martedì 26 giugno 2018
Future Center, qui nascono le Volkswagen del Futuro
Per avere una visione innovativa e flessibile del futuro non basta riempirsi la bocca di parole complicate o dichiarare obiettivi irrealizzabili. Guardare al futuro vuol dire immaginare nuove soluzioni, sperimentare tecnologie ancora allo stato embrionale o provare nuove applicazioni di quelle esistenti, ma vuol dire anche definire approcci originali alla soluzione dei problemi. I tre Future Center che il Gruppo Volkswagen ha aperto in altrettanti continenti si occupano esattamente di questo. Sono tre centri di ricerca focalizzati sui temi che caratterizzeranno e influenzeranno la mobilità nei prossimi anni e si trovano a Potsdam (Germania), Belmont (California, USA) e Pechino (Cina). Località scelte per le loro posizioni strategiche, da dove poter comprendere le diverse esigenze di ogni area geografica e riuscire ad attrarre i migliori talenti in circolazione. Ovviamente in California la Silicon Valley ha una certa influenza e i progetti si concentrano sull'esperienza digitale dell'utente, sui software UX e su soluzioni di mobilità accessibili. In Europa il focus è sullo sviluppo di prototipi a guida autonoma come SEDRIC – di cui vi racconteremo a breve - e sul design globale dei veicoli. Le attività del Future Center di Pechino, invece, si indirizzano verso la progettazione di concept specifiche per la Cina e i mercati asiatici. Continua su Motor1
lunedì 25 giugno 2018
Volkswagen, il design dell'auto elettrica come sfida per il futuro
“Il design sarà uno degli elementi fondamentali nel determinare quali brand sopravviveranno in futuro e quali no. Il mondo sta cambiando a una velocità mai vista prima d'ora e così anche il concetto di mobilità che si baserà su aspettative, parametri e possibilità differenti”. Sono le parole con cui Michael Mauer, il numero uno del Design di tutto il Gruppo Volkswagen che abbiamo incontrato al Future Center Europe di Potsdam, spiega perché per ogni marchio sarà sempre più difficile differenziarsi dagli altri. Per farlo sarà necessario cambiare i propri valori di riferimento: finora nell'industria automobilistica il tema più importante era legato all'ottimizzazione delle procedure e delle tecnologie ma nel prossimo futuro l'innovazione andrà oltre la tecnologia così come la conosciamo oggi. Per un'azienda come il Gruppo Volkswagen, proprietaria di molti marchi diversissimi tra loro, l'attenzione verso il futuro è altrettanto importante di quella al presente. Può sembrare strano, ma mentre una parte del Gruppo è impegnata nelle complesse omologazioni per il ciclo WLTP ce n'è un'altra che si relaziona con quello che succederà nei prossimi due lustri. Continua su Motor1
sabato 23 giugno 2018
Volvo V60 Polestar, la supercar che si crede station wagon
Dopo averle dato una rapida occhiata i più distratti vedono solo una Volvo station wagon, mentre chi ha un minimo di attenzione in più capisce che si tratta di una supercar travestita da familiare. È la V60 Polestar, l’unica auto di serie ad avere le sospensioni Ohlins regolabili manualmente. Anzi no, non è l’unica, perché condivide questo primato con un altro modello, la Lamborghini Aventador. Un dettaglio del genere potrebbe bastare per definire quest’auto, visto che non è un vezzo del marketing ma un set di componenti di altissimo livello pensati per la vera guida sportiva, anche in pista. Questa Polestar, del resto, è un’auto a sé, difficile da inquadrare e anche da mettere in concorrenza con altri modelli. Il motore, per esempio, è un 2 litri 4 cilindri a benzina, che non contento di avere il turbocompressore ha pure un compressore volumetrico, una soluzione inventata dalla Lancia negli anni Ottanta e ripresa una manciata di volte da altri costruttori nel corso degli anni. Continua su GQ
venerdì 22 giugno 2018
Federclub Mini Meeting, un weekend immersi nella passione
Quando a fine anni Novanta BMW ha rilevato il marchio Mini e ha iniziato a progettare la sua rinascita, sapeva bene di poter contare anche sulla lunga storia del brand e su un’ampia schiera di appassionati della piccola berlina britannica. Per conoscere da vicino questa realtà abbiamo partecipato all’ultimo raduno Federclub Mini Meeting, ecco com’è andata. Anche se la Mini rinata nel 2001 non ha nemmeno un bullone in comune con quella originale concepita nel 1959 e poi evolutasi nel corso degli anni, c’è un fil rouge che collega entrambe a livello di stile e personalità. Continua su Autoappassionati
Omologazione emissioni, ecco che cosa cambia fra il vecchio ciclo Nedc e il nuovo Wltp
Diversi costruttori tedeschi, fra cui la Porsche e la Volkswagen, hanno dovuto sospendere la vendita in Europa di alcuni modelli per le difficoltà legate all’adeguamento alle nuove procedure di omologazione, che ora sono legate al famigerato ciclo Wltp che sta per Worldwide Harmonized Light Duty Vehicles Test Procedure. Il ciclo Wltp è stato definito dopo studi e trattative congiunti tra Unione Europea, Giappone e India - gli Stati Uniti mantengono i propri standard Epa - iniziati alla fine del 2013 (dunque due anni prima dello scoppio del Dieselgate) e terminati a giugno del 2016 con l’approvazione finale del Consiglio Ue. Il Wltp prende il posto dell’obsoleto ciclo Nedc - New European Driving Cycle - dove la prima parola indica l’aggiornamento datato 1997 rispetto ai canoni del 1990. Continua su La Stampa
giovedì 21 giugno 2018
Audi A1 Sportback, tutta nuova senza diesel
Essere il marchio premium e tecnologico per eccellenza del Gruppo Volkswagen – Bentley, Bugatti, Lamborghini e Porsche esclusi – significa avere l’onere di essere sempre un passo avanti agli altri e di confrontarsi con i migliori concorrenti su piazza. Tuttavia ci sono anche dei vantaggi e uno di questi è poter attingere alle piattaforme meno nobili e poter coprire segmenti che gli altri non possono frequentare. Quella delle piccole è una partita che si gioca quasi interamente sui costi, con margini di guadagno bassi se non nulli, tant’è che qualcuno rinuncia addirittura a prendervi parte. Quindi avere già pronta in casa la meccanica della nuova Polo è una bella base di partenza. Così ecco la nuova Audi A1, seconda generazione del modello presentato originariamente nel 2010 e aggiornato sia nel 2015 che pochi mesi fa. La nuova Audi A1 Sportback arriverà sul mercato solo a novembre, come suggerisce il nome solo con la carrozzeria a cinque porte, giacché le piccole a tre porte non le vuole più nessuno. Continua su GQ
mercoledì 20 giugno 2018
Guida all’acquisto Renault Zoe: prezzi, versioni…
Guida all’acquisto della Zoe, l’auto elettrica più rappresentativa della gamma Renault (guarda il nostro mini-test). Al modello attuale, che è nato nel 2012, si è arrivati dopo ben tre concept car, datate 2005, 2009 e 2010. La prima aveva ancora un motore a scoppio, ma la seconda era già figlia della strategia elettrica deliberata dalla Casa francese nel 2008. Evoluta costantemente, la Zoe è da tre anni consecutivi l’auto elettrica più venduta in Europa e tuttora la terza più venduta in Italia, dopo la Smart e la Nissan Leaf. Finora è stata prodotta in oltre 100.000 unità. Ha una gamma piuttosto articolata, composta da tre motori e due allestimenti, con la possibilità di scegliere se noleggiare la batteria oppure acquistarla. I prezzi di listino partono da 25.800 euro, a cui bisogna aggiungerne 8 mila se si vuole comprare la batteria, altrimenti i canoni vanno dai 69 euro ai 119 euro al mese. La forbice è dovuta al chilometraggio considerato, da un minimo di 7.500 chilometri annui fino all’opzione illimitata. Se la batteria viene noleggiata, la sua efficienza è garantita almeno fino al 75% per tutta la durata del noleggio, mentre se viene acquistata la garanzia è di 5 anni o 100.000 km. Al momento non ci sono particolari offerte sulla Zoe. Continua su Vaielettrico
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