Si fa presto a dire auto elettrica. Acquistarne una è (ancora) piuttosto impegnativo, ricaricarla non è affatto semplice, a meno di possedere un garage, e poi c’è il tema dei costi. È vero che ci si libera dalla benzina e dal diesel, ma in realtà quanto si risparmia davvero a viaggiare con un’auto a emissioni zero. La risposta non è semplice, perché le variabili in gioco sono molte ma molto meno codificate di quelle che configurano i costi di percorrenza delle vetture termiche tradizionali. Gli esperti del sito Vaielettrico.it hanno provato a fare un po’ di chiarezza. Sinteticamente si può affermare che nella gestione quotidiana un auto elettrica è più economica di una a combustione interna, ma se si considera l’intero ciclo di vita dei veicoli la situazione è assai diversa. Il problema principale è il prezzo di acquisto che oggi è più alto almeno del 25-30% su un’auto di pari categoria che usa i carburanti fossili. Continua su La Stampa
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mercoledì 12 dicembre 2018
martedì 11 dicembre 2018
Volkswagen e Ford, annunciata una nuova alleanza globale
“Siamo in fase avanzata di negoziati avanzati con la Ford per costruire un’alleanza automobilistica davvero globale, che rafforzerà anche l’industria automobilistica americana”. A parlare è Herbert Diess, numero uno del gruppo Volksawagen, dopo l’incontro con Donald Trump alla Casa Bianca, il cui tema cardine è stato lo sviluppo dell’industria automobilistica americana. “Stiamo costruendo un’alleanza che rafforzerà la posizione della Ford in Europa attraverso la condivisione di piattaforme produttive e che ci sarà accesso alle potremmo usare le capacità produttive della Ford in Usa per costruire le nostre auto”. In altre parole, se l’alternativa è quella di pagare dazi del 25% sull’import-export - come paventato negli scorsi mesi dal presidente Trump - meglio creare un asse Europa-Stati Uniti, o meglio Germania-Stati Uniti, per non scontentare nessuno. Continua su La Stampa
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Renault Espace 2018, la prova di GQ
Espace, cioè spazio. Un concetto che diventa il nome scelto dalla Renault per commercializzare la prima auto “monovolume” della storia. Siamo nel 1984 e non si era mai vista una cosa del genere. Una vettura capace di ospitare sette passeggeri in una lunghezza di soli 4,25 metri. Un’idea che avrebbe fatto scuola e che sarebbe stata di ispirazione per quasi tutti gli altri marchi presenti sul mercato. Renault non ha mai smesso di credere nell’Espace ed è rimasta una delle poche Case auto a investire ancora nel segmento delle grandi monovolume a 7 posti. Quella che abbiamo provato è la quarta generazione dell’icona francese, che ha recuperato lo spirito del modello originale soprattutto a livello stilistico, con un equilibrio nelle proporzioni davvero interessante. I suoi punti di forza sono quelli che non hanno mai smesso di caratterizzarla durante tutta la sua carriera: luminosità, modularità e grande comfort a bordo, senza dimenticare lo spazio, appunto. Continua su GQ
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lunedì 10 dicembre 2018
Promozioni auto dicembre 2018, le migliori offerte
BMW Z3 M Coupé, la bavarese imbizzarrita
Se per voi guidare un’auto sportiva è come montare un toro imbizzarrito, stile rodeo texano, nel vostro garage dovrebbe esserci assolutamente una BMW Z3 M coupé. Non ce ne sono tantissime in giro, perché è stata prodotta solo per quattro anni (1998-2002) e i proprietari tendono a tenersela stretta, visto che è una delle poche automobili di carattere prodotte negli ultimi venti anni. La Z3 M Coupé è un’auto piccola, lunga poco più di quattro metri e nemmeno troppo larga (174 cm). Si potrebbe perfino usare come citycar se non fosse che l’altezza di 1,26 metri richiede movimenti molto elastici per scendere e risalire dall’abitacolo. Continua su Autoappassionati
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domenica 9 dicembre 2018
Dal T2 Elektro Transporter del 1972 alla ID. del 2019, l’evoluzione delle Volkswagen elettriche
Tra circa un anno inizierà la svolta epocale del gruppo Volkswagen e in particolare del marchio di Wolfsburg che porterà sul mercato la sua prima auto elettrica progettata in quanto tale e non come versione derivata di un modello tradizionale. Addio alla e-Golf, dunque, e un benvenuto alla ID. che nei piani dei tedeschi dovrebbe costare non più di 23-24 mila euro nella versione base con 330 km (realistici) di autonomia. Una vera rivoluzione, figlia di un grande impegno profuso negli ultimi anni ma anche di un percorso che viene da molto lontano. Era il 1972 quando il T2 Elektro Transporter arrivò sul mercato, con il suo motore elettrico da 22 CV, 850 kg di batterie al piombo, 80 km di autonomia e 2,2 tonnellate di peso. In sette anni ne sono stati venduti circa 120. Il destino della prima Golf elettrica del 1976, invece, fu più sfortunato perché non arrivò mai alla produzione. Continua su La Stampa
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sabato 8 dicembre 2018
Lamborghini SC 18 Alston, esclusiva ed estrema
In campo automobilistico si definisce “one-off” un modello realizzato in un unico esemplare, partendo da una base tecnica già nota e rielaborandola secondo i desideri del cliente di turno. Ovviamente è un’operazione piuttosto costosa, ma l’esclusività è garantita, anche perché il concetto stesso di one-off non prevede la realizzazione nemmeno di un secondo esemplare. Così, nella cornice perfetta delle Lamborghini World Finals di Vallelunga – il weeekend di gara in cui si chiudono tutti i monomarca Lambo del mondo – la Casa di Sant’Agata Bolognese ha presentato la SC18 Alston. È la prima vettura realizzata direttamente dalla Squadra Corse dopo un progetto sviluppato congiuntamente con il Centro Stile Lamborghini e con il cliente, che ha voluto perfino battezzare l’auto con il nome del figlio, Alston appunto. Nonostante il suo aspetto estremo, questa berlinetta è omologata per circolare su strada, anche se è messa a punto per un utilizzo prevalentemente pistaiolo. Continua su GQ
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