Dal 7 al 3. DS presenta il suo secondo modello completamente nuovo – non un rebadging delle vecchie Citroen – e punta al bersaglio grosso con un crossover compatto che va a inserirsi nel segmento di mercato attualmente più competitivo. La DS 3 Crossback è destinata a totalizzare numeri importanti, anche fuori dall’Europa e infatti è già prevista la versione totalmente elettrica chiamata E-Tense. La prima cosa che si nota è il design, che esce di molto fuori dal coro soprattutto nella parte anteriore e con le sue forme scultoree piacerà a chi non vuole passare inosservato. Il minimalismo non abita certo qui, sempre a proposito delle forme, ma non ci sono particolari eccessi che scadono nel barocco. Le dimensioni esterne sono piuttosto contenute, con una lunghezza di 4,12 metri che la rende una delle proposte più adatta ai contesti urbani, dove spiccano anche i cerchi da 18 pollici e i fari a LED. Continua su GQ
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lunedì 15 ottobre 2018
domenica 14 ottobre 2018
Citroën 2CV, l’utilitaria per la campagna compie 70 anni
Trasportare due contadini e 50 kg patate oppure una damigiana di vino a una velocità massima di 60 km/h consumando solo di 3 litri di benzina per percorre 100 km. Attraversare un campo arato senza rompere le uova raccolte in un paniere. Essere facile da guidare anche per i principianti. Sono questi i dettami del direttore generale della Citroen Pierre-Jules Boulanger per lo sviluppo del progetto T.P.V., che sta per Toute Petite Volture e che inizia nel 1936. L'auto di serie che ne deriverà, ma solo nel 1948, è la mitica 2CV che proprio in questi giorni compie 70 anni. La Deuche - abbreviazione di Deux Chevaux - deve essere semplice, affidabile ed economica per tutta una fascia di automobilisti che avevano esigenze diverse da quelle urbane: curati di campagna, medici condotti, veterinari e chi più ne ha più ne metta. Non doveva essere bella, aveva specificato Boulanger. Funzionale e razionale sì, ma l’estetica non era importante. Continua su La Stampa
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sabato 13 ottobre 2018
5 auto da guidare dandogli del Lei
Da molti anni a questa parte la maggior parte delle auto di serie sono tutte a trazione anteriore. Facili da guidare, economiche da produrre e senza ombra di dubbio molto sicure. Poi ci sono quelle a trazione posteriore, comunque calmierate dal controllo vigile dell’elettronica, e quelle a trazione integrale che sono un vero e proprio inno alla sicurezza. Con i moderni sistemi di assistenza alla guida, poi, è quasi impossibile mettere in crisi l’assetto di un’auto e trovarsi in situazioni di difficoltà. Anche le supercar più estreme hanno ormai impostazioni e settaggi vari che permettono perfino al pilota di esibirsi in spettacolari derapate, ma sempre sotto il controllo del software. Fino a qualche anno fa, però, la situazione era un po’ diversa e venivano fatte ancora delle scelte progettuali non sempre volte alla tranquillità del pilota. Volete qualche esempio? Ecco cinque macchine a cui è molto meglio dare del lei quando siete al volante e solo una di queste è una “storica”. Continua su GQ
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venerdì 12 ottobre 2018
Renault Captur Tokyo Edition by Garage Italia, l’auto che compri su Instagram
Renault ha firmato una partnership con l’hub creativo Garage Italia, da cui è nata una nuova serie limitata ispirata al Giappone, la Captur Tokyo Edition che sarà disponibile in soli 100 esemplari reinterpretano la tradizione nipponica in chiave moderna. Una delle sue caratteristiche principali è la modalità di vendita, perché è la prima auto prenotabile attraverso Instagram e Facebook. La Captur è stata lanciata nel 2013 e di anno in anno segna nuovi record di vendite, risultando il SUV compatto più venduto in Italia, grazie soprattutto al suo design, alla sua versatilità e alle possibilità di personalizzazione. Queste ultime sono evidenti nelle Zip Collection, cioè i rivestimenti dei sedili facilmente sfoderabili e sostituibili che consentono di abbinare il look interno dell’auto in base al proprio proprio gusto, grazie alla scelta di colori, trame e tessuti a disposizione. Continua su GQ
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BMW R 1250 GS e R 1250 RT, ecco come cambiano la regina del mercato e il grande classico
Ogni costruttore di motociclette ha i suoi grandi classici. Modelli che attraversano gli anni senza mutare nell'essenza ma aggiornandosi continuamente per stare al passo con l'evoluzione tecnologica, ma senza tradire le proprie radici. La R 1250 GS e la R 1250 RT sono due ottimi esempi di questa categoria. La prima è la moto più venduta sul mercato italiano (anche best-seller a livello europeo) da anni, mentre la seconda è una pietra miliare del mototurismo continentale. BMW ha aggiornato entrambe per il 2019, partendo ovviamente dal motore che è il cuore di ogni motocicletta. Così, la novità più importante che queste due BMW condividono è il nuovo boxer con tecnologia ShiftCam che è più potente, più fluido e meno assetato del precedente, ma anche in grado di ridurre le emissioni e il rumore meccanico. Continua su La Stampa
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giovedì 11 ottobre 2018
Consegne a domicilio in città, la rivoluzione di Bosch
Quanto è bello fare acquisti online, da qualsiasi luogo e trovando praticamente qualunque cosa, ricevendo il pacco a casa il giorno dopo o addirittura il giorno stesso? La risposta è ovvia, ma non bisogna dimenticare che c’è un sistema assai complesso di logistica che rende possibile tutto questo. E infatti le nostre città sono intasate di furgoni e furgoncini che sfrecciano a destra e a sinistra e non sanno mai dove fermarsi. Dunque il ricorso alla sosta in doppia fila è sistematico, con conseguenze sul traffico sulla rumorosità e sulle emissioni. E non sono solo i servizi di consegna ad essere interessati, ma anche i commercianti e le piccole aziende che effettuano consegne ai clienti per mezzo dei furgoni. Una soluzione a questa situazione caotica potrebbe essere quella sviluppata da Bosch, cioè il nuovo sistema di propulsione elettrica per veicoli commerciali leggeri che vedremo applicato da alcune aziende già il prossimo anno. Continua su GQ
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mercoledì 10 ottobre 2018
Salone di Parigi 2018, sono tanti i “grandi assenti”: fra questi Fiat, Volkswagen, Ford e Opel
A che cosa serve un Salone dell'auto se la metà delle Case automobilistiche lo disertano? Se lo staranno chiedendo, con tutta probabilità, gli organizzatori del Salone di Parigi che mai aveva avuto un elenco di diserzioni così lungo: secondo Automotive News, mancano all’appello i marchi che rappresentano il 40% delle vendite in Europa. La lista è imponente e comprende tutto il gruppo FCA, a esclusione di Ferrari e Maserati, ma anche Ford, Opel e Volkswagen, tanto per citare alcuni dei marchi generalisti più importanti d'Europa. L'assenza del gruppo italo-americano fa piuttosto rumore, ma al di là della spiegazione ufficiale - “i Saloni internazionali fanno parte della strategia globale messa in campo per lanciare i prodotti. Sono uno strumento di comunicazione come lo sono altri eventi” - è facile capire che l’assenza di nuove auto da lanciare e la delicata fase di riorganizzazione interna abbiano suggerito di mollare il colpo, per questa volta. Continua su La Stampa
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