linea con il family feeling di diversi marchi. Continua su GQ
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Peugeot 3008, perché noleggiarla… invece di comprarla
In Europa lo stile rimane sempre fondamentale nella scelta di un'auto come dimostrano alcuni modelli la cui grande fortuna dipende prima di tutto proprio dal design, come la Peugeot 3008. E' la classica auto jolly, che fa bene tutto. La lunghezza inferiore ai quattro metri e mezzo la rende gestibile anche in città senza rinunciare alla volumetria interna. Col 2 litri turbodiesel da 177 CV abbinato al cambio automatico a 8 rapporti, poi, si rivela una grande viaggiatrice. Dal punto di vista tecnologico la 3008 si stacca dalla massa con la plancia l’i-Cockpit, che ha un design futuristico e unico, in un segmento dove la concorrenza è serrata. Le offerte di noleggio, però, a volte sono molto convenienti, anche rispetto all'acquisto. Con un vincolo così breve, inoltre, si può cambiare l'auto dopo due o tre anni passando al modello più aggiornato, visto che il mercato dei crossover cambia in continuazione. Continua su Motor1
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domenica 10 marzo 2019
Salone auto Ginevra 2019, 10 stand da vedere assolutamente
Torna il dune buggy e diventa elettrico
Al prossimo Salone di Ginevra che aprirà i battenti il 7 marzo,
Volkswagen presenterà un inedito dune baggy elettrico ispirato ai
popolari buggy americani che imperversavano sulle spiagge della East
Coast e della West Coast negli anni Sessanta e Settanta. Ma se quasi
mezzo secolo fa utilizzavano la meccanica del Maggiolino, la concepct
car del terzo millennio sarà basata sulla piattaforma modulare elettrica
MEB dimostrandone la versatilità. «Il buggy è più di una semplice auto.
È vitalità e passione su quattro ruote. Queste caratteristiche si
materializzano nel nuovo e-buggy, un’interpretazione moderna e non retro
di un classico che, più di ogni altra cosa, dimostra il legame emotivo
che la mobilità elettrica è in grado di creare», ha spiegato il numero
uno del design Volkswagen Klaus Bischoff. Continua su GQ
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sabato 9 marzo 2019
Fiat Centoventi, la Panda del futuro
Era da un po' di tempo che non si vedeva una concept Fiat al Salone di Ginevra e quest'anno il brand torinese ha recuperato il tempo perduto con la Centoventi, una citycar che riassume la visione del marchio italiano su come sarà la mobilità elettrica di massa nel prossimo futuro, una previsione che nasce da 120 anni di storia ed esperienza sul campo. Nello sviluppo della Centoventi Fiat ha rivolto il proprio sguardo verso il suo lato più pop, accessibile e ingegnoso, quello che le ha permesso di creare vetture caratterizzate dalla grande modularità degli interni e dalla spiccata personalità stilistica. Così la Centoventi è una «tela bianca» pronta per essere dipinta secondo i gusti e le esigenze del cliente in un qualsiasi periodo della sua vita o della giornata, senza alcun vincolo di personalizzazione legato allo specifico momento dell'acquisto. Continua su GQ
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