Sembra che la conquista del record per le auto stradali sul circuito del
Nurburgring stia diventando un affare privato del Gruppo Volkswagen.
Meno di un anno fa, infatti, la Porsche 911 GT2 RS
aveva migliorato di 5 secondi il tempo della Lamborghini Huracan
Performante. Ma nelle scorse settimane il primato è tornato a Sant’Agata
Bolognese, grazie alla nuova Lamborghini Aventador SVJ
che è stata più veloce di circa due secondi e mezzo. Il cronometro ha
segnato 6:44,97 minuti, dando un senso alla J che sta per “Jota”, una
parola che nel mondo Lamborghini viene da sempre centellinata per
distinguere le versioni più prestazionali. E la definizione del numero
uno di Lamborghini, Stefano Domenicali, non lascia spazio a troppe
interpretazioni “L’Aventador SVJ rappresenta la massima espressione
della nostra gamma di supersportive, ispirata a mezzi estrem come le
navicelle spaziali e gli aerei da caccia”. Continua su GQ.
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giovedì 6 settembre 2018
mercoledì 5 settembre 2018
Quarant’anni fa Mercedes-Benz e Bosch inventavano l’Abs
“Il sistema antibloccaggio dei freni usa un computer per monitorare la velocità di rotazione di ogni ruota durante la frenata. Se questa velocità cala troppo in fretta e le ruote rischiano di bloccarsi, il computer riduce autonomamente la pressione di frenata. La ruota riprende velocità e poi viene frenata di nuovo. Il processo viene ripetuto diverse volte al secondo”. Questa spiegazione è datata 22 agosto 1978, il giorno in cui Mercedes-Benz e Bosch hanno presentato il primo sistema Abs del mondo, che era disponibile come optional sulla Classe S del 1978 e il cui sviluppo era iniziato in fase embrionale nel 1953. Il “sistema anti-bloccaggio in frenata” è un dispositivo di sicurezza che oggi si da per scontato, tanto che almeno una generazione di neopatentati ha preso la patente su auto che ce l'hanno di serie. Continua su La Stampa
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martedì 4 settembre 2018
Le 10 auto più famose del cinema e della TV
Nessuna altra epoca cinematografica è stata caratterizzata dalla presenza di automobili mitiche come gli anni Ottanta. Non solo semplici vetture, ma vere e proprie coprotagoniste di film e serie TV che in moltissimi casi rubavano la scena perfino agli attori in carne e ossa. Auto che sono entrate nell’immaginario collettivo e che non ne sono più uscite e che addirittura, in alcuni casi, hanno portato alla creazione di accaniti fun club e alla creazione di repliche praticamente identiche a quelle del grande o del piccolo schermo. Sicuramente ve ne sarà già venuta in mente qualcuna e certamente ognuno di voi avrà le sue preferite. Ecco perché le abbiamo messe in ordine alfabetico, inserendone anche altre che non appartengono proprio agli anni Ottanta ma che sono equamente mitiche. Tuttavia abbiamo qualche idea su quali andrebbero sul podio per acclamazione popolare. Ecco dunque le 10 auto più famose del cinema e della TV. Continua su GQ
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lunedì 3 settembre 2018
Alex Zanardi prepara un’altra sfida, con BMW correrà (senza protesi) nel DTM a Misano
Nel prossimo fine settimana Alex Zanardi sarà impegnato in una nuova sfida, quella del campionato DTM al volante di una BMW M4. Il campione bolognese prenderà parte alla tappa italiana della serie tedesca dedicata alle gare turismo che si terrà a Misano. Per Zanardi si tratta di una prima assoluta, perché non aveva mai guidato una vettura del DTM, ma soprattutto perché per la prima volta correrà senza le protesi alle gambe, un cambiamento che comporta numerosi vantaggi. "L'evoluzione dal sistema precedente a quello attuale è significativa - ha dichiarato Zanardi - guidare la BMW M4 DTM è fisicamente molto impegnativo e per me, sarebbe molto più faticoso se continuassi a frenare con la protesi come ho fatto fino ad ora".
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sabato 1 settembre 2018
Singer Porsche 964 DLS, “dura e pura” da 1,6 milioni di euro
Per alcuni appassionati la gloriosa storia della Porsche 911 si è interrotta nel 1997, quando la 993 raffreddata ad aria, che conservava ancora le forme della carrozzeria del modello originale del 1964, venne sostituita dalla 996 raffreddata a liquido. I più facoltosi tra questi possono rivolgersi alla americana Singer, un’azienda che va oltre il semplice restauro o la banale elaborazione delle 911 vecchia scuola, ma crea dei veri e propri progetti originali, che possono circolare su strada e sono riconosciuti ufficialmente da Zuffenhausen. Sono auto che costano diverse centinaia di migliaia di euro, un prezzo giustificato dalla loro natura di opere d’arte di ingegneria. L’ultima di queste è la 964 DLS, una sigla che sta per “dynamic and lightweigh study”. Il progetto è partito da una 911 del 1990 su cui hanno lavorato gli specialisti della Williams Advanced Engineering e il leggendario ingegnere Porsche Hans Mezger, che negli anni ha progettato alcuni dei modelli più importanti della storia della Casa tedesca. Continua su GQ
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venerdì 31 agosto 2018
10 frasi indimenticabili di Enzo Ferrari
Trent’anni fa, esattamente il 14 agosto 1987, moriva Enzo Ferrari, un uomo capace di creare dal nulla un’azienda che è diventata nota in tutto il mondo per i suoi risultati sportivi e per le sue automobili sportive. “Se lo puoi immaginare lo puoi fare”, era uno dei suoi motti preferiti. E non c’è dubbio che Ferrari abbia avuto la capacità straordinaria di tradurre in fatti le idee che la sua mente curiosa era in grado di mettere a fuoco in una vita intensissima ma anche fatta di abitudini e di una serie di routine che facevano sì che raramente si allontanasse da Modena e Maranello. Enzo Ferrari non ha mai fatto ferie, quando si concedeva una mezza giornata a Viserba, sul mare Adriatico, prima di tornare a casa passava in azienda, a mettere nero su bianco le nuove idee e a controllare che tutto procedesse per il meglio. Continua su GQ
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giovedì 30 agosto 2018
Aston Martin, torna in produzione la DB5 di James Bond: 25 pezzi da 3 milioni di euro l’uno
La storia è una di quelle cose che non si possono comprare. O ce l’hai o non ce l’hai. E nell'industria automobilistica è un plus non da poco. Dunque quei marchi che hanno una storia consistente alle loro spalle, se la tengono stretta e trovano ogni modo per farla fruttare. All’Aston Martin sono maestri in questo anche perché sono in possesso di alcune icone immortali come la DB4 e la DB5 rese celebri per terra e per mare dai numerosi film di James Bond. Anche chi non è appassionato d’auto non può fare a meno di rimanere a bocca aperta al cospetto di una di queste splendide coupé degli anni Sessanta. Chi è appassionato, invece, sogna a occhi aperti, mentre chi oltre alla passione ha anche un conto in banca bello gonfio può privarsi di 2,75 milioni di sterline più le tasse e ordinare una “nuova” Aston Martin DB5 “Goldfinger”. Continua su La Stampa
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