martedì 21 agosto 2018

Hybrid, mild-hybrid e plug-in hybrid, pregi e difetti delle tre tecnologie ibride

Nel 1997 la Toyota ha rivoluzionato il mondo dell'auto presentano la Prius, ovvero la prima vettura ibrida di serie. Sotto il cofano, oltre al classico motore a benzina, ce n'era un altro elettrico che aiutava il primo in alcune circostanze, come le accelerazioni, per poi recuperare energia nelle frenate. Ma c'era anche un pacco batterie supplementare sotto il sedile posteriore e una serie di altri componenti mai visti prima di quel momento. Era nata l'auto ibrida e all'epoca quasi nessuno credeva in questa tecnologia. Oggi, dopo oltre venti anni, lo scenario è completamente cambiato e le tecnologie ibride si sono moltiplicate, ognuna con le proprie peculiarità. Vediamo come sono fatte e che cosa cambia tra una e l'altra. Continua su La Stampa

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lunedì 20 agosto 2018

Lamborghini alla 24 Ore di Spa, la lunga notte della passione

La battaglia delle Ardenne vissuta dall’interno, nell’atmosfera della Squadra Corse Lamborghini
I boschi delle Ardenne intorno all’area termale di Spa, in Belgio, sono probabilmente uno dei luoghi più silenziosi e verdi del mondo. Ma c’è un punto preciso dove il silenzio viene squarciato dal rombo dei motori e, una volta all’anno, per un giorno intero senza interruzioni. Sto parlando, ovviamente, del circuito di Spa-Francorchamps, dove si corre l’omonima 24 ore della categoria GT3.
È una delle gare più belle e affascinanti che si tiene in uno dei circuiti più antichi del mondo – è stato costruito nel 1924 – palcoscenico di molte epiche battaglie. Con un’estensione di 7 chilometri, è il tracciato più lungo tra quelli del campionato di Formula 1 e nella 24 Ore di Spa sono scese in pista sessantatré auto. La formula di gara è la stessa della omologa ma più famosa 24 Ore di Le Mans, anche se qui non sono impegnate le incredibili e costosissime LMP1 (così veloci da poter battere una F1) bensì le GT3 che sono strettamente derivate dai modelli di serie. Continua su GQ

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sabato 18 agosto 2018

Gli pneumatici del futuro si testano nello spazio

La ricerca sui pneumatici non si ferma mai e va anche oltre i confini terrestri, visto che Goodyear ha annunciato che eseguirà alcuni test nello spazio nell’ambito di un progetto del Laboratorio Nazionale Statunitense della Stazione Spaziale Internazionale (ISS), con un esperimento che dovrebbe essere lanciato nei prossimi mesi. La multinazionale americana, del resto, non è nuova a queste sperimentazioni “spaziali”, visto che ha realizzato i primi e unici pneumatici che siano mai andati sulla Luna, quelli montati sul Lunar Rover Vehicle delle missioni Apollo 15, 16 e 17 degli anni Settanta. Nelle condizioni di microgravità della stazione spaziale, Goodyear studierà la formazione delle particelle di silice, uno dei materiali più importanti tra quelli con cui sono fatti i pneumatici per le auto di serie. Continua su GQ


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venerdì 17 agosto 2018

Vendere un’auto usata: dieci consigli per farlo nel migliore dei modi

È l’ora di cambiare la macchina, un momento spesso atteso, talvolta doloroso, sicuramente impegnativo. Una volta superato il primo dilemma tra affidare l'auto usata alla concessionaria oppure venderla a un privato, iniziano gli interrogativi del “fai da te”. Che cosa scrivo nell'annuncio? Come mi regolo per il prezzo? Che tipo di foto devo fare? Queste sono solo le prime domande che di solito vengono in mente ma per vendere un'auto nel migliore dei modi e con soddisfazione ci sono diverse cose che si possono fare. Ecco a voi un bel decalogo. Continua su La Stampa


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giovedì 16 agosto 2018

Quadro Qooder, la prova dello scooter a 4 ruote: cadere è quasi impossibile

Qualche mese fa, durante il Salone di Ginevra, vi avevamo parlato del Quadro Qooder, il maxi-scooter a quattro ruote basculanti prodotto dall'omonima azienda svizzera, con l'obiettivo di essere il punto di incontro tra il mondo delle auto e quello delle moto, mettendo insieme la sicurezza delle prime e l'agilità delle seconde. Ora è il momento di passare dalla teoria alla pratica e di raccontarvi come va il Qooder dopo un test drive di diversi giorni in uno degli scenari più idonei per un mezzo del genere: il traffico di Roma. Visto su strada il Qooder non è molto più grosso di altri prodotti paragonabili e ispira subito curiosità. Gli sguardi dei passanti e degli altri scooteristi nel traffico sono tutti per lui, soprattutto quando alla prima sorpresa delle due ruote anteriori si aggiunge quella ulteriore della coppia delle ruote posteriori. Continua su La Stampa


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martedì 14 agosto 2018

Bel & Bel Z-Scooter, dalla Spagna arriva il segway ispirato alla Vespa

Probabilmente, quando alla Piaggio hanno visto lo Z-Scooter della Bel & Bel, si sono guardati, hanno sbattuto la mano sulla fronte e hanno esclamato “Ma perché non ci abbiamo pensato noi?”. Sì, perché questa specie di segway a forma di Vespa d’epoca non ha nulla a che vedere con la Casa italiana. Si chiama Z-Scooter ed è prodotto dalla spagnola Bel & Bel sulla base elettrica fornita dalla Nine Bot, una delle aziende leader nel settore di questo tipo di veicoli elettrici. Tecnicamente non è niente di particolare: pesa 30 kg, ha una portata utile di 100 kg è largo 60 cm e si ricarica in 3 o 4 ore a seconda del tipo di rete a disposizione. La velocità massima raggiungibile è di 20 km/h e la carica delle batterie è sufficiente per percorrere un massimo di 35 km/h. Continua su La Stampa

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lunedì 13 agosto 2018

Porsche 959, l’auto che veniva dal futuro

Tutti gli appassionati conoscono il Gruppo B e le auto leggendarie nate da quella breve, ma intensissima, esperienza. Tolte le vetture da rally, ce ne sono due che più di ogni altre rappresentano questa categoria, ma non solo. Le due vetture in questione rappresentano anche una bella fetta degli anni Ottanta, l’eterna sfida Italia Germania e in particolare quella tra Ferrari e Porsche. Lo avrete già capito, sono la Ferrari F40 e la Porsche 959. Oggi parleremo della seconda, ma non temete, vi racconteremo anche della prima. Porsche negli anni Ottanta non era certo l’azienda florida e vincente che conosciamo oggi, anzi tutt’altro. La carriera della prima generazione di 911 volgeva al termine e ancora non si era deciso se rifarla del tutto, lasciarla morire o continuare ad evolverla, compatibilmente con le norme di omologazione che stavano iniziando a dare qualche grattacapo. Continua su Autoappassionati


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