Di tutti i SUV della gamma Audi, la Q3 era quella che più aveva bisogno di essere aggiornata – la generazione attuale è sul mercato dal 2011 – e anche riposizionata, visto l’arrivo della Q2 alla base della gamma, da cui riprende le ampie possibilità di personalizzazione anche a livello di colorazioni esterne della carrozeria. Quindi ecco la nuova Q3 che è più lunga di 10 cm, più sportiva e muscolosa, ma anche più spaziosa visto che l’aumento di lunghezza è stato ottenuto quasi tutto incrementando il passo (di 8 cm). Per parlare di prezzi è ancora presto, ma è molto probabile che saliranno rispetto a quelli del modello attuale, visto che il nuovo ha molti più contenuti, soprattutto in termini di infotelematica e di sistemi di assistenza alla guida, e si posiziona nella parte più alta del segmento C-SUV. Lo stile è quello del nuovo corso dei Quattro Anelli, con il single frame ottagonale che abbiamo già visto sulle ultime concept e i proiettori anteriori disponibili in tre versioni, tutti con tecnologia LED. Continua su GQ
Follow me on instagram
lunedì 6 agosto 2018
sabato 4 agosto 2018
Le 10 auto elettriche con maggiore autonomia
La mobilità elettrica è sulla bocca di tutti, ma a parte i casi di alcune nazioni che possono essere considerate come oasi di felicità – California, Norvegia e Olanda su tutte – le vendite delle auto elettriche fanno fatica a decollare un po’ ovunque. I motivi principali di questa difficoltà vanno ricercati nel prezzo d’acquisto, ancora piuttosto alto rispetto alle vetture tradizionali, nella carenza di infrastrutture per la ricarica e in una certa ansia da autonomia che pervade ancora l’automobilista medio. Ecco, almeno da questo ultimo punto di vista ci sentiamo di tranquillizzarvi, perché con le nuove tecnologie l’autonomia delle auto elettriche è nettamente aumentata. Eccovi dunque la classifica delle 10 auto elettriche con più autonomia disponibili sul mercato italiano. Continua su GQ
Follow me on instagram
Follow me on instagram
venerdì 3 agosto 2018
Ferrari F50, l’ultima supercar “dura e pura” di Maranello
I primi anni Novanta non sono stati un periodo facile per la Ferrari. Orfana del Drake, mancato nell’agosto del 1988, e da oltre un decennio a digiuno di successi in Formula 1, la Casa di Maranello vantava in quel periodo una linea di prodotti non così appetibile, con lo stretching del progetto Testarossa, la controversa 348 e la granturismo 456 GT che a sua volta sostituiva la 412, rimasta sul mercato per quasi diciassette anni. In questo contesto la F40 rappresentava un fiore all’occhiello, ma la sua produzione era esaurita da tempo e non si poteva aspettare il cinquantennale per far debuttare sul mercato la sua erede. Continua su Autoappassionati
Follow me on instagram
Follow me on instagram
giovedì 2 agosto 2018
Le 10 moto più incomprese della storia
Il giudizio estetico è sempre soggettivo, certo, ma esistono canoni di oggettività da cui è difficile sfuggire. Nel corso dei decenni la produzione motociclistica mondiale ha sperimentato spesso, sia in tema di tecnica che di design, con risultati a volte ottimi, altre meno, altre ancora semplicemente difficili da capire, come nei casi che vi presentiamo oggi. Ecco la classifica delle dieci moto più incomprese della storia. Continua su GQ
Follow me on instagram
Follow me on instagram
mercoledì 1 agosto 2018
La Formula 1 Minardi-Lamborghini del 1992 torna a ruggire dopo 26 anni
La storia della Lamborghini in Formula 1 è durata esattamente il tempo di sei stagioni, tra il 1989 e il 1993, principalmente come motorista, tranne l’esperienza del 1991 con il Modena Team che faceva capo alla Casa di Sant’Agata Bolognese, a quel tempo posseduta dalla Chrysler. Nel 1994 il V12 emiliano avrebbe potuto trovare posto sotto la McLaren di Ayrton Senna, che aveva addirittura guidato una monoposto motorizzata Lambo durante un test aperto al pubblico, ma alla fine il contratto non andò in porto. Così la storia della Lamborghini in F1 terminò amaramente, con un terzo posto colto al Gran Premio del Giappone come miglior risultato. Ma nonostante i risultati sportivi non esaltanti, una monoposto di Formula 1 ha sempre un valore intrinseco indiscutibile e così il Lamborghini Polo Storico ha deciso di restaurare la Minardi M191B, telaio #003, equipaggiata col motore Lamborghini V12 LE3512 che è tornato a ruggire a 26 anni dal suo ultimo Gran Premio. Continua su La Stampa
Follow me on instagram
Follow me on instagram
martedì 31 luglio 2018
24 Ore di Spa, il fascino “scaccia sonno” dell’endurance
Osservando dall'alto la zona termale di Spa, in Belgio, oppure passeggiando tra le tranquillissime via di uno dei caratteristici villaggi, viene difficile pensare che qui si corra una delle gare più belle e affascinanti del mondo. A dominare sono il verde dei boschi rigogliosi delle Ardenne e il silenzio tutto intorno, al massimo interrotto dal rumore di qualche piccolo aereo. Eppure a Spa-Francorchamps si fa sul serio, perché questo non è solo uno dei circuiti più antichi del mondo, il più lungo della Formula 1 e il teatro di tante epiche battaglia. Questo è anche un luogo di ritrovo per migliaia di appassionati che ogni anno non vogliono perdersi la 24 ore di Spa, che in quanto a prestigio è seconda solo alla omologa gara di Le Mans. Qui, però, non ci sono le incredibili e costosissime LMP1 che sono cosi veloci da poter battere una F1, ma le ben più convenzionali GT3 che sono strettamente derivate dalle auto di serie. Continua su La Stampa
Follow me on instagram
Follow me on instagram
lunedì 30 luglio 2018
Italia vs Europa, chi guida meglio?
Noi italiani solitamente siamo maestri nello sparare a zero sui costumi delle altre popolazioni europee. I luoghi comuni e i cliché su francesi, inglesi e tedeschi si sprecano, così come è ben consolidata la prassi di lamentarsi paragonando allo stesso tempo quello che non funziona in Italia con quello che funziona in Europa. Ma che cosa succede quando parliamo di auto e di stili di guida? Anche qui il sentimento comune richiede uno stupore generalizzato circa la disciplina che dimostrano gli automobilisti europei e il loro rispetto delle regole. La frase “Eh, invece da noi...” condita con qualsivoglia paragone è una prassi immancabile. Ma stereotipi a parte, come sono davvero gli automobilisti del Vecchio Continente? Shell ha provato a dare una risposta, commissionando una ricerca a Kantar TNS - uno dei leader globali di questo settore - che ha coinvolto un campione di novemila persone, composto da uomini e donne in età compresa tra i 25 e i 45 anni e provenienti da nove Paesi europei, ovvero: Italia, Regno Unito, Francia, Germania, Spagna, Paesi Bassi, Belgio, Turchia e Polonia. Continua su Motor1
Follow me on instagram
Follow me on instagram
Iscriviti a:
Post (Atom)