domenica 16 dicembre 2018

McLaren 720 S Stealth, come un aereo da caccia

In aeronautica la parola “stealth” definisce un velivolo invisibile ai radar e dunque fa lievemente sorridere che un facoltoso cliente britannico abbia richiesto alla McLaren una versione personalizzata della 720S che tutto fa tranne che passare inosservata. Evidentemente gli ossimori piacciono a questo appassionato che ha ordinato alla concessionaria di Londra una supercar su misura, realizzata poi al quartier generale di Woking dal reparto McLaren Special Operations La livrea Stealth comporta la carrozzeria con colorazione principale “defined sarthe grey”, che è ispirato alla mitica McLaren F1 GTR che vinse la 24 Ore di Le Mans nel 1995 e con una tinta a contrasto chiamata vermillion red. Continua su GQ

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sabato 15 dicembre 2018

Pannelli solari sul tetto delle auto, Hyundai e Kia li porteranno sul mercato nel 2019

Non accade molto spesso che Hyundai e Kia parlino di una qualche novità in modo congiunto. Solitamente i due marchi ci tengono molto alla loro indipendenza, anche se fanno parte dello stesso gruppo. Ma evidentemente stavolta i boss coreani hanno preferito così e dunque lo Hyundai Motor Group ha annunciato di voler introdurre i pannelli solari sul tetto di alcuni modelli. Per il momento non è stato specificato su quali, anche se è naturale pensare che le prime applicazioni arriveranno sulle vetture elettriche e ibride made in Korea. Quella di sfruttare il tetto dell'auto per ricavare energia elettrica dal sole non è un'idea innovativa in senso assoluto, anzi. Già nel 2012 la Toyota offriva questa opzione su alcune versioni della Prius e al momento la prevede la Prius plug-in hybrid commercializzata in Giappone, ma si tratta di un accessorio piuttosto marginale. Continua su La Stampa

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venerdì 14 dicembre 2018

Ducati Diavel 1260, la “power cruiser” emiliana

Quando nel 2010 Ducati annunciò l’arrivo di una moto cosiddetta “cruiser”, furono in molti a rimanere perplessi e, anche dopo averla vista e avere scoperto che si trattava di una “power cruiser”, qualcuno ha continuato a storcere il naso. Ovviamente non si può piacere a tutti e la Diavel ha saputo comunque ritagliarsi un suo pubblico e avere il suo ruolo sul mercato, completando una gamma che fino a quel momento era composto quasi solo da motociclette sportive. Quella presentata allo scorso Eicma è una Diavel tutta nuova, con un design più aggressivo, prestazioni più elevate, una guida più divertente ma anche più comfort per pilota e passeggero. Parte del merito di questi miglioramenti va al nuovo motore Testastretta DVT 1262, che eroga 159 CV a 9.500 giri e 129 Nm a 7.500 giri, con una curva di coppia piatta sin dai regimi medio-bassi, grazie anche la variatore di fare sia sul lato di aspirazione che di scarico. Continua su GQ

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giovedì 13 dicembre 2018

Lamborghini SC 18 Alston, esclusiva ed estrema

In campo automobilistico si definisce “one-off” un modello realizzato in un unico esemplare, partendo da una base tecnica già nota e rielaborandola secondo i desideri del cliente di turno. Ovviamente è un’operazione piuttosto costosa, ma l’esclusività è garantita, anche perché il concetto stesso di one-off non prevede la realizzazione nemmeno di un secondo esemplare. Così, nella cornice perfetta delle Lamborghini World Finals di Vallelunga – il weeekend di gara in cui si chiudono tutti i monomarca Lambo del mondo – la Casa di Sant’Agata Bolognese ha presentato la SC18 Alston. È la prima vettura realizzata direttamente dalla Squadra Corse dopo un progetto sviluppato congiuntamente con il Centro Stile Lamborghini e con il cliente, che ha voluto perfino battezzare l’auto con il nome del figlio, Alston appunto. Nonostante il suo aspetto estremo, questa berlinetta è omologata per circolare su strada, anche se è messa a punto per un utilizzo prevalentemente pistaiolo. Continua su GQ

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mercoledì 12 dicembre 2018

Auto elettriche: quanto si risparmia a viaggiare a emissioni zero?

Si fa presto a dire auto elettrica. Acquistarne una è (ancora) piuttosto impegnativo, ricaricarla non è affatto semplice, a meno di possedere un garage, e poi c’è il tema dei costi. È vero che ci si libera dalla benzina e dal diesel, ma in realtà quanto si risparmia davvero a viaggiare con un’auto a emissioni zero. La risposta non è semplice, perché le variabili in gioco sono molte ma molto meno codificate di quelle che configurano i costi di percorrenza delle vetture termiche tradizionali. Gli esperti del sito Vaielettrico.it hanno provato a fare un po’ di chiarezza. Sinteticamente si può affermare che nella gestione quotidiana un auto elettrica è più economica di una a combustione interna, ma se si considera l’intero ciclo di vita dei veicoli la situazione è assai diversa. Il problema principale è il prezzo di acquisto che oggi è più alto almeno del 25-30% su un’auto di pari categoria che usa i carburanti fossili. Continua su La Stampa

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martedì 11 dicembre 2018

Volkswagen e Ford, annunciata una nuova alleanza globale

“Siamo in fase avanzata di negoziati avanzati con la Ford per costruire un’alleanza automobilistica davvero globale, che rafforzerà anche l’industria automobilistica americana”. A parlare è Herbert Diess, numero uno del gruppo Volksawagen, dopo l’incontro con Donald Trump alla Casa Bianca, il cui tema cardine è stato lo sviluppo dell’industria automobilistica americana. “Stiamo costruendo un’alleanza che rafforzerà la posizione della Ford in Europa attraverso la condivisione di piattaforme produttive e che ci sarà accesso alle potremmo usare le capacità produttive della Ford in Usa per costruire le nostre auto”. In altre parole, se l’alternativa è quella di pagare dazi del 25% sull’import-export - come paventato negli scorsi mesi dal presidente Trump - meglio creare un asse Europa-Stati Uniti, o meglio Germania-Stati Uniti, per non scontentare nessuno. Continua su La Stampa

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Renault Espace 2018, la prova di GQ

Espace, cioè spazio. Un concetto che diventa il nome scelto dalla Renault per commercializzare la prima auto “monovolume” della storia. Siamo nel 1984 e non si era mai vista una cosa del genere. Una vettura capace di ospitare sette passeggeri in una lunghezza di soli 4,25 metri. Un’idea che avrebbe fatto scuola e che sarebbe stata di ispirazione per quasi tutti gli altri marchi presenti sul mercato. Renault non ha mai smesso di credere nell’Espace ed è rimasta una delle poche Case auto a investire ancora nel segmento delle grandi monovolume a 7 posti. Quella che abbiamo provato è la quarta generazione dell’icona francese, che ha recuperato lo spirito del modello originale soprattutto a livello stilistico, con un equilibrio nelle proporzioni davvero interessante. I suoi punti di forza sono quelli che non hanno mai smesso di caratterizzarla durante tutta la sua carriera: luminosità, modularità e grande comfort a bordo, senza dimenticare lo spazio, appunto. Continua su GQ

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