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sabato 22 dicembre 2018
Toyota presenta la Prius AWD-i, ibrida e a trazione integrale
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venerdì 21 dicembre 2018
Alpine A110, la “berlinetta” sportiva alla francese
Gli anni Settanta sono stati un periodo incredibile per l’industria automobilistica. E’ proprio in questa epoca che sono nate alcune tra le auto più belle di sempre, a prescindere dal prezzo d’acquisto. La Alpine A110 è un ottima esponente di questo genere di vetture e non possiamo che essere d’accordo con il Gruppo Renault che ha deciso di farla rivivere. La storia della Alpine è iniziata nel 1955 e terminata nel 1995, prima di ricominciare nel 2017. E’ legata a doppio filo alle competizioni sportive e in particolare ai rally, dove ha vinto il campionato mondiale nel 1973 proprio con la A110 originale. Quella del terzo millennio ne riprende lo spirito e buona parte dell’impostazione meccanica, anche se giocoforza la massa e la potenza sono cresciute. E’ vero che bisogna stare attenti quando si gioca con la nostalgia: è facile avere successo ma i fallimenti sono dietro l’angolo. Tuttavia non è questo il caso, perché la nuova Alpine A110, che ha debuttato un anno e mezzo fa, è un successo di mercato ma non solo. Continua su Boggi
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giovedì 20 dicembre 2018
Mini Cooper SD, la prova di GQ
La Mini Cooper SD appartiene a quel genere di auto che hanno caratteristiche che non ti aspetti. Questo comporta anche che non abbia praticamente concorrenti. In effetti non esistono auto lunghe meno di quattro metri – 3,85 per essere precisi – che abbiano sotto il cofano un motorone turbodiesel. Tra le ruote anteriori si trova infatti lo stesso 2 litri della BMW Serie 3, anche se qui è sistemato in posizione trasversale e non longitudinale. Il pedigree, in ogni caso, non cambia. I cavalli sono 170 e i newtonmetro di coppia ben 360. Sono numeri che fanno già bella figura su un’auto che pesa 16-17 quintali, quindi immaginate il loro effetto su una scocca quasi da citycar che è più leggera di 300-400 kg. Il risultato è che la Mini Cooper SD va fortissimo, grazie anche al cambio automatico a 8 rapporti, che è rapido sia nel comprendere le intenzioni del guidatore, sia nell’agire. I numeri certificano questo dinamismo, con una velocità massima di 225 km/h e lo scatto da 0 a 100km/h bruciato in 7,2 secondi. Continua su GQ
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mercoledì 19 dicembre 2018
Renault Twingo GPL | Prova su strada in anteprima
Uno dei principali punti deboli comuni a qualsiasi auto alimentata a GPL di solito si trova sotto il cofano e non riguarda qualche componente secondario, bensì il motore. Generalmente l’unità a benzina scelta per la conversione è più vecchia di almeno 10 anni rispetto alle altre presenti in gamma, con il risultato che le prestazioni ne risentono, sotto ogni punto di vista. I motivi di questo gap più o meno sono sempre gli stessi e si possono ascrivere tutti alla voce “costi”. Per questo bisogna apprezzare lo sforzo di una Casa come Renault che ha deciso di convertire al GPL la versione da 90 CV del suo tre cilindri turbo portando così sul mercato la Renault Twingo GPL. Continua su Autoappassionati
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martedì 18 dicembre 2018
Skoda, un linguaggio stilistico che si evolve per sorprendere
Sapete quale è il primo criterio con cui ogni europeo che si appresta ad acquistare una nuova auto sceglie tra un modello e un altro? Il design. E questo vale per qualsiasi tipo di automobile, costo e segmento. Dalla piccola citycar fino alla supercar più veloce. Per questo lo stile è così importante in una vettura, ma definirlo è tutt’altro che semplice perché è un gioco di compromessi. Problemi di costi, di industrializzazione e di ottemperanza alle omologazioni limitano tantissimo il lavoro dei designer che solo raramente riescono a portare su strada un prodotto simile alle concept che l’hanno preceduta. Il design, inoltre, è il primo elemento fondante dell’identità di un brand, quello che dopo tre secondi che guardiamo un’auto per strada ci fa sentenziare subito il primo giudizio. Per questo Skoda, che ha il carattere più pragmatico rispetto a tutti gli altri marchi del Gruppo Volkswagen, vuole compiere un passo in avanti in termini di stile, per migliorare risultati commerciali già lusinghieri. Continua su GQ
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lunedì 17 dicembre 2018
Si chiama “Nera” la prima moto elettrica realizzata con la stampa 3D
L'attenzione delle aziende nei confronti delle moto elettriche cresce sempre di più. La creazione di un campionato riservato alle motociclette a zero emissioni come la Moto E, l'impegno diretto di costruttori quali BMW, Harley-Davidson e Vespa (ma ne arriveranno anche altri) e il proliferare di prodotti a due ruote elettrici pensati per i centri urbani non lasciano spazio a molti dubbi: la mobilità a due ruote del futuro è anche elettrica. Inoltre, grazie alla natura stessa di questa tecnologia che consente di standardizzare componenti fondamentali come il motore e le batterie, è possibile progettare e sviluppare prodotti con costi ridotti rispetto a quelli tradizionali con propulsori termici. Questo vuol dire che anche realtà più piccole rispetto ai soliti colossi del motociclismo possono cimentarsi e arrivare sul mercato, utilizzando anche maggiore creatività. Contina su La Stampa
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domenica 16 dicembre 2018
McLaren 720 S Stealth, come un aereo da caccia
In aeronautica la parola “stealth” definisce un velivolo invisibile ai radar e dunque fa lievemente sorridere che un facoltoso cliente britannico abbia richiesto alla McLaren una versione personalizzata della 720S che tutto fa tranne che passare inosservata. Evidentemente gli ossimori piacciono a questo appassionato che ha ordinato alla concessionaria di Londra una supercar su misura, realizzata poi al quartier generale di Woking dal reparto McLaren Special Operations La livrea Stealth comporta la carrozzeria con colorazione principale “defined sarthe grey”, che è ispirato alla mitica McLaren F1 GTR che vinse la 24 Ore di Le Mans nel 1995 e con una tinta a contrasto chiamata vermillion red. Continua su GQ
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