giovedì 2 agosto 2018

Le 10 moto più incomprese della storia

Il giudizio estetico è sempre soggettivo, certo, ma esistono canoni di oggettività da cui è difficile sfuggire. Nel corso dei decenni la produzione motociclistica mondiale ha sperimentato spesso, sia in tema di tecnica che di design, con risultati a volte ottimi, altre meno, altre ancora semplicemente difficili da capire, come nei casi che vi presentiamo oggi. Ecco la classifica delle dieci moto più incomprese della storia. Continua su GQ

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mercoledì 1 agosto 2018

La Formula 1 Minardi-Lamborghini del 1992 torna a ruggire dopo 26 anni

La storia della Lamborghini in Formula 1 è durata esattamente il tempo di sei stagioni, tra il 1989 e il 1993, principalmente come motorista, tranne l’esperienza del 1991 con il Modena Team che faceva capo alla Casa di Sant’Agata Bolognese, a quel tempo posseduta dalla Chrysler. Nel 1994 il V12 emiliano avrebbe potuto trovare posto sotto la McLaren di Ayrton Senna, che aveva addirittura guidato una monoposto motorizzata Lambo durante un test aperto al pubblico, ma alla fine il contratto non andò in porto. Così la storia della Lamborghini in F1 terminò amaramente, con un terzo posto colto al Gran Premio del Giappone come miglior risultato. Ma nonostante i risultati sportivi non esaltanti, una monoposto di Formula 1 ha sempre un valore intrinseco indiscutibile e così il Lamborghini Polo Storico ha deciso di restaurare la Minardi M191B, telaio #003, equipaggiata col motore Lamborghini V12 LE3512 che è tornato a ruggire a 26 anni dal suo ultimo Gran Premio. Continua su La Stampa

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martedì 31 luglio 2018

24 Ore di Spa, il fascino “scaccia sonno” dell’endurance

Osservando dall'alto la zona termale di Spa, in Belgio, oppure passeggiando tra le tranquillissime via di uno dei caratteristici villaggi, viene difficile pensare che qui si corra una delle gare più belle e affascinanti del mondo. A dominare sono il verde dei boschi rigogliosi delle Ardenne e il silenzio tutto intorno, al massimo interrotto dal rumore di qualche piccolo aereo. Eppure a Spa-Francorchamps si fa sul serio, perché questo non è solo uno dei circuiti più antichi del mondo, il più lungo della Formula 1 e il teatro di tante epiche battaglia. Questo è anche un luogo di ritrovo per migliaia di appassionati che ogni anno non vogliono perdersi la 24 ore di Spa, che in quanto a prestigio è seconda solo alla omologa gara di Le Mans. Qui, però, non ci sono le incredibili e costosissime LMP1 che sono cosi veloci da poter battere una F1, ma le ben più convenzionali GT3 che sono strettamente derivate dalle auto di serie. Continua su La Stampa

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lunedì 30 luglio 2018

Italia vs Europa, chi guida meglio?

Noi italiani solitamente siamo maestri nello sparare a zero sui costumi delle altre popolazioni europee. I luoghi comuni e i cliché su francesi, inglesi e tedeschi si sprecano, così come è ben consolidata la prassi di lamentarsi paragonando allo stesso tempo quello che non funziona in Italia con quello che funziona in Europa. Ma che cosa succede quando parliamo di auto e di stili di guida? Anche qui il sentimento comune richiede uno stupore generalizzato circa la disciplina che dimostrano gli automobilisti europei e il loro rispetto delle regole. La frase “Eh, invece da noi...” condita con qualsivoglia paragone è una prassi immancabile. Ma stereotipi a parte, come sono davvero gli automobilisti del Vecchio Continente? Shell ha provato a dare una risposta, commissionando una ricerca a Kantar TNS - uno dei leader globali di questo settore - che ha coinvolto un campione di novemila persone, composto da uomini e donne in età compresa tra i 25 e i 45 anni e provenienti da nove Paesi europei, ovvero: Italia, Regno Unito, Francia, Germania, Spagna, Paesi Bassi, Belgio, Turchia e Polonia. Continua su Motor1

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sabato 28 luglio 2018

Hyundai Nexo, l'auto a idrogeno di serie più veloce del mondo

Hyundai è una delle poche Case automobilistiche a credere nell'idrogeno e a sviluppare costantemente questa tecnologia, sin dai tempi della ix35 Fuel Cell che è stata la prima auto di questo genere commercializzata in Europa. E per quanto si tratti di numeri esigui, il 70% del parco circolante europeo a idrogeno è composto da Hyundai. Con queste premesse mi avvicino con grande curiosità alla Nexo che, oltre al peculiare powertrain, è intrisa della migliore tecnologia presente oggi nel settore automotive. Insomma, è il modello che rappresenta lo stato dell'arte della produzione della Casa coreana che peraltro lo dichiara apertamente già dalla sigla con cui ha battezzato la categoria della Nexo: Future Utility Vehicle. Continua su Motor1

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venerdì 27 luglio 2018

Indagine Vacanze Sicure, in Italia 1 auto su 4 non è conforme alla circolazione

Avete presente quel momento in cui vedete il classico vecchietto su una Fiat 127 che marcia per miracolo? Di solito dopo un attimo di ilarità viene da chiedersi “ma in Italia quante auto in condizioni disperate girano?” Ovviamente saperlo con precisione è impossibile ma l’iniziativa Vacanze Sicure, promossa da Assogomma e Federpneus e realizzata da 15 anni dal Servizio Polizia Stradale può fornire alcune risposte. Questa indagine valuta lo stato degli pneumatici delle auto degli italiani attraverso controlli specifici sul territorio nazionale e nel 2018 i risultati sono stati allarmanti, visto che dalle vetture controllate emergono dati in costante peggioramento complessivo. Ma prima di parlare di dati, ricordiamoci che in Italia il parco circolante conta 38.5 milioni di vetture con un’età media di 11 anni e 7 mesi e che il 55% delle automobili ha più di 10 anni di età. Tornando all’indagine Vacanze sicure, ecco i risultati definitivi di 9,958 auto controllate tra metà aprile e fine maggio 2018 in Abruzzo, Lazio, Liguria, Lombardia, Molise, Umbria e Veneto. Continua su Autoappassionati

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giovedì 26 luglio 2018

Azzeramento debito FCA, l'ultima "magia" di Sergio Marchionne

Nel giorno in cui Sergio Marchionne si è spento, FCA ha ufficializzato il risultato operativo a cui egli forse teneva più di tutti gli altri e che è stato un chiodo fisso durante i suoi quattordici anni di direzione: l'indebitamento industriale netto. E' una voce importantissima nel bilancio di una multinazionale come FCA e, con il risultati finanziari del primo semestre pubblicati oggi, è stata per la prima volta azzerata. Non solo, si è trasformata in un altra voce, che si chiama liquidità netta industriale e che ora raggiunge i 468 milioni di euro. Un situazione che nell'ex-Gruppo Fiat non si verificava da decenni e che giustamente Marchionne aveva anticipato e celebrato lo scorso 1 giugno a Balocco indossando una cravatta - cosa per lui assolutamente inusuale - proprio a sottolineare una specie di scommessa vinta. Oggi, durante la tradizionale Conference Call di metà anno, il nuovo ad di FCA Mike Manley ha confermato il risultato e lo ha definito come una pietra miliare per il Gruppo.

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