lunedì 28 maggio 2018
Bosch porta sulle moto i sistemi avanzati di assistenza alla guida
Quando un motociclista si trova coinvolto in un incidente, non ha protezioni che separano il suo corpo da ostacoli e asfalto, a parte l’abbigliamento tecnico e il casco. Per questo chi guida un mezzo a due ruote affronta un rischio di perdere la vita in un incidente fino a 20 volte superiore rispetto a quello degli automobilisti. A questo proposito la visione della Bosch è molto chiara: azzerare gli incidenti mortali per i motociclisti nel traffico stradale. Per perseguire questo intento l’azienda tedesca ha sviluppato un nuovo pacchetto di sicurezza per le moto, che include l’Adaptive cruise control (mantenimento della velocità di crociera e della distanza dagli altri veicoli), il Forward collision warning (l’avviso di rischio di collisione) e il Blind spot detection (monitoraggio degli angoli ciechi). I dispositivi si basano sulle stesse tecnologie del mercato automobilistico, con Ducati e KTM che saranno le prime case costruttrici a portarli nella produzione di serie in meno di due anni, già dal 2020. Continua su La Stampa
domenica 27 maggio 2018
La moto che non scivola mai
Non è certo un mistero che andare su due ruote sia più pericoloso che viaggiare su quattro. Le caratteristiche intrinseche delle motociclette – instabilità e totale assenza di protezione – non possono essere modificate. Quello che invece si può fare è aumentare il livello di prevenzione, anche attingendo in parte dal mondo dell’automobile. Bosch lavora in questa direzione sin dal 1984, anno della commercializzazione del primo ABS per motocicletta. Da quella data in poi il sistema di antibloccaggio delle ruote è diventato di serie anche sugli scooter più piccoli, aumentandone la sicurezza. Nel 2013, poi, è arrivato il Motorcycle Stability Control che monitora i parametri del veicolo, come l’angolo di inclinazione ed è in grado di regolare la frenata elettronica o intervenire sull’accelerazione in modo istantaneo per stabilizzare la moto. Continua su GQ
sabato 26 maggio 2018
Quando eravamo Re: le auto degli anni Ottanta che hanno fatto la storia del Gruppo Fiat
Spesso di parla degli anni Ottanta come l’ultimo periodo d’oro dell’industria automobilistica, quando ancora l’attenzione ai costi non era ossessiva, le piattaforme non così comuni o modulari e le gare molto più importanti. Dall’unione di questi tre fattori potevano nascere auto di serie spettacolari, modelli assurti a imperitura memoria ed entrati direttamente nella leggenda, senza dover per forza costare un occhio della testa o essere prodotti in pochissimi esemplari. Oggi questi modelli sono sempre di meno e anche quando si parla di FCA non si possono fare eccezioni. Tanto per fare un esempio, pensate a quante auto di serie hanno un corrispettivo impegnato in qualche competizione: a parte le Abarth 595 e 125 Spider, nessuna. Ma fino a qualche lustro fa non era così e non c’era nemmeno bisogno di un coinvolgimento nelle gare per vedere nascere delle vetture particolari. Ecco quindi una bella lista delle 10 auto degli anni ottanta che hanno segnato indissolubilmente il decennio e la stessa Fiat o chi per lei che le mise sul mercato. Continua su Autoappassionati
Etichette:
Alfa Romeo,
autobianchi,
Fiat,
Lancia
venerdì 25 maggio 2018
Volkswagen Touareg, ora è una vera ammiraglia
“Design e tecnica si fondono alla perfezione, realizzando una vettura che rappresenta la nuova ammiraglia Volkswagen”. Queste sono le parole con cui Klaus Bichoff, il responsabile del design Volkswagen, ha definito la nuova Touareg. Ovviamente l'oste dice sempre che il vino è buono ma è più interessante annotare che il ruolo di portabandiera del marchio di Wolfsburg è stato assegnato a un SUV e non più a una berlina, giacché la Phaeton è fuori produzione e non verrà sostituita. Considerato il momento storico in cui anche i marchi premium faticano a vendere modelli storici come la A8, la Classe S o la Serie 7, non c'è da stupirsi. La Touareg di terza generazione è dunque un modello “flagship” - come dicono gli inglesi – a tutti gli effetti. E basta salire per convincersene immediatamente. Continua su Motor1
giovedì 24 maggio 2018
Guardrail assassini: in Italia solo 100 km su 850 mila hanno le protezioni salva-motociclisti
Una banale scivolata in curva che potrebbe terminare con il centauro che scivola sul un prato senza particolari conseguenze, spesso si trasforma in una trappola mortale. Il problema è la presenza dei guardrail che, se trattiene le automobili, per le moto si trasformano in ostacoli fissi contro cui disintegrare i caschi o, ancora peggio in ghigliottine. È argomento noto da tempo, su cui però non sono mai stati presi provvedimenti a livello europeo. Il mensile Dueruote è tornato sull'argomento, facendo il punto della situazione con un’inchiesta pubblicata sul numero di maggio 2018. La triste ironia di questa situazione è che la soluzione già esiste ed è stata introdotta in Alto Adige nel 2007. Dueruote ha lanciato un appello alle istituzioni affinché la norma, pronta ma mai firmata, non venga dimenticata. Continua su La Stampa
mercoledì 23 maggio 2018
Renault Captur, arrivano le nuove versioni Sport Edition e Sport Edition²
La piccola crossover francese, regina del mercato dal 2015, si aggiorna per rimanere sulla breccia dell’onda e lo fa con due nuove versioni ereditate dalla più grande Kadjar. Ecco le novità della Renault Captur in questo 2018. E’ tempo di cambiamenti in casa Renault. Dopo aver battuto ogni record commerciale negli ultimi due anni diventando il marchio straniero più venduto in Italia, grazie soprattutto ai risultati della Clio e della Captur, la Casa francese ha deciso di rinnovare parte della sua gamma, per dare nuova linfa alle vendite. Continua su Autoappassionati
martedì 22 maggio 2018
Prova su strada – BMW Active Hybrid E-Bike
Nella storia della BMW ci sono aerei, motociclette e automobili mentre non v’era traccia di biciclette, almeno fino a poco tempo fa. Oggi è in vendita, a 3.214,70 euro, la seconda generazione della e-bike bavarese. Che peraltro è parte di una gamma di due ruote a pedali piuttosto articolata. La BMW Active Hybrid E-Bike – questo è il suo nome completo – rientra nella categoria city bike, anche se la forcella ammortizzata e i pneumatici dalla sezione generosa le permettono di affrontare senza problemi anche qualche sterrato. A patto che abbia il fondo battuto. Osservando la e-bike BMW e cercando di decifrarne lo stile si notano alcuni elementi dal sapore retrò e altri molto più hi-tech. Con un risultato complessivo unico e originale. C’è anche la tipica gobba delle moto BMW e nel complesso lo si può definire un design elegante. Che però non rinuncia a un po’ di carattere sportivo. Continua su Vaielettrico
Iscriviti a:
Post (Atom)