Quando un’auto ha la storia della Mazda MX-5, nulla le è precluso. Quasi trent’anni di carriera e oltre un milione di esemplari venduti ne fanno la spider più popolare di sempre. Un record impareggiabile che pone la due posti giapponese nell’Olimpo automobilistico accanto alle inaccessibili supercar. La MX-5, invece, sa regalare emozioni a tutti grazie al suo carattere ma anche grazie alla passione per la qualità, per il design e per la cura dei dettagli. Caratteristiche che accomunano il suo spirito a quello di una Maison di moda come Pollini e che hanno portato alla realizzazione di una versione unica nel suo genere. E’ la serie speciale la MX-5 Limited Edition In Partnership With Pollini Heritage spinta dal motore 1.5 da 131 CV, che è disponibile in tre esemplari e tre diversi colori di carrozzeria con accessori esclusivi e un kit di borsoni e sneaker firmati Pollini Heritage. Ma la MX-5 vuol dire anche prestazioni da godere a cielo aperto e la versione con il propulsore da 2,0 L è perfetta per questo scopo. Continua su GQ
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venerdì 20 luglio 2018
giovedì 19 luglio 2018
Michelin Track Connect, in pista con Porsche 911 GTS e GT3
Dopo avervi raccontato che cosa è e soprattutto come funziona il sistema Michelin Track Connect nella teoria è ora di passare alla pratica e dunque di scendere in pista. Davanti a me c'è un'interessatissimo gruppetto di Porsche, quasi tutte gommate con le Michelin Pilot Sport Cup 2 in versione Connect, cioè dotate del sensore brevettato che si interfaccia con il ricevitore Bluetooth nell'abitacolo e da lì con lo smartphone del pilota attraverso una app pensata specificamente per l'utilizzo amatoriale in pista, quello tipico dei track day. L'idea è quella di permettere al pneumatico di dialogare con il guidatore per informarlo sulla temperatura e sulla pressione di ogni singola gomma in tempo reale e per suggerirgli gli aggiustamenti volti a ottenere il miglior comportamento dell'auto in pista. Eccomi dunque pronto ad avviare i boxer, rigorosamente con la mano sinistra e a fare qualche giro con: 718 Cayman GTS, 911 GTS Carrera 2 e Carrera 4, 911 GT3. Continua su Motor1
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mercoledì 18 luglio 2018
Shell, che cos'è la tecnologia Gas To Liquids
Nella ultra-centenaria storia della Shell - fondata nel 1907 - l'innovazione tecnologica è sempre stata una priorità e il livello attuale di investimenti in ricerca e sviluppo, pari a 1 miliardo di dollari all'anno, è lì a dimostrarlo. Una spesa che è la somma delle azioni di oltre 45.000 tecnici e ingegneri, dislocati nei centri Shell Global Solutions di tutto il mondo. L’approccio Shell alla tecnologia si basa su tre pilastri: innovazione, applicazione delle tecnologie ai prodotti e partnership con aziende leader, grazie a cui può aumentare le proprie competenze, facendo tesoro anche dell'impegno in pista: con Ferrari nella Formula 1, con Ducati nella MotoGP, con Hyundai nel WRC e con BMW nel DTM. Guardando un po' indietro, si scopre che le prime ricerche nel settore della lubrificazione risalgono al 1940, mentre negli anni Sessanta, Shell è stata la prima a lanciare sul mercato gli oli motore “multigrado” per l’utilizzo su tutte le tipologie di veicoli e in qualsiasi stagione. Continua su Motor1
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martedì 17 luglio 2018
Cristiano Ronaldo, tutte le auto del suo garage da sogno
È finalmente arrivato il grande giorno di Cristiano Ronaldo in Serie A. Una nuova sfida per il campione portoghese che a 33 anni, dopo cinque Palloni d’oro e altrettante Champions League vinte con il Manchester United e il Real Madrid, vuole ripetersi in quello che una volta era definito come il campionato più bello del mondo. Ma CR7 ha anche altre passioni – una su tutte le automobili – e in attesa di osservare le sue gesta in campo ecco una bella carrellata di tutte le sue auto. Continua su GQ
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lunedì 16 luglio 2018
Honda Super Cub C125, arriva anche in Italia il veicolo a motore più venduto della storia
Di tutti i mezzi che hanno fatto la storia della motorizzazione di massa, dalla Ford T al Volkswagen Maggiolino passando la Fiat 500, ce n’è uno che molto spesso non viene preso in considerazione, ma si tratta a tutti gli effetti del veicolo a motore più venduto del mondo. Stiamo parlando dell’Honda Super Cub, un “moped” nato originariamente nel 1958 - in occasione del 10°anniversario di Honda - con motore 4 tempi 50 cc e venduto quasi in tutto il mondo (160 Paesi) in oltre 100 milioni di esemplari. Continua su La Stampa
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sabato 14 luglio 2018
Michelin Track Connect, l'app per gestire le gomme nei track day
Se avete la fortuna di possedere un'auto sportiva con la “S” maiuscola, tipo con qualche quadrupede di quelli giusti sul cofano, e se avete anche l'ardire di portarla in pista, allora il dispositivo di cui sto per parlare fa sicuramente al caso vostro. Si chiama Michelin Track Connect ed è una app pensata specificamente per l'utilizzo amatoriale in pista, quello tipico dei track day. Funziona con una versione particolare dei Pilot Sport Cup 2, denominata anch'essa Connect e dotata di un sensore sotto il battistrada. Ma prima di entrare nei dettagli è interessante sottolineare come lo sviluppo di questo sistema sia partito dalle esigenze e dall'esperienza degli utenti e non dai freddi calcoli di un reparto marketing. Il lavoro di co-sviluppo con i piloti amatoriali, infatti, è durato un anno e mezzo, ma ancora prima che iniziasse Michelin aveva indagato tra gli appassionati e i soci dei club per capire quali aspetti relativi al veicolo e alla guida ritenessero perfettibili per migliorare l'esperienza della guida sportiva. Continua su Motor1
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venerdì 13 luglio 2018
Porsche, 70 anni di auto da sogno
Settanta anni fa l’Europa tentava di riprendersi dagli anni bui della guerra e le fabbriche ricominciavano con fatica a produrre automobili. C’era da motorizzare un continente intero con modelli convenienti, robusti e affidabili, ma c’erano anche clienti più facoltosi che volevano vetture sportive. Fu così che un certo Ferdinand Porsche, dopo avere inventato la Volkswagen – all’inizio nome e marca coincidevano, fu solo nel 1963 che diventò Maggiolino – si mise a studiarne una derivazione sportiva. I progetti si trasformarono in realtà nel giugno 1948, quando in Carinzia (Austria) fu targata la prima Porsche con la numerazione K 45.268. Era l’antesignana di quella che sarebbe diventata la 356, aveva la carrozzeria barchetta con il motore boxer montato in posizione posteriore a sbalzo, da soli 1,1 litri e 40 CV. Tuttavia, il peso non raggiungeva nemmeno i 600 kg e la potenza ridotta era sufficiente per raggiungere i 140 km/h. Continua su Boggi
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